MotoGP | GP Portogallo: Yamaha e Fabio Quartararo, siamo alle solite?
Il venerdì bagnato ha visto molte sorprese e degli attesi ritorni per la MotoGP al Gran Premio del Portogallo. In particolare, Yamaha e Fabio Quartararo continuano a trovare nell'acqua la propria nemesi. Il campione del mondo in carica ha chiuso la prima giornata a Portimão in 18^ e 13^ posizione nelle rispettive sessioni di prove. Nelle classifiche combinate "El Diablo" si trova al 20°, la terza Yamaha davanti solo a Darryn Binder. Dopo lo strabiliante podio conquistato a Mandalika, la M1 e il #20 sembrano tornati alle solite.
IL CONFRONTO
Il trend che si è verificato nelle prime quattro gare non ha trovato conferma in questo venerdì uggioso in Portogallo. Fabio Quartararo non è la Yamaha più veloce in pista, almeno per quanto riguarda oggi. Infatti, Andrea Dovizioso è 14° nelle combinate, davanti a Franco Morbidelli (18°). I due italiani sono stati due dei tre (oltre a Pol Espargaró, ndr) a migliorare nelle FP2, nonostante le condizioni della pista siano peggiorate sensibilmente. La domanda sorge quindi spontanea: dove perde tempo la Yamaha di Fabio Quartararo?
Quartararo perde molto tempo rispetto ai propri compagni di marca nel secondo settore: nelle FP1 il #20 ha fatto segnare come miglior intertempo 36.061, mentre nel proprio giro veloce 36.073. Per quanto riguarda la casa dei tre diapason, il più veloce nel secondo intertempo è Dovizioso: lo #04 ha fatto segnare nel proprio giro veloce un 35.677, sensibilmente dietro solo alle Honda ufficiali. Se si vuole prendere un altro dato, Morbidelli ha fatto segnare un 35.843, sempre ben oltre i due decimi rispetto al francese. A conti fatti, il secondo è l'unico settore nel quale Quartararo perde tempo rispetto ai propri compagni di marca.
LE CAUSE
A Mandalika il binomio formato da Yamaha e Fabio Quartararo ha fatto sognare anche in condizioni di pista bagnata. Perché non si è ripetuta la situazione dell'Indonesia? Le risposte sono due: temperature e grip. Nell'ultimo lustro, specie dal ritorno di Michelin, Yamaha ha sempre faticato a basse temperature sia dell'aria che dell'asfalto. Ovviamente in Indonesia c'era un caldo torrido e delle temperature che in Europa si vedono solo in certe piste in piena estate. I maggiori gradi Celsius hanno di certo aiutato la M1, specie nel trovare grip in uscita di curva, che sarebbe la seconda causa. Infatti, il maggior grip dell'asfalto di Mandalika, dovuto alla recente riasfaltatura ha dato man forte a Quartararo. A Portimão il grip è davvero poco e le temperature sono basse, come ci si dovrebbe aspettare in una giornata piovosa.
LE PAROLE DEL PILOTA
Ai microfoni di motogp.com, Quartararo ha dichiarato: "A Mandalika il grip era incredibile e mi sono sentito davvero a mio agio. Nonostante qui il livello di grip sia bassissimo, le mie sensazioni non sono state le peggiori che ho avuto. Nel passato mi sono sentito ancora peggio, quindi dobbiamo assolutamente trovare il modo di migliorare. Mi manca tanta velocità in curva e il posteriore non è ottimale: sono molto sensibile sul posteriore, mi serve più feeling e devo anche migliorare il mio stile di guida."
Valentino Aggio
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