All’età di 94 anni, ci ha lasciato nella giornata di mercoledì Milton Guirado Theodoro da Silva, il padre di Ayrton Senna. A dare la notizia è stata proprio la famiglia tramite un comunicato ufficiale, rilasciato sulla pagina ufficiale di facebook.

ll post recita: “È morto questo mercoledì Milton Guirado Theodoro da Silva, padre di Ayrton Senna. Le nostre condoglianze vanno a tutta la famiglia e gli amici. Grazie, Miltão”.

La foto scelta per questo messaggio mostra Ayrton che abbraccia suo padre, dopo il successo del Gran Premio del Brasile 1991. Ayrton riuscì ad ottenere la vittoria nella gara di casa, correndo nelle fasi finali solo con la sesta marcia. Al termine del Gran Premio, Ayrton è così stremato, che ha bisogno di aiuto per uscire dalla macchina. Questa è une delle rare fotografie in cui il padre, il vero artefice della passione per le corse di Senna, è presente nel paddock.

Milton Da Silva, conosciuto con il soprannome di Miltão, comincia a lavorare come rivenditore di macchine presso una concessionaria. Diventa successivamente un uomo d’affari, titolare di un’azienda metallurgica, e sposa Neyde Joanna Senna, dalla quale avrà tre figli: Ayrton, Viviane e Leonardo. 

Proprio per il figlio Ayrton farà costruire il suo primo kart, quando quest'ultimo ha quattro anni. Un mezzo artigianale spinto dal motore di una falciatrice, sul cui muso spicca il numero 007.

Da Silva non si aspetta però che suo figlio si innamori della velocità e del mondo delle corse in quel modo, tanto da decidere di diventare un pilota. Milton supporta Ayrton durante la sua carriera nei kart; come altri piloti brasiliani, tra cui Pace, Fittipaldi e Piquet, Senna però capisce che deve andare a correre in Europa per continuare a crescere come pilota. A questo punto, il padre si fa da parte, e lo lascia andare per la propria strada. 

Quando si trasferisce in Inghilterra, Ayrton ha solo un parziale supporto da parte di Milton, che vorrebbe interrompere i suoi finanziamenti per far tornare il figlio in Brasile. La determinazione di Ayrton, però, avrà infine la meglio, convincendo Milton a sostenere il figlio che diventerà tre volte campione del mondo di Formula 1.

Fino al 1982, Ayrton continuerà ad usare il cognome del padre, per poi successivamente cambiarlo con Senna, poiché il cognome materno risultava meno popolare in Brasile. Dopo la tragica morte del brasiliano, Milton crea insieme a sua figlia Viviane, l’Istituto Ayrton Senna, un’organizzazione no-profit per aiutare i bambini brasiliani.

La redazione di LiveGp.it si unisce al cordoglio della famiglia Senna.

Chiara Zaffarano