GT3 riammesse al Ring ma...con l'autovelox!
Dopo la tragedia dello scorso 29 marzo, quando durante la prova di apertura del campionato VLN al Nurburgring la Nissan di Jann Mardenborough era improvvisamente decollata nel tratto di Flugplatz, finendo oltre le reti di protezione e causando la morte di uno spettatore olandese, gli organi del motorsport tedesco si sono mobilitati nel tentativo di impedire che simili episodi possano nuovamente verificarsi sulla vecchia Nordschleife.
Forse sull'onda emotiva di quanto accaduto, nelle ore immediatamente successive all'incidente era stata sorprendentemente messa al bando la presenza delle vetture GT3 e GT4 sul tracciato dell'Eifel, in quanto ritenute troppo veloci ed incompatibili con le condizioni di sicurezza presenti nell'impianto tedesco. Inevitabile il coro di polemiche da parte di svariati team e piloti, i quali avevano in gran parte già pianificato la propria stagione proprio contando sul fatto di poter prendere parte al campionato con tali vetture, con pesanti ripercussioni anche sulla 24 Ore del Nurburgring, in programma il prossimo 16 e 17 maggio.
Ma nel vertice svoltosi ieri a Francoforte, la Federazione tedesca DMSB ha fatto parziale retromarcia: sì alla presenza di GT3 e GT4 sul vecchio Ring, ma solo attraverso appositi limiti di velocità che dovranno essere imposti in determinati tratti del circuito, ritenuti particolarmente "a rischio". Più nello specifico, i punti incriminati sono lo stesso Flugplatz, il Schwedenkreuz e l’Antonius Buche (dove il limite sarà di 200 km/h), più il rettilineo del Döttinger Hohe, dove la velocità di punta sarà limitata a 250 orari.
Il tutto insieme all'adozione di altri provvedimenti restrittivi, come il taglio del 5% della potenza del motore ed il divieto al pubblico di presenziare in alcune zone del tracciato. Un provvedimento per certi versi inedito, ma che comunque "salva" la presenza sul vecchio circuito dell'Eifel di un gran numero di scuderie e piloti, la cui velocità nelle prossime gare verrà monitorata nei punti incriminati tramite un apposito sistema GPS.
Marco Privitera
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