Ormai non c’è nemmeno più bisogno di dirlo: Stoffel Vandoorne vince la prima delle due gare in programma al Red Bull Ring. Dopo una brillante qualifica il belga si rende protagonista di una gara gestita fin dall’inizio, ma non senza qualche rischio per via della sosta obbligatoria effettuata ad inizio corsa dopo essere partito con pneumatici a mescola supersoft. Senza sbilanciarsi troppo si potrebbe già dire che, salvo colpi di scena, il titolo 2015 è tra le sue mani, anche se tutto ancora può succedere. Ottima prova di forza quella offerta da Sergey Sirotkin, in luce durante tutto il weekend e secondo al termine della gara lunga in Austria. Il pilota della Rapax, partito dalla quarta piazza, ha adottato la stessa strategia del vincitore, e dopo la prima sosta è entrato anche in lotta con il rivale della ART Grand Prix, uscendo sconfitto dalla sfida. Sul podio anche Alex Lynn, che partito dal decimo posto, è rientrato ai box negli ultimi giri di gara ed ha quindi optato per una strategia completamente diversa dai due piloti che lo hanno preceduto. Quarto posto per Nobuharu Matsushita, seguito da Artem Markelov e Alexander Rossi, il quale avrebbe meritato molto di più, ma che ha accusato dei problemi proprio nelle ultime tornate. In zona punti anche Ryo Haryanto, Nick Yelloly, Arthur Pic, Mitch Evans e Robert Visoiu.

La cronaca. Subito bandiera gialla al via con una Status Gp che rimane ferma sulla griglia di partenza e Vandoorne che mantiene la testa della corsa davanti al compagno di squadra Matsushita. Poche curve e si registrano altri piccoli contatti in mezzo al gruppo, dove c’è grande lotta tra i vari piloti. Al secondo giro viene attivata la virtual safety car per consentire di rimuovere alcuni detriti dalla pista ma dopo una tornata si riprende regolarmente la corsa fino al settimo giro, quando de Jong si gira pericolosamente ma senza conseguenze. Al termine dello stesso giro alcuni piloti effettuano già il pit stop obbligatorio, fra cui Vandoorne, Yelloly, e Pic. Altri rientrano un giro più tardi, con Matsushita e Sirotkin che prendono la posizione nei confronti del belga, il quale però con gomme già calde riesce a riprendersi le posizioni in pochissimo tempo. Battagliano nelle posizioni di testa Lynn e Markelov per il secondo posto, con il britannico che alla fine ha la meglio, mentre al comando c’è il compagno Gasly. Lynn e Markelov riescono poi a scavalcare anche Gasly, che quindi scende in terza posizione, mentre Vandoorne, Rossi e Sirotkin danno spettacolo in mezzo al gruppo. Verso il trentesimo passaggio Lynn accusa un degrado delle gomme e, quando quest'ultimo rientra, il pilota della ART Grand Prix si riporta in testa per poi vincere la gara davanti a Sirotkin ed al campione Gp3. In quarta posizione risale Matsushita, davanti a Markelov e Rossi, che accusa dei problemi proprio nel finale. Gara difficile per Marciello, finito nelle retrovie dopo essere scattato dalla sesta posizione.

Carlo Luciani

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