F1 | GP Ungheria, le pagelle ai protagonisti
Sebastian Vettel 10. Gli manca solo il giro veloce per completare un weekend perfetto. Dopo un venerdì di studio, al sabato è tutta un'altra musica e la pole position è il preludio di quello che potrebbe accadere la domenica. In gara ha un gran ritmo all'inizio, poi accusa un problema allo sterzo e deve ridurre il ritmo. Fortuna per lui che dietro ha il fido Raikkonen e riesce a portare a casa la quarta vittoria stagionale.
Kimi Raikkonen 10. Se si potesse assegnare un'altra vittoria la meriterebbe sicuramente il finlandese che, sia in qualifica che in gara, è molto vicino al suo compagno di squadra. Che protegge in maniera impeccabile dalle due Mercedes nella parte conclusiva della gara. Da rinnovare assolutamente!
Valtteri Bottas 6. Sembra poter tenere il passo delle Ferrari ma in gara non ha mai il passo per poter stare vicino alle due Rosse. Si piega alle ragioni di squadra e quando pensa a come doversi difendere dal ritorno dell'arrembante Verstappen si vede recapitare su un piatto d'argento il podio che Hamilton gli cede.
Lewis Hamilton 5,5. Quando parte male è destinato a finire male. Non trova mai la quadratura del cerchio lamentandosi, soprattutto al sabato, delle gomme. In gara chiede al team la possibilità di provare ad attaccare le Ferrari ma all'ultima curva restituisce la posizione al suo compagno facendo infuriare Toto Wolff.
Max Verstappen 5. Quando capirà che le gare non finiscono dopo un paio di curve potrà davvero essere annoverato tra i big. Butta fuori il compagno di team con una frenata troppo al limite, poi con una grande strategia arriva anche a sognare il podio. Senza la penalità che gli è stata comminata chissà cosa avrebbe potuto combinare l'olandese.
Fernando Alonso 9. Dategli una macchina competitiva e lui vi solleverà il mondo! Senza scomodare citazioni illustri in Ungheria si è avuta l'ennesima certezza: Alonso si sente ancora un top driver. E per una volta la sua Mclaren è stata impeccabile nell'affidabilità così come è stato lui nel portarla al 6° posto.
Carlos Sainz 8. Regala spettacolo nel duello con Alonso che, giustamente, i commissari decidono di non giudicare. Con queste gare dimostra di meritare ben più della Toro Rosso attuale.
Sergio Perez 7. Dopo una qualifica disastrosa si riscatta centrando una zona punti, insperata nella serata del sabato, che gli permette di rafforzare la sua posizione nel Mondiale.
Esteban Ocon 7. Anche per lui vale lo stesso discorso fatto per il compagno di squadra. Punti importanti per consolidare la sua posizione e quella del team.
Stoffell Vandoorne 7. Primi punti iridati per il belga che come Alonso ha beneficiato delle migliorie portate in terra magiara dalla Mclaren. Un buon viatico in vista della gara di casa..
Daniil Kvyat 5. C'è poco da dire quando il compagno ti finisce così avanti, nonostante abbia disputato una discreta gara. Sembra sempre più a rischio taglio...
Jolyon Palmer 5,5. Senza infamia e senza lode. In qualifica non c'entra la Top 10, a differenza del compagno di squadra, mentre in gara vivacchia a ridosso della zona punti senza mai riuscire a centrarla.
Kevin Magnussen 4,5. Va bene la decisione e la competizione nei duelli ma a patto che sia sana. Spinge fuori pista Hulkenberg in un contatto ravvicinato, poi la sua reazione nel ring delle interviste è da censura totale.
Lance Stroll 5. Con questa Williams può ben poco e risulta essere anonimo come la gara che disputa con la sua Williams.
Pascal Wehrlein 5. Sicuramente terminare dietro ad un pilota che non correva in Formula 1 da anni non avrà fatto bene all'autostima del tedesco che, nelle ultime gare, pare essersi spento.
Marcus Ericsson 5. Come Wehrlein confidava negli aggiornamenti portati in Ungheria da Sauber. Fiducia mal riposta visto il risultato finale...
Nico Hulkenberg 6,5. Centra la Top 10 in qualifica, che per lui è una piacevole abitudine. In gara la potrebbe pure riconfermare ma dopo il duello con Magnussen deve parcheggiare la sua Renault ai box.
Paul Di Resta 6. Chiamato all'ultimo minuto per sostituire il convalescente Massa non sfigura nè in gara nè in qualifica, ritirandosi a 7 giri dalla fine quando era davanti alle sole Sauber.
Romain Grosjean 5. Non è un Gran Premio adatto alla Haas e questo lo si capisce fin dalle prime battute. La sua gara termina praticamente dopo poche curve quando viene a contatto con Hulkenberg. Poi una ruota fissata male lo costringe a fermarsi poco dopo essere uscito dalla pit lane.
Daniel Ricciardo 5,5. Dopo un venerdì da leone, ci si aspettava qualcosa di più dall'australiano che delude le aspettative in qualifica con il 6° tempo. In gara è ingiudicabile visto che viene eliminato da Verstappen dopo poche curve.
Vincenzo Buonpane
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