WRC | Ogier può pensare al nono titolo?
Lo strapotere Toyota nella prima metà di stagione 2023 del WRC è sotto gli occhi di tutti. Cinque vittorie su sette rally iridati disputati sono il sinonimo di una superiorità per certi versi schiacciante da parte di un team che fa della velocità e dell’affidabilità due valori fondamentali su cui imperniare tutto il lavoro. Nulla sembrerebbe in grado di fermare la marcia della squadra nipponica, tranne forse, qualche problematica interna. Infatti, analizzando quanto successo fino al rally del Kenya una domanda sorge spontanea: e se Ogier volesse il nono titolo?
Toyota in controllo totale
Se all’inizio del Mondiale, con Tanak vincitore tra le nevi della Svezia, era legittimo e giusto avere qualche dubbio, al giro di boa del WRC 2023 sembra ormai essersi delineata una situazione più che chiara. Toyota è il team padrone assoluto delle sue stesse sorti, con una vettura, la Yaris GR1, che ha tutte le carte in regola per estendere il proprio dominio.
Difficile individuare un’avversaria che possa impensierirla in qualche modo. Lo stesso Ott Tanak, già Campione nel 2019, sembra faticare non poco ad adattarsi ad una Puma veloce ma scorbutica, gestita dal team M-Sport che, per quanto iper-professionale, non ha a disposizione le possibilità economiche che può mettere in campo una Casa ufficiale.
In casa Hyundai, invece, le cose continuano ad essere complicate nonostante tutti gli sforzi profusi. La tragica scomparsa di Craig Breen resta un colpo durissimo per tutti, e il team guidato da Cyril Aboteboul ne ha ovviamente risentito. La vittoria di Thierry Neuville in Sardegna, per quanto importante, rischia di restare un fulmine a ciel sereno, con il belga che continua ad avere il difetto di essere troppo falloso. Problematica, questa, che ha privato lui e la squadra di diverse vittorie e di almeno un Mondiale.
Seb in corsa per il titolo… da “part time”
C’è un dato abbastanza “preoccupante”, per gli altri piloti ovviamente: Sebastien Ogier è a “soli” 42 punti di distanza dal leader Kalle Rovanpera, pur essendo un pilota “part time”. Il francese, infatti, lo sappiamo, da qualche anno effettua solo presenze spot, e nel 2023 ha già saltato Svezia e Portogallo. Senza il ko in Sardegna, oggi sarebbe molto più vicino al team mate, senza dubbio.
Da qui parte il ragionamento, o meglio la provocazione, che potrebbe dare un po’ di pepe ad un WRC che altrimenti rischia di essere un monologo firmato Rovanpera-Toyota fino al Giappone. Ogier può pensare a vincere il nono titolo in carriera nel 2023, ed eguagliare così il rivale di sempre, Sebastien Loeb? Di sicuro, il provenzale un pensiero ce lo sta facendo.
Ufficialmente, Seb corre più che altro per rubare punti agli avversari del team mate, sempre più astro nascente del mondo del traverso. Ma le tre vittorie già ottenute (più di tutti gli altri), non possono averlo lasciato indifferente.
La storia lo attende
Un pilota come Ogier si diverte solo se può correre per vincere, ed è proprio quello che sta facendo. Libero da pressioni e team order particolari, quando si mette al volante della sua Toyota dimostra di essere ancora il più forte del gruppo. Ma, attenzione, perché questo tipo di pilota ha in testa una sola cosa: essere il migliore, magari anche il più grande di sempre. E a lui, per esserlo, numeri alla mano manca veramente poco.
Un solo titolo, infatti, lo separa dall’”altro” Seb, quel Loeb con cui si scontrò pesantemente in Citroen ad inizio carriera. Ora, difficile capire cosa abbia in mente Ogier, in questo momento; non è certo il tipo da lasciarsi andare a confidenze o da svelare i suoi piani con troppo anticipo.
Certamente, però, nel caso decidesse di lottare seriamente per il Mondiale e tornare a parteciparvi in pianta stabile, questo potrebbe avere conseguenze importanti all’interno dello squadrone Toyota. Le voci, per ora poco fondate, ma neanche così fuori dal mondo, di un possibile abboccamento tra Hyundai e Rovanpera potrebbe assumere tutta un’altra prospettiva, in base a quelle che saranno le scelte del campionissimo di Gap.
Staremo a vedere dunque; per ora non ci resta che ammirare uno dei più grandi di sempre del WRC, che quando torna nel suo mondo, quello dei traversi, fa fatica a trovare avversari che gli possano mettere i bastoni tra le ruote.
Nicola Saglia