Credits: Aruba.it Racing Instagram
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Nella domenica del WorldSBK a Portimão la Ducati ha potuto sorridere, anche se solo a metà. In gara 2 sia Nicolò Bulega che Álvaro Bautista si sono dimostrati veloci, ma i risultati finali non sono stati quelli sperati. Il romagnolo ha provato a vincere, ma è stato battuto da Toprak Razgatlıoğlu. Anche Bautista ha provato a conquistare il successo, ma ha commesso un errore, pagandolo con una caduta.

Bulega fin troppo paziente, Bautista fin troppo generoso

Dopo una Superpole Race nel complesso deludente, le due Ducati Aruba.it Racing si sono riscattate in gara 2. Nicolò Bulega, reduce da febbre e mal di gola, ha compiuto una bella partenza, poi ha condotto la sua gara con estrema pazienza, mentre davanti a lui infuocava la battaglia. Trovatosi in zona podio, ha poi approfittato dell’improvviso calo di performance di Razgatlıoğlu per provare a strappargli il primo posto. Nell’ultimo giro Bulega ha perso un po’ di terreno da Toprak, trovandosi non più in condizione di poter attaccare l’avversario. Il super ultimo settore della Panigale V4R gli ha consentito un recupero in extremis, ma non è stato sufficiente. Il #54 ha battuto il #11 per soli 35 millesimi!

Bautista Ducati portimao
Credits: X @aruba_racing

Per Álvaro Bautista, che in gara 1 ha ottenuto il 100esimo podio nel WorldSBK, il discorso è simile ma differente. Penalizzato da una brutta partenza sia ieri che nella Superpole Race, in gara 2 Álvaro ha trovato uno spunto migliore allo spegnimento del semaforo. Grazie alla bagarre dei primi giri ha riacciuffato il gruppo di testa, al resto ci ha pensato il suo formidabile passo gara. Anche lui, come Bulega, ha approfittato delle difficoltà di Toprak, rimasto senza un’aletta per un contatto con Alex Lowes. Ma, a differenza di Nicolò, lo spagnolo è stato troppo precipitoso nel compiere gli attacchi. A cinque giri dalla fine Álvaro ha tentato di resistere al tentativo di resistenza di Razgatlıoğlu, forzando oltremisura la staccata in curva 5. Nel farlo il campione in carica ha perso l’anteriore, cadendo e perdendo ogni chance di vittoria. Il due volte iridato ha deciso di rialzarsi e finire la gara, seppur in 19esima posizione. Un gesto che gli fa onore, ma il rammarico per l’occasione persa rimane. In compenso, i segnali di crisi visti due settimane fa sembrano svaniti.

Bulega Ducati Portimao
Credits: worldsbk.com

Ducati è andata forte anche con i satelliti

A Portimão la gara 2 del WorldSBK ha sorriso anche alle Ducati satellite. Danilo Petrucci è stato meno incisivo di gara 1, ma ha concluso con un’onorevolissima quinta posizione, lottando contro la Kawasaki di Alex Lowes e la BMW ufficiale di uno splendido Michael Van Der Mark. Andrea Iannone è andato ancora meglio, con una quarta piazza che vale molto per lui e per il team Go Eleven. L’abruzzese, al centro di voci di mercato che lo vedrebbero passare in Yamaha, è sembrato tornare ai livelli di inizio stagione. Chi è mancato all’appello è Michael Ruben Rinaldi, sempre più in rotta di collisione con il suo team Motocorsa.

Le dichiarazioni dei due piloti Aruba

Dopo gara 2, Bulega ha dichiarato a Motosprint:

Sono veramente sfinito. Nel primo e secondo settore Toprak era leggermente più veloce di me ma io nell’ultimo ero più veloce. Negli ultimi giri ero veramente distrutto, ci ho provato all’ultimo giro ma ho voluto giocare le mie carte solo nell’ultima curva perché era il punto dove ero più veloce, ma non è stato abbastanza. Sono felice perché come ho detto questo è stato il weekend più difficile per me e il secondo posto, così vicino alla vittoria è un risultato positivo.

Queste sono invece le parole di Bautista, rilasciate a Corsedimoto:

Non ho fatto una buonissima partenza, ma non è stata brutta come quella di Gara 1. Sono riuscito a recuperare presto delle posizioni, il feeling era buono e ho recuperato su Toprak, sostanzialmente per la prima volta in questa stagione. Mi sentivo forte, forse potevo rilassarmi qualche giro per poi attaccare successivamente. Ma da tanto tempo non lottavo per una vittoria, volevo fare un po’ di show e cercare di giocare un po’. Sfortunatamente mi ha ri-superato, sono andato un po’ lungo, ho cercato di tenere la traiettoria e ho perso l’anteriore. Un peccato, la performance era davvero buona e mi sentivo forte.

Riccardo Trullo

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