Giro numero 20, con il gruppo pronto a ripartire per la terza volta dietro la vettura di sicurezza. Davanti sono scintille tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, ma anche dietro non ci risparmia nei corpo a corpo: ed è proprio in uno di questi che avviene il patatrac Force India: in curva 2 Esteban Ocon, approfittando della non eccellente partenza del compagno di squadra Sergio Perez, lo affianca in uscita spendendolo contro il muro e danneggiando in maniera irreparabile la vettura del messicano che, infatti, sarà costretto a prendere la via dei box, salvo poi rientrare in pista alla ripresa della gara, dopo la bandiera rossa, e ritirarsi poco dopo; discorso diverso per il francese, che terminerà la sua gara in 6a posizione.

La domanda è: avrebbe potuto vincere la Force India al netto dei problemi altrui? Difficile stabilirlo,ma quello che è certo è che avrebbe, almeno con una vettura, potuto conquistare il podio visto che al momento dell'episodio incriminato le due "Pantere Rosa" erano rispettivamente al 3° e 4° posto. Così come accaduto in Canada, dove la cocciutaggine di Sergio Perez facilitò la fuga di Daniel Ricciardo che occupava il gradino più basso del podi, e il recupero di Sebastian Vettel che, infatti, beffò entrambi i piloti del team indiano.

Dire che la misura è colma e che la rivalità possa sfociare in qualcosa di più pesante corrisponde al vero, con i protagonisti che non hanno risparmiato frecciate e battute al veleno, confermando quanto appena detto. Durissimo Perez nell'immediato dopogara: "E’ stato un vero peccato ritirarsi da una gara come quella di oggi perché avremmo potuto vincere la gara. Il team ha fatto un ottimo lavoro in questo weekend e si meritava una gara migliore di quella odierna, rovinata per diverse circostanze. Non ho potuto fare nulla per evitare l’incidente ed è stato negativo per il nostro team perché ha rovinato la gara di entrambi. Da piloti, il nostro dovere è quello di portare a casa quanti più punti possibili, prima dell’incidente, il weekend è stato fantastico. Il team ha fatto un grande lavoro per rimetterci in pista, ma purtroppo si è rotto il mio sedile, l’epilogo di una giornata sfortunata". Più analitico e compassato il giudizio del talento francese che non si ritiene totalmente colpevole dell'accaduto: "E’ difficile valutare le emozioni dopo una gara come quella di oggi. Sono felice della nostra performance ma, nello stesso tempo, deluso per non aver saputo sfruttare il nostro potenziale. Non è mai bello fare un incidente con il tuo compagno di squadra, è costato caro ad entrambi. Fortunatamente sono riuscito a recuperare, sorpassando molte macchine e portando a casa dei punti importanti per il team. Discuteremo insieme per capire cos’è successo, ma in futuro non dovrà più accadere".

Sicuramente l'episodio, sommato a quanto successo in quel di Montreal, non è piaciuto ai vertici della scuderia che, per bocca del team principal Otmar Szafnauer, hanno fatto sapere che convocheranno nei prossimi giorni i due "fumanti" piloti per raffreddare e sedare gli animi: "La cosa peggiore che si può fare è colpire il proprio compagno di squadra, perché fornisce delle opportunità agli avversari che al contrario questi ultimi non avrebbero avuto. Si è trattato di un episodio difficile perché questo è un circuito cittadino e su qualsiasi altra pista, Checo sarebbe stato in grado di spostarsi un po’ di più, ma qui c’era un muro. Ci sarà sicuramente da rivedere le cose in modo professionale, parlare con i piloti e dire loro che tutto ciò è inaccettabile. Non possiamo ostacolarci l’un l’altro. È già una cosa abbastanza grave quando si danneggia la gara di un altro concorrente, ma se lo si fa con il proprio compagno di squadra si rischia finire fuori entrambi. Sono ragazzi intelligenti e lo hanno capito".

Anche perchè raramente potrà capitare di poter lottare per le posizioni a podio visto che non potranno sempre succedere guai ai top team: la Red Bull ha dimostrato di essere meno in difficoltà delle altre gare e poi c'è da tenere in considerazione anche l'importante vantaggio sulla quinta piazza del Costruttori, il quale non può essere dilapidato per una lotta intestina che, come in ogni buona famiglia, non avvantaggerebbe nessuno.

Vincenzo Buonpane

 

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