Credits: formula1.com
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Inizia a Spa-Francorchamps l’ultimo weekend di Formula 1 prima della pausa estiva e lo fa con la consueta conferenza stampa piloti del giovedì. Tra coloro che hanno parlato in questa corposa vigilia del GP Belgio spicca l’uomo mercato Carlos Sainz, che a fine anno lascerà la Ferrari: insieme allo spagnolo troviamo anche Lance Stroll (Aston Martin), Kevin Magnussen (Haas), Valtteri Bottas (Kick Sauber) e Daniel Ricciardo (RB).

Sainz sulle scelte Audi: “Binotto uomo giusto, ha l'esperienza per costruire un top team”

Il primo argomento è stato quello della recente rivoluzione in casa Audi, con Mattia Binotto che ha preso il posto al comando del progetto di Oliver Hoffmann e Andreas Seidl. Il primo dei piloti a dire la sua è stato Bottas:

Notizia piuttosto improvvisa, ma sono decisioni che passano sopra la testa di noi piloti. Non sappiamo bene cosa succede dietro le quinte, voglio dare il benvenuto a Binotto e ringraziare Hoffmann e Seidl per il loro contributo. È una sorta di reset, innanzitutto Mattia dovrà sapere quali sono i nostri punti di forza e le nostre debolezze. Richiederà un po’ di tempo, ma non è nuovo da noi vedere dei cambiamenti ai vertici.

Domandato poi sulla situazione attuale la competitività attuale della Sauber, il finlandese afferma:

Non voglio scendere nei dettagli, ma rispetto ai grandi team ci manca un po’ di personale in fabbrica: ci sono diverse aree su cui operare, vedremo il tempo cosa dirà. Se gli ultimi aggiornamenti ci aiuteranno a Spa? Abbiamo fatto un passo avanti a Budapest, ma questa è una pista diversa: speriamo comunque di essere in lotta per essere vicini alla top 10.

Poi è toccato a Ricciardo, ma l’australiano non pensa più di tanto al cambiamento in quel di Hinwil:

Domanda prevedibile… onestamente non lo so, io come sempre voglio concentrarmi su me stesso e su quello che posso fare in gara. In questo sport le cose accadono rapidamente e devi cercare di fare il massimo, io non cambierò il mio approccio. In questo momento la mia testa è solo sul cercare di fare bene. Sembra egoista, ma voglio arrivare alla pausa con il vento in poppa. Sono più contento ora rispetto a due-tre mesi fa, sto andando meglio e sono più contento di come guido nelle ultime gare. Avevamo più fiducia a Budapest anche se era un circuito con molto più carico e gli aggiornamenti hanno funzionato. Arriviamo a Spa con una comprensione migliore del pacchetto, in particolare sull’assetto e la finestra più graditi dalla vettura. Il mistero è capire dove siamo nel centro gruppo...

A seguire è toccato a Sainz, vecchia conoscenza di Mattia:

Il ritorno di Binotto è importante nell’ambiente. Ha l’esperienza necessaria per costruire un top team, sono sicuro che sarà una grande risorsa in Audi e gli auguro il meglio. Se questo cambiamento influirà il mio futuro? Non credo, è ancora oggetto di discussioni e valutazioni molto attente, io mi sto dando del tempo proprio per analizzare, senza dare troppi indizi, tutti questi cambiamenti nei team che possono incidere sul mercato piloti. 

E sulle aspettative per il weekend belga, lo spagnolo afferma:

Spa è un circuito totalmente diverso dall’Ungheria, quest’ultima era più vicino a Barcellona per carico, mentre un circuito come Spa è più simile a Silverstone,  in cui per noi non è stato facile. Incoraggiante vedere un progresso in Ungheria, ma vedremo come andremo a Spa e se ci avvicineremo a McLaren e Red Bull che quando vanno bene hanno 3-4 decimi in più di noi.

A tal punto il microfono è passato a Magnussen per parlare della stagione Haas fino ad ora:

Sono piuttosto contento di questa vettura e questa pista sembra molto positiva per noi, ma arriviamo con questo weekend con una mentalità aperta perché non si può mai prevedere come andrà. Non siamo ancora abbastanza scontati, ma siamo migliorati rispetto all’anno scorso dove eravamo forti in qualifica ma poi crollavamo in gara. Quest’anno sta accadendo il contrario, ma in questo gruppo basta un piccolo contrattempo per compromettere tutto. Questo è un fattore importante. 

E riguardo alle opzioni per il futuro tra F1, IndyCar, Formula E e WEC:

Vorrei rimanere in F1, ma quelle sono tutte opzioni che sto analizzando. Al momento mi vedo ancora come un pilota di Formula 1, ma poi nell’eventualità valuterò. Vediamo come finisce questa stagione.

Anche Stroll ha parlato del periodo di forma della Aston Martin nelle ultime gare:

Penso che abbiamo migliorato la vettura, anche se l’Ungheria non è stato il nostro GP più competitivo. Non vedo l’ora di correre a Spa, è un circuito dove sono sempre stato felice di tornare e dovremo essere veloci. Dobbiamo continuare a lavorare sulla macchina per migliorarla su carico e bilanciamento, così da cercare di rosicchiare qualcosa dai primi.

Ricciardo su McLaren: “Lando ha fatto bene, più avanti dovrà appoggiarsi a Piastri”

Poi i giornalisti hanno domandato a tutti i piloti riguardo al finale della gara di Budapest e se alla decisione di Norris di far passare Piastri per la vittoria loro avrebbero fatto lo stesso. 

Lance è di poche parole:

Difficile rispondere.

Più deciso, invece, Kevin:

Dipende dalla situazione con il team, però sarebbe stata una tentazione tenermi la posizione.

Carlos ha preso le parti di McLaren dicendo:

Gli ordini di scuderia sono ordini di scuderia e il team viene sempre al primo posto. Per quanto possa fare male, analizzando la situazione, se ti danno un undercut gratis ai danni del tuo compagno è molto probabile che poi devi ridare la posizione.

Simile schieramento anche per Daniel:

Il consiglio che gli è stato dato è quello giusto, nella foga del momento non si riesce a pensare bene. Come ha detto Carlos è uno sport di squadra e ci saranno altre occasioni per lui. A lungo termine è stata sicuramente la scelta giusta.

Bottas ha invece scherzato su quello che è stato il suo ruolo in Mercedes:

Sono un ottimo uomo squadra. (ride) Ci sono alcune regole, dipende dal team, ma normalmente ti viene restituita la posizione. Se ho rimpianti? No, nessuno.

E parlando dello scenario in cui Norris possa perdere il mondiale per quei 7 punti, Ricciardo continua a tenere la sua linea:

Difficile rispondere, nel caso Lando fosse stato davanti ci sarebbe stata una rottura del rapporto non solo con il team, ma anche con Oscar. E pensando a questo, ci saranno dei momenti della stagione in cui Lando dovrà appoggiarsi ad Oscar.

Anche Sainz continua a difendere la scelta fatta dal team di Woking:

Personalmente penso che siate molto duri con la McLaren, loro sono riusciti a raggiungere questi risultati con la crescita del team che ha fatto nelle ultime stagioni. 7 punti li puoi trovare da un’altra parte, non solo con questo cambio di posizioni. Non so se perderanno il mondiale per questo gap, ma io ammiro molto Andrea Stella per la gestione del team, ora sono la squadra più forte.

Bottas sugli aggiornamenti Sauber: “Passare dalle parole ai fatti”

A seguire ci sono state le domande sugli obiettivi dei piloti per la seconda metà di stagione. Stroll è stato abbastanza diretto su questo punto:

Vorrei cercare di diventare più competitivo e di spingere fino alla fine della stagione

Più ottimista, invece, Magnussen:

Alla vigilia di questa stagione pensavo saremmo stati l’ultimo team, ma non è stato così. E’ stata una prima parte di stagione positiva, è il primo anno in cui gli aggiornamenti portati dalla Haas sono stati positivi. Speriamo di poter continuare così, siamo in un trend positivo.

A seguire il parere di Sainz:

A livello personale penso sia stata una stagione di alti e bassi, abbiamo lottato per vittorie e podi nelle prime gare e spero di poter tornare in quella posizione. Poi è stato difficile perché ho dovuto saltare una gara, credo di avere ancora del potenziale ma viste le circostanze credo di essermi espresso al meglio. Sono grato e riconoscente per dove mi trovo e correrò ogni gara come se fosse l’ultima.

Questo invece il monito di Bottas alla Sauber:

E’ stata un’annata complicata, non abbiamo ancora nessun punto. Ad inizio avevamo un buon passo, ma era una vettura difficile. Inoltre gli ultimi aggiornamenti sono stati dei passettini e non dei veri passi in avanti. Sappiamo come rendere la macchina veloce, ma occorre passare dalle parole ai fatti.

 

A chiudere la conferenza sono state alcune domande personali ai piloti. Il primo è rivolto a Ricciardo e sul suo rapporto con la Red Bull:

Io parlo ancora con Horner e Marko. Molto passa ancora da loro, per il resto sono concentrato sul mio team. Helmut è uno che non te le manda a dire quando non fai un buon risultato, ma sono felice di essere tornato in questo ambiente. C’è pressione, ma ti diverte.

Poi la palla passa a Carlos sull’aumento del peso minimo delle vetture di 2 chili dopo l'ultimo Consiglio Mondiale FIA:

Non è un grosso cambiamento. L’aumento del peso è stato un trend negli ultimi anni e nel 2026 ci sarà una riduzione, ma tutto questo peso ha portato a macchine più sicure. E io vorrei che questa sicurezza rimanga, anche se si lavorerà sulla riduzione del peso.

E riguardo all’opzione migliore nel mercato piloti per il 2025, lui afferma:

La mia opzione migliore sarebbe una macchina in grado di vincere il titolo, è la mia priorità da quando sono iniziate le discussioni. Se ciò non dovesse concretizzarsi sceglierei il progetto migliore per il futuro. Chi vincerà il prossimo Mondiale? Non lo so…

Ultimo a parlare al microfono è di nuovo Daniel riguardo allo sfogo di Verstappen nei team radio dello scorso GP Ungheria:

A volte è difficile perché le nostre azioni e sentimenti non sono sempre prevedibili, in alcune gare siamo tranquilli e in altre siamo frustati. Credo che per lui ci sia stata frustrazione, ma sono cose che succedono. Non è l’ideale, ma tutti ci siamo passati. Anche io domenica scorsa ero frustato, ma ho scelto il silenzio. Però può cambiare di gara in gara e anche il caldo può incidere.

Andrea Mattavelli