Una folla commossa ha rivolto oggi l'ultimo saluto a Luca Salvadori, scomparso tragicamente lo scorso 15 Settembre in Germania mentre era impegnato in una tappa dell'International Road Racing Championship. Diverse migliaia di persone, arrivate da tutta Italia, si sono radunate presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano per rendere omaggio al popolare pilota e youtuber. La cerimonia è stata anche trasmessa in live streaming, mentre due maxi-schermi posizionati sul piazzale antistante hanno dato a tutti i presenti la possibilità di seguire l'ultimo viaggio di Luca.

Un messaggio positivo

Lacrime e malinconia, ma anche consapevolezza che un messaggio positivo e trasversale come quello lasciato in eredità da Luca Salvadori non potrà essere dimenticato. Il tutto in mezzo ai rombi delle moto, alle note di “Sally” di Vasco Rossi, e alle clip realizzate dallo stesso pilota, le quali oggi appaiono assurdamente profetiche ma al tempo stesso testimonianze di uno stile di vita. I funerale del 32enne pilota milanese hanno riservato questo e molto altro, in una chiesa gremita e con tantissime persone assiepate all'esterno, tra i quali moltissimi giovani che avevano avuto modo di appassionarsi al motociclismo attraverso il canale YouTube.

Presenti alla cerimonia funebre il mondo del motociclismo, tra cui naturalmente il team Broncos del pilota e l'intero staff di Trident, diretto dal padre Maurizio, quest'ultimo anche noto produttore musicale: in prima fila si sono visti, tra gli altri, anche Lorenzo Jovanotti e Gianni Morandi. Nel corso dell'omelia, da segnalare il toccante intervento di Guido Meda, telecronista di Sky, mentre al termine centinaia di caschi sono stati sollevati al cielo, mentre in diffusione le parole di Luca Salvadori esprimevano alla perfezione quello che è stato il suo stile di vita.

La sua filosofia di vita in un video

Perché continui a rischiare la vita sulle due ruote? Sapete, prima ero focalizzato sul cercare di avere sempre di più. Pensavo: forse, se comprerò quella cosa lì, mi riempirà qual buco che sento dentro di me. E' nella natura umana: vogliamo sempre di più. Potevo starmene tranquillo facendo i miei video, smettendo di correre, non mettendomi più seriamente in gioco. Ma sapete cosa ho pensato quando mi è arrivata la proposta di fare il Mondiale? Fanculo, cazzo: quando mi ricapita un'occasione del genere? L'unica cosa che realmente possediamo in questa vita sono momenti nel tempo. Tipo questo esatto momento: dietro il palco Ducati a Eicma, dopo aver annunciato che ho raggiunto uno dei miei sogni nella vita. Correre un Mondiale. Gli orologi, le auto, i soldi, non te li porti nella tomba. Ma questi momenti della tua vita, sì. Saranno tuoi per sempre e nessuno potrà levarteli. Mai. Qualunque cosa succeda, rimarranno nella tua anima e quando sarà il momento voleranno via con te.

Marco Privitera