MotoGP | Davide Brivio sulla scelta di Ogura: "Un rischio, ma crediamo possa adattarsi"
Il team principal di Trackhouse Racing ha parlato della scelta di Ai Ogura per le prossime due stagioni, sottolineandone le motivazioni.
Nella giornata di ieri Trackhouse Racing ha completato la propria line-up per le prossime due stagioni di MotoGP. Dopo la conferma di Raúl Fernández, la squadra americana ha annunciato l'accordo biennale con Ai Ogura. Il team principal Davide Brivio si è poi prestato ai microfoni dei colleghi presenti in circuito per parlare della scelta.
Miguel o non Miguel, questo è il dilemma
Facendo rivoltare William Shakespeare nella tomba con questa citazione di bassissima qualità andiamo entriamo nella testa di Davide Brivio. In questa stagione il manager italiano aveva puntato moltissimo sulla figura di Miguel Oliveira: il portoghese è un pilota esperto ma, per qualche motivo ancora sconosciuto alla squadra, in questa stagione ha faticato più del previsto. “La scelta più difficile è stata se continuare o meno con Miguel Oliveira. Penso che sia un pilota veramente talentuoso: noi come team non abbiamo assolutamente nulla da recriminare, semplicemente crediamo possa avere un potenziale più alto di questo”.
Trackhouse Racing ha così deciso di optare per un altro giovane completamente inesperto come Ai Ogura. Il giapponese, annunciato ieri, ha firmato un contratto biennale con la struttura di Justin Marks: una mossa importante, che permetterà all'attuale pilota MT Helmets di poter correre libero da pressioni almeno per quanto riguarda la prossima stagione: “Abbiamo deciso di andare in una direzione completamente diversa: prendere un nuovo pilota giovane e talentuoso come Ai Ogura, partendo così con un progetto totalmente nuovo. Ovviamente il primo anno sarà di esperienza per lui: dovrà adattarsi ad un nuovo metodo di lavoro. Ci sono molti più ingegneri con i quali parlare, più figure e, lavorando con Aprilia factory, anche meeting con la casa madre”.
Niente American Dream per Joe Roberts
Anche in virtù dell'imminente arrivo di Liberty Media in MotoGP si dava ormai per fatto l'approdo di Joe Roberts in classe regina con Trackhouse Racing. Pilota statunitense con team statunitense: sarebbe stato bellissimo per i vertici della MotoGP i quali, racconta Davide Brivio, non hanno però fatto troppa pressione. “Chiaramente Dorna sarebbe stata contenta di avere un americano in griglia, ma credo che siano contenti perché finalmente un pilota della Asia Talent Cup è arrivato in MotoGP. Da parte loro non ci sono state pressioni”.
Brivio ha poi spiegato perché Joe Roberts non sarebbe stato il pilota più adatto per la squadra di Justin Marks: “Chiaramente Joe Roberts era uno dei potenziali nomi per la nostra seconda sella. La scelta è stata in base al potenziale del pilota nei prossimi due anni. Vi saprò dire tra un paio d'anni se la scelta è stata giusta o sbagliata. Pensiamo lo stile di guida di Ogura possa adattarsi meglio alla MotoGP”.
Il rischio preso con Ai Ogura
Nel corso del corposo scrum rilasciato ai colleghi presenti al Red Bull Ring, Davide Brivio ci ha tenuto a precisare che la scelta di prendere Ai Ogura è stata della squadra. Aprilia sarebbe stata felice di tenere Miguel Oliveira per una continuità del progetto, ma sono comunque soddisfatti di avere il giapponese nel box di Trackhouse: “Ovviamente abbiamo parlato con Aprilia per la scelta di Ai, ma alla fine abbiamo deciso noi”.
Chiaramente questa scelta comporta dei rischi, così come spiega Brivio stesso: “Rispetto a quando ero in Suzuki, le cose sono ben diverse: ora il rischio è molto più alto da team indipendente, dato che la prossima stagione la spenderemo sperando di ricevere qualche segno da parte di Ogura. Magari una qualifica, qualche prova libera andata bene”. Il team principal ha poi continuato: “Sono felice di tornare a lavorare con un giapponese: è normale che ci sia un gap culturale, ma credo di avere abbastanza esperienza con i giapponesi. Non vogliamo ancora mettergli pressione: sta combattendo per il titolo Moto2 e voglio che stia concentrato sul suo lavoro fino a Valencia”.
BMW in MotoGP? Magari, ma senza i dati di Suzuki
L'ultima parte della chiacchierata è stata dedicata al possibile debutto di BMW in MotoGP dal 2027. Le ultime voci parlavano di un acquisto da parte della casa bavarese dei dati di Suzuki, ritiratasi alla fine della stagione 2022. Davide Brivio, da ex uomo Suzuki, ha dato una sua possibile interpretazione, spiegando che la sua è un'opinione strettamente personale e quindi soggetta a smentite.
Non credo che i dati di Suzuki siano utili per una potenziale entrata di BMW in MotoGP. Oltre ad essere dei dati ormai obsoleti ora del 2027, credo che l'azienda voglia costruire una moto al 100% loro, come hanno fatto in WorldSBK. Chiaramente dovrebbero aumentare le risorse per un eventuale progetto MotoGP, ma credo che abbiano anche il know-how necessario.
Valentino Aggio
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