F1 | L’insostenibile leggerezza di Lance Stroll (e della Aston Martin)
Tra il suo ‘posto fisso’, il confronto con Alonso e le dichiarazioni aziendaliste di de la Rosa, il canadese colleziona un modesto 7° posto a Montréal
Lance Stroll è un caso che viene ridiscusso periodicamente nel mondo della Formula 1. Il canadese, figlio dell’imprenditore Lawrence, corre in F1 grazie soprattutto al ruolo del padre, entrato nel Circus come socio azionario della Williams (2017-2018) per poi comprare la Force India e rinominarla prima in Racing Point (2019-2020) e infine in Aston Martin dal 2021 in poi, garantendo in ogni squadra uno dei due sedili al figlio.
Non che Lance abbia fatto vedere nulla prima della F1: il pilota di Montréal ha vinto tre titoli nelle serie cadette, di cui l’ultimo dominando nella Formula 3 europea 2016. La sua velocità si è vista a tratti anche nei suoi anni in Formula 1, ma non ha mai avuto la costanza o quel qualcosa in più che giustificasse non solo il suo ‘posto fisso’ nel team di Stroll Sr, ma anche le dichiarazioni ‘aziendaliste’ delle persone attorno a lui.
De la Rosa su Stroll: “Più veloce di Alonso in alcune curve, basta un podio ed esploderà”
Prima del weekend di gara di Montréal, infatti, l’ex-pilota Pedro de la Rosa, ora ambasciatore della Aston Martin, ha elogiato il canadese durante un’intervista a racingnews.365, affermandosi più volte sul suo talento nascosto e sul confronto con il veterano Alonso.
È incredibile quanto potenziale abbia. Quando lo compari a Fernando, ci sono alcune curve in cui va più veloce. Sta imparando moltissimo da lui, lavorano molto bene insieme ed è solo questione di tempo prima di vedere il meglio di Lance e l’esplosione del suo talento. Il momento in cui metterà tutto insieme, lui sarà straordinario.
Un momento che però manca da almeno 4-5 anni. Se nella stagione 2020 con la ‘Mercedes rosa’ non ha raccolto più di una pole e due terzi posti (mentre il compagno Perez vinse a Sakhir), l’anno scorso Lance non ha registrato alcun podio contro invece gli 8 messi a segno da Alonso. Nonostante tali numeri, Pedro ha continuato a difendere il canadese soffermandosi sulla poca competitività della vettura attuale e su cosa gli servirebbe per sbocciare definitivamente.
Nessuno dovrebbe sottovalutare quanto difficile sia quest’auto da guidare. Credo che un podio gli darebbe quell’extra confidenza per diventare più consistente. Dopo che Fernando ha conquistato il suo primo podio l’anno scorso in Bahrain, ad esempio, era come se stesse camminando sull’acqua. Anche uno come Fernando ha bisogno di quella confidenza in più.
Parole ‘interessanti’ da parte dello spagnolo, se non fosse che Stroll continui a perdere ogni confronto interno. 2017 a parte in cui ha finito il Mondiale dietro a Felipe Massa di soli 3 punti (nonostante il podio di Baku), Lance è arrivato davanti al proprio compagno di squadra solo nel 2018, e in quell’anno c’era Sergey Sirotkin. Per il resto, non è riuscito a prevalere su Sérgio Perez, non è riuscito a prevalere su un Sebastian Vettel al tramonto di carriera ed ora è lontano anche da Fernando Alonso, seppur il canadese si consideri al pari del due volte iridato.
Lance ‘alla pari’ nel confronto con Alonso, ma Stroll merita tale trattamento?
Queste le dichiarazioni del canadese rilasciate alla testata TSN nella vigilia del GP Canada:
Lui è un due volte campione del mondo e la gente lo vede come un pilota di punta della Formula 1. Ebbene, io e lui siamo 4-4 in qualifica. I punti possono essere un po’ ingannevoli perché a volte ci sono dei guasti e questo fa la differenza in una stagione. Guardo ai miei ultimi fine settimana e penso che siamo stati buoni, quando guardo al ritmo e la velocità siamo pari in qualifica. La gente dice che lui è bravissimo e io l’ho battuto negli ultimi weekend.
Parole che poi hanno lasciato il tempo che trovano, dato che Stroll è stato battuto da Alonso sia in qualifica che in gara a Montréal. Non si può però parlare di weekend deludente, siccome il canadese è tornato in Q3 ed ha concluso il suo GP di casa al settimo posto, dietro solo di 6 secondi ad Alonso (complici anche le Safety Car) e registrando il suo miglior risultato in carriera al GP Canada.
Ora Lance è al’11° posto della classifica piloti con 17 punti, 24 in meno rispetto ad Alonso. Nonostante questi numeri, Stroll continua a ricoprire un ruolo centrale del team Aston Martin e non sembra, almeno per adesso, destinato a lasciare il Circus. Sarà perché è ‘figlio di papà’? Oppure ha davvero un talento nascosto che è destinato a sbocciare prima o poi?
Pedro de la Rosa è convinto nel suo potenziale e anche nel rapporto che ha con Alonso, come spiega lui stesso nell’intervista a racingnews.365:
Una delle cose che la gente non può capire è quanto Lance lavori duramente, quanto impegno e dedizione ci mette al simulatore con il team o da solo guardando ai dati per migliorarsi. Quello è un segno che mi ha fatto capire il suo potenziale perché ho visto quanto duramente egli lavora all’interno del team, e anche quanto lavori bene con Fernando e quanto si parlano tra di loro. È un qualcosa di incredibile. Hanno una grande partnership ed una grande fiducia tra di loro.
La sensazione che ci lasciano queste parole, alla luce dei risultati, sanno di dichiarazioni aziendaliste, mirate a tutelare Lance Stroll. Un buon pilota senza dubbio, ma nulla di più: un pilota che fa il suo compitino ed eccelle pochissime volte, se non in particolari condizioni. Ma che serve comunque per alimentare e far andare avanti il progetto (e i sogni) di un imprenditore e di un padre.
Che poi, a dire la verità, tra la poca competitività della AMR24 rispetto alla monoposto della scorsa stagione e gli aggiornamenti deludenti portati dal team nelle ultime gare, Lance Stroll rappresenta l’ultimo dei problemi attuali in casa Aston Martin.
Andrea Mattavelli