La data del 25 Settembre è stata, almeno per il momento, eliminata dal calendario di F1 2022. In quel giorno infatti si sarebbe dovuto correre il GP di Russia sul circuito di Sochi, ma come tutti ben sappiamo la recente crisi internazionale ha fatto sì che questo evento sia stato giustamente sospeso. Questo ha aperto la possibilità ad un circuito di ritornare nel Mondiale: andiamo a vedere quali potrebbero essere i candidati più probabili.

MUGELLO

La vicinanza temporale con il GP d’Italia fa in modo che il Mugello possa essere una valida alternativa alla Russia. Il circuito toscano, da sempre protagonista del calendario di MotoGP, ha fatto la sua comparsa nel Circus nella stagione 2020, anno in cui la pandemia ha rivoluzionato il Mondiale di F1. Il Mugello ci ha regalato una gara emozionante vinta da Lewis Hamilton, ma verrà ricordato soprattutto per il maxi tamponamento avvenuto al termine del regime di safety-car, in cui diversi piloti furono costretti al ritiro. Ma anche per le sue curve cieche e veloci come le “Arrabbiate” che hanno sollevato un problema relativo alla sicurezza ed alla visibilità. Per questo crediamo che il Mugello difficilmente sia il candidato principale a sostituire la Russia, anche se rimane tra le opzioni probabili.

TURCHIA

Un altro probabile candidato è il circuito di Istanbul. Il GP della Turchia ha fatto il suo ritorno nel calendario F1 nel 2020, e nel 2021 come sostituto del GP del Canada. Successivamente però, a causa delle restrizioni imposte dal governo della Gran Bretagna, la gara è stata stata spostata al mese di ottobre. Il circuito turco, ricordiamo, aveva già fatto parte del Circus dal 2005 al 2011, ma venne cancellato principalmente per carenza di spettatori. Ma anche per la mancata partecipazione finanziaria del governo che non si accordò con Bernie Ecclestone. Il suo ritorno dal 2020 ha però convinto sia appassionati che addetti ai lavori e crediamo che grazie alla crescente popolarità del Circus sia un opzione più che probabile a sostituire il GP Russia.

GERMANIA

Tra i grandi assenti del calendario di F1 2022 spicca ancora una volta la Germania. Nonostante i suoi storici circuiti come Nurburgring e Hockenheim e la presenza nella massima serie di piloti e scuderie tedesche, il Paese che ha fatto parte della F1 dal 1926 al 2019, ha deciso di tirarsi fuori dal calendario. Motivi economici quelli dell’addio, ma anche “ecologici”, visto che sempre più persone in Germania non vedono di buon occhio l’inquinamento portato dal Circus. Ma la recente svolta "green" della F1 e le condizioni economiche vantaggiose che potrebbero venirsi a creare dalla cancellazione del GP di Russia potrebbero consentirci di rivedere la Germania in calendario. Gli impianti ci sono e gli appassionati anche: spetta a Domenicali adesso convincere i tedeschi a tornare ad investire nel Circus.

PORTOGALLO

Un altro circuito che ha fatto la sua comparsa nel calendario F1 grazie alle condizioni eccezionali della pandemia è Portimao. Il Paese però non è nuovo alla massima serie, in quanto il GP del Portogallo si è disputato dal 1958 al 1960 e dal 1984 al 1996. In quegli anni si correva sul circuito Boavista, Monsanto e successivamente all’Estoril. Il circuito dell’Algarve, inaugurato nel 2008, ha ospitato diverse categorie, dalle moto alle ruote coperte, per poi esordire nel Circus nella stagione 2020 ed aiutare a riempire un difficoltoso calendario. Il circuito dell’Algarve però, anche grazie ai suoi saliscendi e le sue curve spettacolari, ha da subito raccolto consensi rendendolo il candidato più probabile a sostituire la gara di Sochi.

RUSSIA

Ebbene sì. L’ultimo candidato a sostituire il GP di Sochi è proprio... Sochi. Non ci siamo sbagliati, ma la possibilità effettivamente è concreta. Nel comunicato diramato dalla Federazione, infatti, si parla di sospensione e non di cancellazione, e questo può fare una grossa differenza. Se la situazione internazionale dovesse infatti rientrare e la Russia decidesse di fare un grosso passo indietro, siamo convinti che il GP di Sochi possa essere reintegrato. Come ben sappiamo, i contratti sono difficili da sciogliere e pieni di indennizzi e clausole milionarie. Il migliorare della situazione politica potrebbe rendere di fatto la sua cancellazione difficilmente realizzabile, mantenendo cosi la Russia nel calendario di F1 2022.

Julian D’Agata