Errori in stagione: nessuno. Almeno fino ad oggi, l'unica leggerezza di un mondiale comunque perfetto. E peraltro già vinto, dunque senza nessuna conseguenza. Anche questa piccola fortuna indica quanto gli dei dello sport siano propizi a Lewis Hamilton, che si ritrova a partire dal fondo nella gara in cui non conta più, e l'amarezza più grande è forse più quella di non avere la possibilità di ritoccare i suoi già inarrivabili record in qualifica.

Capita quello che non ti aspetti: un errore quasi da rookie nei primi momenti di una sessione di qualifica, quello che per Hamilton è il terreno di caccia preferito e si trasforma stavolta nella sua croce. Un sabato amaro, che lo costringerà a partire dalla penutlima fila dello schieramento, davanti soltanto alle due Toro Rosso che dovranno scontare una penalità di dieci posizioni. In una giornata in cui la Mercedes, come suo solito, si mostra in grandissima forma in qualifica, al punto che avrebbe potuto conquistare tutta la prima fila. La pole se la prende invece Bottas di un soffio, all'ultimo tentativo davanti alle due Ferrari che promettono battaglia per la gara.

Rimane curioso l'errore di Hamilton, una leggerezza inusuale per un quattro volte campione del mondo, occorsa alla curva della Ferradura, piega a destra molto veloce che si percorre ben oltre i 230 km/h. Un curva in cui si frena leggermente e si scalano solitamente due marce, mentre Hamilton invece ne scala tre e forse esagera, perchè complice un leggero bottoming della macchina (quando la vettura è troppo bassa e tocca molto l'asfalto) perde completamente il controllo della vettura al centro della curva e schizza contro le barriere ad alta velocità, terminando, senza alcun danno fisico, la sua giornata. 

"Non ho una risposta su quello che mi è successo - commenta Hamilton - mi prendo tutta la responsabilità per quanto accaduto, ma è stato del tutto inaspettato". Nell'ovvia delusione del momento si intravede comunque sul volto del pilota inglese un certo relax e un'espressione del viso senz'altro più distesa dopo la vittoria del quarto titolo in Messico. E' la prima sbavatura della stagione di Hamilton, fortunato nella sfortuna, ma anche questa, in fondo, è caratteristica del campione. Tutto nel momento giusto.

Ma domani pronti per una gara avvincente, su una sola sosta e, ne siamo sicuri, ricca di sorpassi e azione.

Stefano De Nicolo'

 

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