Credits: Michelin Racing USA
Credits: Michelin Racing USA

Cadillac Racing ottiene con Sébastien Bourdais/Renger van der Zande/Scott Dixon la vittoria nella Motul Petit Le Mans, finale dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship. L'auto #01 vince nonostante dei fari poco funzionanti in quel di Road Atlanta davanti a Porsche che firma il titolo costruttori e piloti con Dane Cameron/Felipe Nasr #7.

Lamborghini e Ferrari si impongono rispettivamente in GTD PRO e GTD con Iron Lynx #19 e Conquest Racing #34, mentre Laurin Heinrich ottiene con AO Racing e la Porsche #77 ‘Rexy’ il titolo in GTD PRO al debutto nonostante un sabato ricco di problemi.

 

Petit Le Mans: Porsche campione dopo la green flag

Porsche Motorsport ha vinto il titolo costruttori e team dopo l'esposizione della green flag. La partenza ha infatti garantito ufficialmente al marchio di Stoccarda il successo nella classe GTP  dopo una stagione semplicemente perfetta.

Il brand tedesco ha quindi iniziato a concentrarsi sul successo tra i piloti con l'auto #7 di Dane Cameron/Felipe Nasr e della gemella #6 di Nick Tandy/Mathieu Jaminet. La prima vettura citata ha iniziato la sfida dalla seconda piazza, consapevole di dover arrivare almeno in ottava posizione su 11 partecipanti per garantirsi il trofeo GTP.

 

Acura prova a sorprendere Cadillac e Porsche 

Acura ha provato con una strategia differente a mettere pressione nelle prime due ore alla Cadillac #31 ed alla Porsche #7, rispettivamente in prima e seconda piazza alla green flag con Jack Aitken e Matt Campbell. 

I due sono rimasti davanti anche dopo le prime tre bandiere gialle della giornata che hanno danneggiato prematuramente alcune LMP2 e dei protagonisti tra GTD PRO e GTD.

Porsche ha avuto la meglio su Cadillac a 7h e 30 dalla fine in seguito ad una sanzione per la Cadillac #31 dopo aver effettuato un sorpasso in regime di bandiera gialla. Felipe Nasr #7 si è ritrovato in solitaria avanti all'auto gemella di Mathieu Jaminet #6, entrambi pienamente in controllo della situazione. 

Porsche vs Porsche 

Come da copione, senza Cadillac in mezzo, Porsche ha dominato la scena fino a 6h dal termine quando, una caution per un problema in LMP2, ha rimescolato le carte in tavola. 

La 963 #7 e la gemella #6 hanno iniziato a duellare contro l'Acura WTR Andretti #10 di Brendon Hartley, mentre la Cadillac #31 ha tentato di recuperare il giro di ritardo perso per una seconda penalità ottenuta dopo un contatto con una BMW GTP alla chicane di curva 10.

Acura ci prova

Acura ha provato ad impensierire Porsche a 4h alla fine sfruttando la momentanea assenza della vettura #6 in seguito ad una penalità per un contatto in curva 2 con la Ferrari GTD #47 Cetilar Racing di Roberto Lacorte.

L'auto di punta di WTR Andretti si è ritrovata come l'unica alternativa alle 963 ufficiali, nettamente superiori alla concorrenza dopo l'uscita dalla contesa per la vittoria da parte della Cadillac #31 Whelen Engineering (Action Express Racing).

Acura vs Porsche 

Filipe Albuquerque #10 è rimasto saldamente al comando sulla Porsche #6 di Mathieu Jaminet. Anche Cadillac è tornata virtualmente in lotta con Sébastien Bourdais #01, in lizza per l'ipotetica vittoria solo con l'ingresso di una Safety Car visti gli oltre 50 secondi di ritardo.

Tutto è cambiato ad 1h e 50 dalla fine, il traffico dopo un passaggio in pit road ha infatti premiato la Porsche #6 che con Nick Tandy non ha perso l'occasione per beffare l'Acura #10 di Ricky Taylor.

Out Acura #10, tutti contro tutti per il finale 

L'ipotetica vittoria da parte dell'Acura #10 WTR Andretti è svanita 55 minuti dalla fine dopo un impatto contro la Ford Mustang #55 Proton Competition regolarmente presente in GTD. Ricky Taylor non è stato in grado di evitare l'auto di Corey Lewis, presente in mezzo alla pista dopo curva 5 in seguito ad un impatto contro le barriere.

La bandiera gialla ha rimescolato le carte in tavola a favore di Cadillac Racing #01 e BMW #24 che con Sébastien Bourdais e Phillip Eng che hanno iniziato a minacciare la testa della corsa virtualmente ancora nelle mani di Nick Tandy e della Porsche #6.

La battaglia si è infiammata con il buio, Cadillac ha attaccato Porsche a più riprese con Renger van der Zande che non ha lasciato scampo a Tandy. L'assalto è arrivato in curva 1 da parte dell'olandese che in seguito non è più stato ripreso anche in seguito ad un contatto che ha visto protagonisti la Porsche #6 e la BMW #24 poi sanzionata.

 

Cadillac e Chip Ganassi Racing concludono al meglio collaborazione in pista in IMSA WTSC imponendosi nella 27ma edizione della Motul Petit Le Mans. Nick Tandy/Mathieu Jaminet/Kevin Estre #6 e Dane Cameron/Felipe Nasr/Matt Campbell #7 chiudono il podio, il secondo equipaggio citato vince il titolo piloti con Cameron e Nasr che di fatto avevano come rivali solamente i compagni di box.

 

 

BMW #24, Whelen Cadillac #31, Proton Competition Porsche #5 e WTR Andretti Acura #40 completano nell'ordine, mentre purtroppo è precipitata nel finale la Lamborghini #63 che ha dovuto accontentarsi del 15mo posto overall alle spalle anche di alcune LMP2.

Petit Le Mans LMP2 : Inter Europol by PR1 Mathiasen Motorsports #52 firma il titolo

Inter Europol by PR1 Mathiasen Motorsports vince il titolo LMP2 nell'IMSA WTSC con Tom Dillmann/Nick Boulle. Vittoria quasi mai messa in discussione per la coppia franco-americana che ha chiuso al quarto posto l'ultima fatica del campionato 2024.

Riley #74 ci prova, ma non basta

Riley #74 ha iniziato a disturbare la vettura #52 Inter Europol by PR1 Mathiasen Motorsports solamente nella seconda parte d'azione approfittando di un testacoda intorno alla metà competizione da parte della squadra virtualmente al comando del campionato. 

Gar Robinson/Felipe Fraga/Josh Burdon  (Riley #74) hanno completato al secondo posto davanti Dwight Merriman/Ryan Dalziel/Connor Zilisch   (Era Motorsport #18) ed alla già citata ORECA #52 che per perdere il titolo avrebbe dovuto uscire dalla Top6. Dopo il successo di Indy, invece, in Georgia è arrivato uno storico bis da parte di  Mikkel Jensen/ Steven Thomas/Hunter McElrea (TDS Racing #11).

Petit Le Mans GTD PRO: Rexy sbrana gli avversari! Lamborghini Iron Lynx finalmente a segno 

Rexy trionfa nell'IMSA WTSC in GTD PRO con AO Racing e Laurin Heinrich. Il tedesco sigla il titolo piloti con la mitica Porsche caratterizzata dalla livrea che ricorda un dinosauro nonostante un sabato semplicemente da dimenticare. Gioia anche per Lamborghini Iron Lynx che finalmente trionfa negli USA con Franck Perera/Mirko Bortolotti/Jordan Pepper.

Rexy in difficoltà!

Le prime due ore, oltre all'esclusione della Corvette #4 in seguito ad un contatto con l'Oreca LMP2 #2 United Autosports USA, ha visto in difficoltà la Porsche #77 AO Racing. Una noia tecnica nell'inserire le marce ha visto Julien Andlauer perdere posizioni e successivamente cedere 5 giri rispetto alla testa della corsa.

‘Rexy’, il soprannome dato dalla Porsche #77 che ricorda un Dinosauro, ha dovuto ricostruire terreno nei confronti dell'Aston Martin #23 Heart of Racing, unica rivale per la conquista del titolo assoluto. 

Lamborghini e Ferrari in forma 

Lamborghini ha trovato con Franck Perera (Iron Lynx #19) e successivamente con Mirko Bortolotti il primato della classe con un netto margine nei confronti di Heart of Racing Aston Martin #23 e sul resto del gruppo. Ottimi segnali anche dalla Ferrari #62 Risi Competizione, in rimonta con il chiaro intento di firmare la Michelin Endurance Cup e chiudere alla grande la stagione iniziata con l'acuto nella Rolex 24 at Daytona.

L'auto bolognese ha tenuto il comando al primo traguardo volante dopo quattro ore d'azione, Perera ha però visto frantumarsi il proprio margine in occasione della quarta SC per un errore in curva 5 da parte dell'Oreca #2 United Autosports.

Ferrari sale in cattedra, Lamborghini presente 

Dopo la quarta SC, Ferrari si è attestata al comando con Alessandro Pier Guidi che non ha permesso il rientro da parte dell'Aston Martin #23 Heart of Racing con Roman De Angelis determinato a regalare il titolo al compagno di box Ross Gunn.

La 296 GT3 che a gennaio ha vinto la Rolex 24 at Daytona ha continuato a restare davanti a tutti insieme alla Lamborghini #19. Sempre in orbita del podio anche l'Aston #23, obbligata a raggiungere il secondo posto per soffiare il titolo ad AO Racing.

Gunn si arrende ad AO Racing, Lamborghini vince!

Il finale, dopo una SC a 55 minuti dalla fine, ha visto la Lamborghini #19 in pieno controllo della situazione con Pepper che ha tagliato il traguardo ed ha potuto festeggiare con Bortolotti e Perera.

 

 

Il binomio italiano, Lamborghini ed Iron Lynx, ha vinto beffando Ferrari 296 GT3 #62 Risi Competizione di Daniel Serra /Davide Rigon/Alessandro Pier Guidi e soprattutto l’Aston Martin #23 Heart of Racing di Ross Gunn/Alex Riberas/Roman De Angelis.

Il terzo posto non è stato sufficiente a Gunn per recuperare punti nei confronti di Laurin Heinrich che ha potuto gioire per il primo titolo in carriera in GTD PRO al debutto nella serie. Festa quindi in casa AO Racing che, nonostante gli infiniti problemi tecnici, ha terminato la gara.

Petit Le Mans GTD: Winward Racing Mercedes #57 campione, 

Phillip Ellis/Russell Ward sono i nuovi campioni dell'IMSA WTSC in GTD con la Mercedes #57 Winward Racing. Stagione da incorniciare per la coppia citata che nella Motul Petit Le Mans ha dovuto solamente iniziare l'evento per garantirsi il titolo contro la BMW #96 Turner Motorsport. Sabato speciale in Georgia, invece, per Manny Franco/Cedric Sbirrazzuoli/Albert Costa (Conquest Racing Ferrari #34), vincitori della  Petit Le Mans 2024.

Mercedes, Lexus e Porsche partono forte 

Tanti i cambi in vetta in classe GTD con la Mercedes #32 Korthoff/Preston Motorsports e la Lexus #12 Vasser Sullivan che hanno provato di fare la differenza nei confronti della concorrenza. Ogni ipotetico allungo è stato però limitato dal recupero da parte della Porsche #120 Wright Motorsport con Jan Heylen ed Elliott Skeer all'assalto.

Quest'ultimo, fresco campione del Fanatec GT World Challenge America Powered by AWS in classe PRO, ha subito, grazie anche alla quarta caution della giornata, il recupero da parte della Lamborghini #78 Forte Racing.

Forte Racing Lamborghini #78 per il bis? 

I vincitori della Petit Le Mans 2023 hanno iniziato mostrato i muscoli con Misha Goikhberg, la battaglia si è accesa per il primato contro la Porsche #120, la Lexus #12 Vasser Sullivan ed anche con la Ford Mustang #55 Proton Competition.

Loris Spinelli ha preso in mano le operazioni a meno di 2h dalla fine e la Lamborghini #78 Forte Racing ha allungato drasticamente sulla concorrenza. Ritmo incredibile per l'italiano, presente in classifica con una 30ina di secondi nei confronti di Frankie Montecalvo (Vasser Sullivan Lexus #12) e Kenton Koch ( Korthoff/Preston Motorsports Mercedes #32).

La caution conclusiva ribalta tutto

Il finale è stato più che mai caotico con la Ferrari #34 Conquest Racing che ha fatto la differenza con Albert Costa. L'iberico ha approfittato dell'ultimo restart per scavalcare Spinelli che non ha più saputo tornare in vetta.

Manny Franco/Cedric Sbirrazzuoli trionfano quindi con l'ex volto di Lamborghini davanti all'Huracan GT3 #78 Forte Racing di Spinelli/Goikhberg/De Francesco. Il podio è stato concluso dalla Lexus #12 Vasser Sullivan Racing di Frankie Montecalvo/Parker Thompson/Aaron Telitz, mentre nel finale è da evidenziare il ritiro da parte della Ford #55 e della Porsche #120.

L'auto di Corey Lewis e la Porsche di Heylen hanno dovuto arrendersi a 55 minuti dalla fine dopo un incidente in curva 5 che come noto ha tolto dai giochi anche l'Acura #10 WTR Andretti. Menzione finale, invece, per i campioni 2024 Phillip Ellis/Russell Ward con la Mercedes #57 Winward Racing.

Appuntamento al 2025 per l'incredibile serie americana che ripartirà nella prossima stagione da Daytona a gennaio come da tradizione.
 

Luca Pellegrini