Tanto fumo e poco arrosto. Si è svolta stamane la conferenza stampa indetta dalla Procura di Albertville che sta indagando sull'incidente avvenuto a Michael Schumacher sulle nevi di Meribel lo scorso 29 Dicembre. L'evento era particolarmente atteso anche al fine di avere un quadro più chiaro della dinamica della caduta, in seguito alla quale il campione tedesco si trova ricoverato da dieci giorni in coma farmacologico all'ospedale di Grenoble. Ma in realtà, secondo quanto comunicato dagli stessi inquirenti, le indagini avrebbero finora raccolto pochi elementi utili al fine di fare luce su quanto accaduto. Innanzitutto, la mini-camera GoPro, presente sul casco di Schumacher durante la discesa maledetta: essa mostra un filmato chiaro della durata di circa due minuti, dal quale emerge che Schumacher sciava ad una velocità adeguata al proprio livello e che si era portato volontariamente nella zona di fuori-pista incriminata, senza (almeno negli attimi precedenti alla caduta) che abbia dovuto prestare soccorso a nessuno. L'incidente sarebbe avvenuto circa otto-nove metri oltre il limite della pista, che peraltro era segnalato secondo la normativa vigente al momento dell'incidente. Per il resto, nessuno ha inteso sbilanciarsi ulteriormente sulle responsabilità, sottolineando che la conferenza è stata indetta allo scopo di "evitare che vengano diffuse ulteriori false informazioni" e che le indagini sono in corso, con numerosi testimoni ancora da ascoltare.

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