Esattamente come avvenuto due settimane fa in occasione del Gran Premio di Monaco, saranno ancora le due mescole più morbide della gamma messa a disposizione da Pirelli, ovvero le gomme Soft e Supersoft, ad essere protagoniste sul circuito di Montreal per la settima prova del Mondiale di Formula 1: un tracciato semi-permanente, che unisce alcune sezioni di circuito con tratti solitamente utilizzati dalla normale circolazione stradale. Ma Montréal è del tutto differente da Montecarlo: lo caratterizzano infatti punte di velocità estremamente elevate, condizioni meteo spesso variabili e un asfalto in alcuni punti a bassa aderenza; un elemento, quest'ultimo, sperimentato da parecchi piloti anche di grande esperienza nel corso degli anni, i quali sono andati a sbattere nel famoso "muretto dei campioni" posto all’uscita della chicane prima dei box. Un altro fattore importante a pesare sugli pneumatici in Canada è la frenata, con il rischio di elevate temperature sulle gomme posteriori: una variabile tutta da verificare, dato il diverso tipo di frenata assicurato quest’anno dal sistema brake by wire. Insieme alla trazione, essa rappresenta uno dei punti chiave per le gomme a Montréal. Quest’anno, con più coppia motrice assicurata dal turbo e con aerodinamica ridotta rispetto al 2013, tutto sarà ancora più difficile, con possibili perdite di aderenza dovute all'eccesso di coppia, e il conseguente riscaldamento eccessivo del battistrada. Frenate estreme possono causare spiattellamenti dello pneumatico: un fenomeno quest’anno meno critico, grazie alla maggiore resistenza delle mescole messe a disposizione dalla casa milanese. Da questo punto di vista, il P Zero Red supersoft è uno pneumatico con mescola low working range, cioè capace di assicurare massima resa anche a basse temperature di esercizio, mentre il P Zero Yellow è invece un high working range, perfetto per temperature di esercizio più alte e superfici più dure.

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