Via alla 72° edizione dell'EICMA: la storia del Salone
Prende oggi il via la 72° edizione dell'EICMA, l'Esposizione Internazionale del Ciclo Motociclo e Accessori che apre i propri battenti presso la Fiera Milano Rho con una due giorni dedicata alla stampa, prima di aprire ufficialmente le porte al pubblico Giovedì 6 Novembre. Chiamata anche Milan Motor Show (nel mondo) e Salone del Ciclo e Motociclo o semplicemente Salone di Milano, essa racchiude il meglio che la produzione mondiale delle Case ha da offrire, essendo divenuta la più importante esposizione mondiale per quanto riguarda le due ruote a motore.
Ma prima di affrontare le novità e gli eventi che seguiremo durante durante la settimana, vale la pena dare uno sguardo alla storia di questa importante manifestazione. La prima esposizione motoristica si tenne a Milano agli inizi del XX secolo con l’Esposizione Internazionale dell’Automobile e del Ciclo svoltasi dal 5 al 27 maggio 1901 su una superficie espositiva di 6875 metri quadri, la quale fece subito registrare un folto numero di visitatori. Quella esposizione fu qualcosa di particolare perché all’inizio del Novecento iniziarono a comparire le primissime automobili non a forma di carrozza (le prime autovetture si videro già a metà dell’800, ma erano perlopiù carrozze a motore) La prima edizione del Salone di Milano, dalla quale parte la numerazione progressiva, risale al 3 maggio 1914 ed ebbe come sede lo Sferisterio Kursaal Diana: essa potè contare già su 24 espositori, un bel numero considerando che era solo la prima edizione.
Dopo uno stop di 6 anni dovuto alla Grande Guerra, il Salone si trasferì al Veloce Club Milano fino al 1923. Dal 1925 fino al Gennaio 1939 fu La Permanente ad ospitare il Salone, con la 20^ edizione datata appunto 1939 divisa in due sessioni per poter ospitare i numerosi espositori. Con l’imminente scoppio della Seconda Guerra Mondiale si rese necessario annullare tutti i principali saloni motociclistici europei e le autorità milanesi ricevettero tantissime richieste dai produttori italiani ed europei. La 21^ edizione venne inaugurata nel mese di novembre dello stesso anno, quindi senza aspettare la cadenza annuale della manifestazione, nel più ampio Palazzo dell’Arte, dove vi rimase fino al gennaio 1952. In quell'anno, data l'enorme domanda del mercato di cicli, motocicli e motocarri, in forza della gigantesca opera di ricostruzione del dopoguerra, e la nascita di decine di nuove case motociclistiche, la 29ª edizione di gennaio si dimostròinadatta a soddisfare le esigenze degli operatori, a causa della ridotta superficie espositiva. Per questo motivo la 30^ edizione del dicembre del '52 si svolse presso il Palazzo della Meccanica, uno dei padiglioni della Fiera di Milano (quella che ora è chiamata fieramilanocity), e che divenne sede definitiva dell’Eicma fino al 2005, con l’inaugurazione del nuovo polo fieristico di Rho-Pero. Con l’avvento dei nuovi modelli di auto della Fiat, 600 e 500, che spostarono l’attenzione dei consumatori sull’automobile utilitaria, il settore motociclistico dovette fare i conti con una forte crisi e con esso il Salone subì una forte ridimensionamento, diventando a cadenza biennale dal 1957 al 1998, anno in cui si decise di alternare ogni anno l’Eicma per il settore ciclistico a quella per il settore motociclistico. Le grandi proteste delle case costruttrici e degli operatori di settore per l’assenza dell’edizione del 1958, portarono all’organizzazione una tantum del “Saloncino Motociclistico di Primavera”, svoltosi al Palazzo dello Sport della Fiera di Milano nell’aprile del 1960.
Dal 1997 al 2004 il Salone riprese la sua cadenza annuale per il sempre maggior numero di espositori e visitatori: di fatto l’area espositiva cominciò a rivelarsi molto limitata, così nel 2005 venne inaugurata una nuova area nei pressi dei comuni di Rho e Pero che andò a sostituire parte della vecchia fiera: essa a tutt’oggi è il polo fieristico più moderno e importante d’Europa, con i suoi 8 vasti padiglioni più una grande area esterna per le esibizioni e le varie gare che si svolgono nei giorni del Salone. Dal 2005 il Salone è diviso in due sessioni per biciclette e moto, mentre dal 2012 è adibito solo all’esposizione delle moto, dato lo spostamento a Verona del Salone del Ciclo. L’edizione dello scorso anno ha toccato il picco massimo di visitatori: 551404 ingressi nei 6 giorni di apertura al pubblico del Salone, un dato che ha superato quello del 2007, quando si registrarono 535000 visitatori.
Marco Pezzoni
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