Frederic Vasseur
@Scuderia Ferrari Press Office

Il fine settimana magiaro della Ferrari si è concluso con un quarto ed un sesto posto finale per le vetture del Cavallino. Un risultato ben al di sotto delle normali ambizioni e aspettative per la scuderia di Maranello che, però, stando alle parole del team principal Fredèric Vasseur, ha più di un motivo per sorridere e guardare con ottimismo al futuro.

Solo dichiarazioni di facciata?

E' innegabile che il risultato della Ferrari non sia stato positivo, così come è altrettanto innegabile l'attuale status di quarta forza della Rossa a fronte dell'ormai avvenuto sorpasso, da diverse gare ormai, sia da parte della McLaren ma anche della Mercedes, con quest'ultima venuta decisamente fuori nelle ultime cinque gare. Ma per Vasseur il weekend di Budapest è stato più che positivo, con il distacco dalla vetta ridotto dai 70 secondi dello scorso anno ai 20 di domenica:

Noi abbiamo avuto una bella lotta con McLaren e Mercedes e penso che abbiamo ottenuto il massimo da questo fine settimana. Charles è scattato al via molto bene, all’inizio siamo andati bene ed è andato molto forte sia nel primo che soprattutto nel secondo stint con le hard. Ha faticato con le medium nell’ultimo stint, ma nel complesso abbiamo avuto un buon fine settimana. Dobbiamo fare ancora un piccolo passo avanti nelle prestazioni. Lo scorso anno abbiamo chiuso a 70 secondi dalla Red Bull e quest’anno a 20 secondi dalla McLaren. È un passo avanti, ma c’è ancora da lavorare

Francamente, sentir parlare di un weekend positivo per una scuderia che doveva spezzare il dominio Red Bull e competere se non altro per il Mondiale Costruttori, appare soprattutto agli occhi dei tifosi piuttosto sconfortante e deprimente. Va bene cercare di vedere positivo, ma la dura legge dei numeri obbliga a fare profonde riflessioni sull'attuale stato di forma della Ferrari e non solo in pista.

Numeri in caduta libera

Da Montecarlo e dalla vittoria di Leclerc, che sembrava aver lanciato la Ferrari nella piena lotta con la Red Bull, la situazione è progressivamente peggiorata sia dal punto di vista tecnico che da quello sportivo. A testimoniarlo sono, appunto, i numeri che hanno visto la Rossa perdere progressivamente terreno soprattutto nei confronti di McLaren e Mercedes, con la prima che ha sorpassato Maranello al secondo posto nella graduatoria iridata e con la seconda che, seppure ad un margine di 81 punti, sta pian piano ricucendo il gap, come testimoniato dalla classifica delle ultime sei gare che è piuttosto eloquente:

  1. MCLAREN 184
  2. MERCEDES 162
  3. RED BULL 121
  4. FERRARI 110

Lo sconforto di Leclerc

Molto meno positivo, e decisamente più realista, è stato Charles Leclerc, con il monegasco che ha ammesso senza troppi giri di parole l'attuale stato della Ferrari, mostrandosi poco fiducioso sulle prossime gare:

Al momento non so in che posizione siamo rispetto a McLaren. Nel giro secco, soprattutto con Carlos che ha un tempo fantastico, penso che ci sia un bel po’ di distacco, ma dipende anche dal tipo di pista. Qui eravamo quattro decimi dietro. Invece, Spa sarà un vero e proprio test per noi perché i nostri punti deboli verranno tutti a galla. Solamente così avremo la conferma di quello che dobbiamo fare per risolvere i nostri problemi, anche se gli aggiornamenti di questo weekend ci hanno aiutato molto a fare dei passi avanti. Se dovessimo continuare con una monoposto del genere, non crederei proprio di poter avere possibilità di lottare per la vittoria. Monaco è una pista molto specifica, dove eravamo molto forti, ma questo non vuol dire che lo saremo anche altrove. Quindi no, al momento non siamo i favoriti, almeno su carta. Grazie al nuovo fondo, abbiamo capito qualcosa in più, soprattutto che siamo nella giusta direzione. La miglioria che subito ho notato è il minor bouncing, ma comunque c’è ancora. Spero che a Spa non ne soffriremo più. Penso che in tutte le condizioni abbiamo delle difficoltà, ma in piste ad alta velocità fatichiamo ancora di più

Charles Leclerc
@Scuderia Ferrari Press Office

Un film già visto

Dichiarazioni, quelle di Leclerc, che fanno ritornare alla mente gli annosi problemi della Ferrari che, come ciclicamente si ripete ogni stagione, sembra regredire con il passare dei GP invece di migliorare come fanno i diretti competitor. Una situazione aggravata anche dalla clamorosa bocciatura delle nuove specifiche che ha certificato inequivocabilmente il fallimento del nuovo pacchetto d'aggiornamenti alla monoposto introdotto a Barcellona, con conseguente perdita di tempo e di una cospicua parte del budget cap alla scuderia. Eventi che poi hanno portato alle altrettanto clamorose dimissioni del Direttore Tecnico Telaio e Aerodinamica Enrico Cardile, accasatosi poi in Aston Martin. Un “buco” nell'organigramma che, di fatto, obbliga la Ferrari a dover pensare già alla prossima stagione, con la posizione che, secondo quanto detto da Vasseur, dovrebbe essere occupata da una figura che verrà annunciata presumibilmente prima del prossimo GP Italia a Monza.

Non basta Newey per vincere

Sarà da vedere chi sarà la nuova figura di riferimento nell'organigramma tecnico del Cavallino, ma il recente stato di forma di McLaren e Mercedes dimostra che per vincere non serve avere Newey, ma solamente idee chiare e un'organigramma stabile e consolidato. Elementi che a Maranello mancano da troppo tanto tempo e che impediscono alla Scuderia più prestigiosa del Circus di interrompere il lungo digiuno iridato che dura dall'ormai lontano 2007.

Vincenzo Buonpane