MotoGP | Brad Binder pronto alla sfida: "Il 2024 mi ha insegnato molto"
Il pilota sudafricano ha ammesso: "Volevo fare meglio l'anno scorso, ma credo di aver imparato molto su di me". Binder poi rilancia: "Abbiamo molto da provare in Malesia"
Giusto dopo il nuovo compagno di squadra Pedro Acosta, è stato Brad Binder a prendere la parola. Il pilota sudafricano si appresta a cominciare la sua sesta stagione in MotoGP con KTM al termine di un anno tanto difficile quanto importante per la sua crescita personale e professionale.
Brad Binder è cambiato: “Ho imparato molto su di me”
Come Brad Binder stesso ha specificato: “La off-season serve anche per interiorizzare che cosa non abbia funzionato durante l'anno”. Il #33 ha poi spiegato: “Volevo fare meglio lo scorso anno, ma ho imparato molto su di me e su come gestire situazioni diverse. Devo cambiare diverse cose sul mio stile di guida, ma credo di aver capito. Quando le cose non vanno secondo i piani ho sempre cercato di impegnarmi ancora di più, ma chiaramente non ha funzionato. Ho imparato molto, so gestire meglio questo tipo di situazioni”. Binder ha poi trovato nella fretta uno degli errori di approccio commessi da lui e la sua squadra: “L'anno scorso stavamo cercando di trovare la performance velocemente”. Le domande riguardo la controversa vicenda di KTM non si sono di certo fatte attendere. Binder ha però ribadito la sua piena fiducia nell'azienda: “Sono rimasto impressionato quando sono andato in Austria. Abbiamo molte cose da provare in Malesia, ci sono tanti progetti. Non ci sono state pause per noi, stiamo continuando a lavorare per colmare il gap. La MotoGP è formata da un grandissimo gruppo di lavoro, non so nemmeno io quante ne lavorino al di fuori della pista, dietro le quinte. Speriamo di vedere i frutti in pista”.
Per la KTM serve… gentilezza: “Devo migliorare sull'anteriore”
Brad Binder si è poi addentrato più nello specifico riguardo che cosa bisogna migliorare dell'attuale. Dopo aver smentito le voci secondo le quali KTM non avrebbe portato sviluppi, il sudafricano è sceso nel dettaglio: “Devo cercare di essere più gentile con l'anteriore sia in qualifica che in gara. Devo essere leggermente più pulito nella guida. Non è una cosa che si può allenare finché non si sale in moto. Devo essere più gentile con la moto, è un qualcosa che ho già dimostrato di poter fare e sono sempre stato più veloce”.
Anche al #33 sono state rivolte domande riguardo l'arrivo di due piloti dal palmarès importante come Enea Bastianini e Maverick Viñales, il cui valore è stato arricchito dall'aver guidato Ducati e Aprilia nel passato recente: “Arrivano due piloti da Aprilia e Ducati, il che è un grande vantaggio per noi. Potranno dirci che cosa dobbiamo migliorare: Aprilia e Ducati fanno cose diverse al massimo, quindi sia Maverick che Enea potranno aiutarci molto sotto tutti i punti di vista”. Anche Binder concorda con Pedro Acosta riguardo alla bontà del parco piloti KTM: “Ho avuto dei compagni molto forti nel corso degli anni, ma credo che quest'anno sia ancora migliore”. Binder ha poi chiuso il proprio intervento parlando di Aki Ajo e di come sia bello tornare a lavorare con lui: “È bello tornare a lavorare con Aki Ajo, mi piace parlare con lui perché è molto diretto”.
Valentino Aggio
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