Ferrari, l'ex-Marmorini vuota il sacco
A dispetto della pausa estiva, le acque continuano ad essere agitate dalle parti di Maranello. Dopo essere stato allontanato dal vertice del reparto motori della Ferrari per le lacune dell’attuale power unit montata sulla F14T, l’ingegner Luca Marmorini ha voluto dire la sua. E lo ha fatto, togliendosi più di un sassolino dalle scarpe: citando scelte gestionali a suo dire discutibili, facendo nomi e cognomi dei responsabili, delineando un quadro futuro che per la Scuderia sembrerebbe essere tutt’altro che rassicurante. Al punto che, per qualcuno, i sassolini potrebbero assomigliare a dei veri e propri macigni. Nel corso della sua chiacchierata con Leo Turrini, pubblicata sul blog “Profondo Rosso” del QN, Marmorini ha rilasciato delle dichiarazioni che, dopo le recenti esternazioni di Aldo Costa, sicuramente non mancheranno di rendere ancora più calda l’estate ferrarista: 'Per cominciare lasciami dire che non parlo per la mia persona. Io con la Ferrari – esordisce Marmorini - ho chiuso e sai come, quindi non c'entro più niente. Nemmeno mi spinge l'amore per la polemica inutile: purtroppo a Maranello c'è gente che si diverte ad addossare responsabilità a chi dovrebbe tacere, insomma scrivi che apro bocca in risposta, anche, ad una serie di provocazioni... In breve – puntualizza l’ingegnere toscano - è stata fatta passare l'idea che tutti i guai della F 14 T sono colpa della power unit. Come se in una azienda con la storia della Ferrari avessimo disimparato a fare i motori! Voglio dire, accetto qualunque accusa, ma non venitemi a dire che a Maranello ci sta gente che non conosce il mestiere, il turbo, gli ibridi, eccetera... Io non mi chiamo fuori da niente – precisa poi Marmorini - però, vediamo di ristabilire la verità. Insieme ai miei collaboratori ho confezionato una power unit con certe dimensioni, cioè più piccola della versione Mercedes e anche della versione Renault, perché questo ci è stato chiesto dal responsabile del progetto della vettura, il signor Tombazis... Ci dissero: vogliamo una PU molto compatta, con radiatori piccoli, perché compenseremo la minore potenza con soluzioni aerodinamiche che ci garantiranno un vantaggio sulle monoposto spinte dal Mercedes e sulle monoposto spinte dal Renault. E' andata esattamente così: solo che, quando ci siamo confrontati con la concorrenza, i cavalli in meno ovviamente c'erano, ma la compensazione da aerodinamica non esisteva assolutamente!'.
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