La sentenza arrivata dopo la mezzanotte italiana ha davvero del clamoroso: la Corte Suprema dello stato di Victoria (la cui capitale è Melbourne, sede del primo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2015) ha di fatto dato ragione al tribunale di Ginevra, a cui si era rivolto l'ex terzo pilota della Sauber, Giedo Van der Garde, il quale sosteneva di possedere un contratto da titolare valido per correre la stagione 2015 con il team elvetico (ne abbiamo parlato in maniera approfondita QUI).

A nulla sono valse le ragioni portate in sede di dibattimento da parte dei legali della Sauber, i quali avevano sostenuto la pericolosità nell'affidare una vettura ad un pilota a digiuno di test, dato che si sarebbe potuto mettere a rischio l'incolumità dello stesso Van der Garde ma anche dallo staff del team svizzero.

Non dello stesso parere, ovviamente, Van der Garde: "Sono molto in forma e molto forte. Non vedo l’ora di tornare in squadra, lavoreremo sodo per fare del nostro meglio in questo fine settimana. Sono più forte che mai, mi sono allenato al massimo negli ultimi tre mesi. Ho avuto un rapporto molto buono con la squadra e ho ancora un ottimo rapporto con loro.

E a chi gli chiedeva se temeva di lavorare in un ambiente a lui ostile: "Non vedo alcun problema perché alla fine abbiamo avuto una buona stagione l’anno scorso, non solo per i risultati delle prove, ma anche sul piano personale. Non vedo alcun problema in questo. D'altra parte ora dobbiamo restare uniti, puntare nella stessa direzione e spingere duro per segnare i nostri primi punti. Sono contento di questa notizia e non vedo l’ora di tornare di nuovo al volante: è passato un po’ di tempo, quindi mi concentrerò su questo". E' un fiume in piena l'olandese, che replica anche alla Sauber, la quale aveva sottolineato l'assenza del sedile previsto per Van der Garde: "Penso che si sappia che la cosa può essere risolta piuttosto rapidamente, ci vogliono tre o quattro ore per farlo e comunque spetta agli altri piloti e al team decidere cosa fare, non è affar mio. Io sono contento di aver vinto la causa e di essere qui. Ora non vedo l’ora di tornare al lavoro".

Delusione e sconcerto emergono nelle parole del team principal, Monisha Kaltenborn: "Siamo delusi da questa decisione e dobbiamo prenderci del tempo per capire che cosa significa e l’impatto che avrà sull’inizio della nostra stagione. Quello che non possiamo fare è mettere in pericolo la sicurezza del nostro team, o di qualsiasi altro pilota in pista, avendo un pilota impreparato su una macchina che è stata fatta su misura degli altri due piloti“. La Sauber ha aggiunto in un comunicato: “Ulteriori dettagli saranno pubblicati in una successiva fase".


La vicenda si dovrebbe concludere domani, chissà se in maniera definitiva, alle ore 9.30 locali, quando riprenderà l’udienza per l’appello presentato dalla Sauber. In tale sede il giudice ha stabilito che i legali di Van Der Garde avranno due ore per esprimere la loro posizione, la Sauber un’ora e mezza, mentre i rappresentanti di Nasr ed Ercisson mezz'ora. Poi, entro le ore 16, la Sauber dovrà comunicare alla FIA i due piloti che verranno schierati nel weekend. Ma con che spirito potrà correre Van der Garde, in caso di vittoria anche in appello?

Vincenzo Buonpane

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