Credits: Ducati Website
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In un Sabato da leone, dove ha rimontato fino alla 3ª posizione, Álvaro Bautista sembrava potesse quantomeno riconfermarsi nella Domenica di Donington Park. Il due volte iridato WorldSBK chiude la prima Domenica senza podio dal suo ritorno in Ducati: le voci sul suo futuro continuano ad alimentarsi e lo stesso pilota è in bilico.

Domenica opaca a Donington Park: mai così dal ritorno in Ducati

Per chi mastica di statistiche, ecco un dato piuttosto preoccupante che rispecchia le difficoltà di Álvaro Bautista e Ducati: lo spagnolo dal ritorno a Borgo Panigale ad inizio 2022, non aveva mai chiuso una Domenica senza mai salire sul podio tra Superpole Race e Gara 2. Un dato che fa capire quanto il #1 sia in difficoltà: sarebbe fin troppo facile scaricare tutte le colpe sulla famosa zavorra introdotta ad inizio 2024, ma è vero che Bautista è stato comunque in grado di vincere due manche e conquistare sette ulteriori podi nei primi cinque round stagionali. 

I presupposti erano comunque buoni in Regno Unito: partito fuori dalla top 10 dopo la cancellazione del giro, il ducatista in Gara 1 ha agguantato un 3° posto dietro a Toprak Razgatlıoğlu e Alex Lowes. Con la possibilità di guadagnare delle posizioni in griglia attraverso la Superpole Race, un altro podio in Gara 2 sembrava alla portata dell'alfiere Aruba.it Racing - Ducati. Il 6° posto nella gara della Domenica mattina era di buon auspicio, in quest'ottica. Purtroppo, a fine Gara 2 la classifica parla chiaro: 5° posto, mentre il compagno Nicolò Bulega ha festeggiato un ottimo 2° posto. 

Bautista parla chiaro: “Oggi il 5° posto era il massimo”

Già alla vigilia della seconda manche si potevano intuire dei piccoli segnali: Álvaro Bautista, da sempre un pilota meticoloso, è caduto nel corso del sighting lap. Una scivolata innocua all'ultima curva, anche se il #1 ci tiene a dichiarare: “Onestamente non capisco perché tutti stiano parlando del mio errore nel sighting lap: stavo provando la SC0 al posteriore ed ovviamente stavo spingendo, quindi sono caduto. Fortunatamente la squadra ha riparato la moto in tempo record”. 

L'unico cambiamento rispetto a Gara 1, stando alle dichiarazioni del pilota, è stato nella gomma posteriore: Bautista si è allineato agli avversari optando per la SC0 invece della SCX della prima manche. Un cambiamento che non ha inficiato la performance dello spagnolo: “In gara non ho visto troppe differenze rispetto alla prima manche di ieri, anche perché non abbiamo fatto grossi stravolgimenti alla moto. L'unica differenza è stata la diversa scelta al posteriore: dalla SCX alla SC0. A dire il vero, il feeling era piuttosto simile, così come i tempi sul giro”. Insomma, oggi non si poteva fare meglio della top 5: anche perché, guardando gli avversari, rispetto a Gara 1 Scott Redding ha portato a termine la gara (4° e davanti a Bautista, una bella rivincita rispetto al battibecco di inizio weekend, ndr), mentre Bulega non ha sofferto il calo di ieri: “Questo, al momento, è il massimo: ieri il podio, oggi il 5° posto. Non posso essere deluso né dalla mia prestazione tantomeno dalla squadra”.

Il fantasma del ritiro sempre più vicino: “Ora non mi sto divertendo”

Álvaro Bautista, tra le altre cose, deve decidere cosa fare “da grande”. Il pilota spagnolo ha rinnovato a metà della scorsa stagione, rimandando la decisione su un eventuale ritiro di dodici mesi. Il momento è nuovamente arrivato: la differenza è che nel 2023 il #1 vinceva eccome, andandosi a prendere il secondo iride WorldSBK. Ora la competitività del pilota non è affatto in dubbio, ma i risultati non sono quelli dello scorso anno. Ma, cosa più importante, Bautista non sembra divertirsi in sella alla sua Panigale V4R. Questo sembra essere l'ago della bilancia sull'eventuale scelta di appendere il casco al chiodo a fine 2024: “Quando non c'è feeling con la moto diventa difficile prendere una decisione. Per me la cosa più importante è sentirmi bene in sella: al momento, non ci sto riuscendo. Mi diverto a battagliare con gli altri, ma non a guidare perché non riesco ad esprimere il mio potenziale”.

Valentino Aggio

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