Credits: VR46 Racing Team Flickr
Credits: VR46 Racing Team Flickr

Si è ufficialmente chiusa la trasferta a Jerez della MotoGP con piloti e team in azione nella giornata dedicata ai test ufficiali, la prima delle tre previste in questa stagione (le prossime due al Mugello a giugno e a Misano a settembre). Diverse le indicazioni giunte e le novità viste in pista.

Fabio Di Giannantonio comanda la classifica

La classifica dei tempi dice che al comando c’è Fabio di Giannantonio con un miglior tempo di 1:36.405. Il pilota romano del Pertamina Enduro VR46 Racing Team ha preceduto Maverick Viñales, il quale si è avvicinato pericolosamente alla leadership del “Diggia” negli ultimi minuti. Lo spagnolo ha chiuso a soli 87 millesimi dalla vetta, scalzando così dalla seconda piazza Franco Morbidelli. L'italo-brasiliano continua la propria crescita a bordo della Desmosedici GP24 del team Prima Pramac Racing. L'Aprilia di Viñales è l'unica moto a non essere una Ducati nella top 5, conclusa dai due grandi sfidanti del Gran Premio Francesco Bagnaia e Marc Márquez

Brad Binder è la prima KTM in classifica, seguito dalla seconda RS-GP di Aleix Espargaró. La top 10 è chiusa dalle tre Ducati di Álex Márquez, Enea Bastianini e Jorge Martín. Da segnalare che Raúl Fernández di Trackhouse Racing ha potuto provare la nuova Aprilia RS-GP in versione 2024 in occasione dei test di Jerez. Attualmente, quella dello spagnolo, è l'unica moto di Noale nella sua versione 2023 dato che il compagno Miguel Oliveira ha il prototipo corrente fin dai test pre-stagionali.

Le novità: oltre a Honda, occhio a Yamaha

Come anticipato nei giorni scorsi, a guidare il gruppo degli sviluppi c’è la Honda, che ha assegnato le due moto guidate nel weekend da Stefan Bradl al team LCR di Lucio Cecchinello, dividendole equamente tra Takaaki Nakagami e Johann Zarco. Nel team ufficiale Joan Mir ha ammesso di aver provato “un nuovo concetto” che vuole portare avanti e che secondo lui in futuro può avere potenziale per trovare quanto manca ad Honda in fase di turning. Secondo Mir, “finalmente Honda ha una direzione”. Lo spagnolo ha aggiunto anche che ha provato delle cose anche a livello di motore. 

In casa Yamaha, il team ha portato in pista tra le altre cose un nuovo telaio, definito “un grosso cambiamento” da Fabio Quartararo e che ha l’obiettivo di migliorare il centro curva, un nuovo forcellone e una nuova carena come si può vedere dalle foto da noi scattate. Anche KTM ha portato in pista una carena nuova con Brad Binder e Pedro Acosta. Aprilia ha lavorato su un nuovo ride height device provato da Aleix Espargaró, il quale però non si è espresso in merito, oltre al un nuovo codone. Alcuni dei piloti hanno poi provato anche delle nuove gomme portate da Michelin che, tra i piloti sentiti sinora, non hanno entusiasmato più di tanto.

MotoGP | I risultati dei test di Jerez

Mattia Fundarò

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