Formula E | EPrix Londra, qualifiche: Evans in pole, disastro Cassidy
Qualifica a due facce per la Jaguar: Evans conquista la pole e porta a 9 punti il distacco su Nick Cassidy, eliminato nella fase a gruppi e in terzultima fila.
La prima grande notizia del sabato dell’EPrix di Londra è che Mitch Evans, che scatterà dalla pole position nel tardo pomeriggio, è pronto a giocarsela per il titolo. La seconda è che proprio il neozelandese rappresenta ora la minaccia più grossa per il compagno di squadra (e connazionale) Nick Cassidy, dal quale dista solo nove punti. La terza è che ora Jaguar dovrà gestire un duello per il titolo tutto in casa, con Evans davanti a tutti e con Cassidy, che comunque oggi potrebbe anche chiudere i giochi con una gara d’anticipo, che invece partirà solamente dalla nona fila.
Evans conquista tre punti fondamentali
Con la pole position di oggi, la terza stagionale e la nona in carriera, Evans accorcia così su Cassidy e si porta a nove punti di ritardo, sganciandosi anche da Wehrlein che ora è terzo a quota 155 punti. Un risultato importantissimo, considerando proprio che Cassidy parte dal fondo e che Londra non sembra la pista migliore dove dover recuperare.
Al fianco di Evans in prima fila c’è Sebastien Buemi con la Envision che precederà Pascal Wehrlein, eliminato dallo svizzero con 4 decimi di gap in semifinale, e Norman Nato, battuto invece da Evans nel duello.
La qualifica è stata complessa, all’inizio del gruppo A c’è stata della pioggia e sono stato fortunato ad evitarla. Ovviamente i duelli sono sempre complicati, non pensavo di aver fatto abbastanza ma è ottimo aver chiuso davanti a Buemi. Sono molto contento. C’è sicuramente ancora tanto da fare, ci sono due lunghe giornate, la gara sarà lunga e dobbiamo comunque fare degli step in avanti in termini di strategia e non solo e cercare di convertirli.
Nei primi duelli nessun colpo di scena: Wehrlein rischia e si salva
Ai quarti di finale, Buemi elimina Rowland con due decimi di vantaggio e Nato batte Muller. Nei duelli che invece coinvolgono i piloti in lotta per il titolo, è stato clamoroso il recupero di Wehrlein, che supera Frijns con 39 millesimi di vantaggio dopo aver pagato 2 decimi e mezzo di ritardo al primo settore. Anche Mitch Evans super il turno con un 1.10.283 e quasi 4 decimi di vantaggio su Jean-Eric Vergne.
Nei gruppi clamorose cadute di Cassidy e Da Costa
In un Gruppo A che deve far fronte ad una leggera pioggia che si presenta sopra l’ExCel Center c’è subito il primo grande colpo di scena con l’eliminazione di Nick Cassidy che scatterà dalla terzultima fila a causa del nono tempo finale ottenuto nel turno. Il tutto mentre in Porsche esultano per il miglior tempo di Pascal Wehrlein – che chiude la sessione in 1.10.927 – davanti a Buemi, Rowland e Frijns, che con il tedesco superano il turno e passano ai duelli. Out anche Jake Dennis, solo quinto. Per Cassidy una sessione complicata, soprattutto nel finale, quando per una strategia non eccezionale adottata con il team, si è ritrovato costretto a un doppio push lap consecutivo che non gli ha permesso di migliorare il tempo che lo ha relegato a oltre 6 decimi dal rivale per il titolo.
Gruppo B invece decisamente più equilibrato e che, allo stesso modo, ha regalato l’esclusione di Antonio Felix da Costa, quarto e al momento il più in forma della griglia date le ultime tre vittorie consecutive che gli hanno permesso di ritrovarsi al quarto posto della classifica del Mondiale. Supera il turno invece Mitch Evans, che passa ai duelli con il miglior tempo della prima fase in 1.10.878, davanti a Nico Muller, Nato e Vergne. Fuori, invece, Antonio Felix Da Costa, eliminato per 35 millesimi in una sessione molto più equilibrata rispetto a quella del gruppo A: con lo stesso tempo, il portoghese sarebbe passato senza problemi ai duelli se fosse stato nell’altro raggruppamento.
Invece da Costa scatterà dalla quinta fila in un EPrix, il penultimo della Season 10, che scatterà alle 18 e che si preannuncia ricchissimo di azione e di possibili colpi di scena anche decisivi in ottica titolo iridato.
Mattia Fundarò