Credits: Prielli Media Library
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Il primo fine settimana di gare europeo a Imola ha visto molti team di F1 portare delle novità tecniche sulle monoposto impegnate nel Campionato. Per rimanere nella parte alta dello schieramento, Ferrari e Aston Martin hanno portato in pista grandi novità, mentre Red Bull e Mercedes hanno giocato la carta di lievi aggiornamenti. Ricordiamo che quanto vediamo nella parte superiore delle monoposto rappresenta solo una parte del pacchetto aerodinamico globale, i cui risultati dipendono dalla concertazione con i contributi provenienti dal fondo con il canale Venturi. Va sottolineato, in ogni caso, che le “scadenze” degli aggiornamenti vengono deliberate in sede di lancio di progetto e dunque non possiamo aspettarci lanci di monoposto evolute come risposta ai miglioramenti introdotti da altre scuderie.

Aston Martin

Aston Martin nel GP Emilia Romagna ha portato vari aggiornamenti aerodinamici nella zona anteriore, che dovrebbero lavorare in sintonia con gli aggiornamenti fino ad oggi messi in pista. La punta del naso presenta un foro che dovrebbe convogliare lo strato limite in quella zona. Fondamentalmente tra ristagno sulla punta del muso e strato limite, ovvero uno strato d'aria che fa da pellicola turbolenta attorno alla carrozzeria, parte dello “scorrimento pulito” dell'aria viene persa e, cercando di minimizzare questo effetto si tende a migliorare l'efficienza globale delle strutture aerodinamiche.

L'ala anteriore presenta un nuovo disegno che mira ad incrementare la portata al di sotto della monoposto e a fornire un bilanciamento aerodinamico migliore sull'apertura. Inoltre la novità dovrebbe garantire un outwash maggiore. In altre parole le novità dovrebbero garantire un flusso “migliore” d'aria che va ad essere elaborato dalla parte inferiore della vettura. Così facendo, va notato, dovrebbe cambiare anche la posizione del centro di pressione globale, alleviando i problemi di usura sulle gomme posteriori.

Ferrari

In settimana avevamo parlato del pacchetto “EVO” della Ferrari che ha visto il debutto in pista ad Imola. Soffermandosi sugli effetti, piuttosto che sulle novità già segnalate, voci provenienti dal box della Rossa parlano di una discreta correlazione tra quanto studiato sulla carta e quanto avviene in pista, punto piuttosto dolente negli ultimi quindici anni dell'epopea maranelliana. Probabilmente l'intero potenziale del pacchetto diventerà più visibile con le prossime gare, tuttavia possiamo affermare che la prima giornata di prove ha dato dei riscontri piuttosto positivi, se non altro proprio per le “risposte” date dai piloti.

Secondo quanto riportato dai box, l'aggiornamento non dovrebbe perturbare più di tanto il bilanciamento della monoposto, quanto dovrebbe garantire un'estensione nell'utilizzo competitivo della vettura su un range di situazioni maggiore, quindi su diverse configurazioni di curva, dove vengono richieste e privilegiate determinate caratteristiche tecniche piuttosto che altre. Ferrari vorrebbe dunque perseguire l'elasticità della Red Bull, per quanto bisognerà tenere sotto controllo il consumo sulle gomme.

Red Bull e Mercedes

Helmut Marko ha parlato in maniera roboante degli aggiornamenti introdotti a Imola dalla Red Bull, in realtà le novità sono piuttosto limitate e seguono il ciclo di sviluppo impostato da Milton Keynes. In un'intervista con la stampa, Sergio Perez ha dichiarato che l'obiettivo dello sviluppo riguarda il bilanciamento piuttosto che le prestazioni. Altra scuderia che ha portato un aggiornamento limitato, ma comunque visibile sull'ala posteriore, è la Mercedes. Anche in questo caso si cerca un migliore bilanciamento della monoposto e, a giudicare da quanto dichiarato da George Russell, la vettura ha mostrato un certo miglioramento, per quanto la W15 rimanga una monoposto piuttosto “difficile”.

Luca Colombo