La MotoGP sta per tornare: ormai manca soltanto una settimana e i protagonisti sono alle "prese" con i classici pronostici pre-stagionali. Non fa eccezione Valentino Rossi, che ha rilasciato un'intervista a Stefano Saragoni per Motosprint, dove ha affrontato molti aspetti con sincerità e con la consueta ironia. Rossi ha iniziato parlando delle rivoluzioni tecniche che caratterizzeranno il prossimo Mondiale, analizzandole dal punto di vista di un pilota che negli anni ha affrontato vari cambiamenti, ad esempio il passaggio dalla 500 alla MotoGP.

"É un cambiamento importante, di cui vedremo gli effetti soprattutto nel weekend di gara", ha detto Valentino. Inoltre ha aggiunto che si aspettava un passo indietro maggiore, invece non sembra che a livello di elettronica e gomma il gap sia così grande rispetto alla passata stagione: "Ci sta di fare un piccolo passo indietro con l'elettronica e rendere tutto un po' meno sofisticato". Risposte dalle quali si intuisce la grande voglia di montare in sella e iniziare a gareggiare del pilota.

Dopo le domande di rito sul 2016 si è aperto il discorso sull'allenza "Lorenzo-Marquez". Su questo punto Valentino è apparso irremovibile, anche se più sereno rispetto al finale della passata stagione: "Niente sarà più come prima, ma ci sarà una lotta più genuina". Rossi ha ammesso che non vuole i sorrisi e gli atteggiamenti di circostanza del passato, ma nemmeno continuare queste diatribe perché tolgono solo energie. Per il pesarese sarà importante continuare a lottare in gara, dare il massimo e battere in pista gli avversari. Ha lanciato anche una frecciatina: "Dov'è il limite? Anche questo non è molto chiaro. E questo contribuisce a far salire la tensione".

Alla domanda diretta su Marquez e sul futuro dei due piloti che un tempo sembravano grandi amici e rivali leali ha risposto: "Io non dimentico quello che è successo, non lo scorderò mai. Il rapporto umano non si potrà mai recuperare". Rossi ha ribadito anche di voler pensare solo alle gare, dove potrà lottare e battere i suoi avversari: uno sprone in più in vista della nuova stagione. Nessuna voglia quindi di accontentare quelli che speravano in una stretta di mano tra i due: il Dottore è determinato a far parlare la pista.

L'intervista ha toccato anche il tasto della "Commissione Gara", che secondo Valentino lo scorso anno ha sottovalutato la situazione da lui denunciata nella famosa conferenza stampa della Malesia. Il pilota si è detto felice di aver almeno avuto la capacità di smascherare chi voleva fregarlo: "Ho avuto quella piccola soddisfazione". Dopo gli argomenti più spinosi si è passato a discutere sul futuro e Valentino ha ribadito di voler chiudere in Yamaha, anche se nella vita "mai dire mai". Poi ha sottolineato la sua voglia di correre: "Sono stufo di sentirmi chiedere quando smetterò. Questa è sempre stata la mia vita e ho pensato che fino a quando sarò competitivo, mi piacerebbe correre. L'atteggiamento fa la differenza, le motivazioni contano più della preparazione fisica. Io mi sento bene, sento di voler correre". 

La Yamaha intanto aspetta la decisione di Rossi sul proprio futuro così come milioni di appassionati e tifosi, ma non ci sarà niente di definitivo prima delle prime 5/6 gare del 2016, dove si vedrà il reale livello degli attori in gioco. A Rossi è stato chiesto cosa significherebbe la vittoria del decimo titolo e il pilota di Tavullia ha risposto di considerarlo un obiettivo.

Le ultime domande dell'intervista riguardano Luca Cadalora, che sembra ormai il "coach ufficiale" di Valentino. Inizialmente Cadalora avrebbe dovuto consigliare i giovani piloti dell'Academy, ma col passare del tempo Rossi ha capito che i suoi consigli avrebbero potuto aiutare anche lui. Valentino lo considera una persona piacevole e molto preparata tecnicamente, mossa da una forte passione: "La mia forza è quella di cercare di migliorarmi sempre".

Sull'Academy Valentino ha detto: "Hanno avuto un bel culo". Questa la battuta riservata da Rossi ai giovani piloti della scuola da lui fondata. Rossi ha inoltre affermato che cerca di trasmettere i suoi "segreti", soprattutto ciò che gli ha insegnato suo padre: "Bisogna dare il massimo, bisogna essere al top su tutti i fronti, ma senza prenderti troppo sul serio. Oggi è facile montarsi la testa, considerare questo lavoro come un business, rischiando però di perdere la passione e il rispetto che una volta i giovani avevano".

In chiusura ancora una domanda sulla stagione imminente, relativa ai pronostici: "Quali potrebbero essere le sorprese?" Potrebbe essere Viñales, mentre la lotta per l'iride vedrà protagonisti Lorenzo e Marquez. Sono molto forti, sarà una battaglia difficile anche per me, anche se con le Michelin potrebbe esserci delle sorprese. Questa sarà l'ennesima sfida, vedremo come andrà a finire". Dunque un Valentino Rossi carico, determinato e fiducioso quello che traspare dall'intervista. Non ci resta che aspettare l'inizio della stagione per goderci nuove ed emozionanti bagarre.

Alice Lettieri