F1 | Red Bull Racing: Lawson pronto a scambiare il posto con Tsunoda?
Secondo alcune voci, Lawson sarebbe in procinto di lasciare il volante della Red Bull Racing a Tsunoda, evidenziando l'annoso problema della scuderia

Ci risiamo: secondo il quotidiano olandese de Telegraaf e il broadcaster francese Canal Plus, Red Bull Racing avrebbe deciso di sostituire Liam Lawson con Yuki Tsunoda alla guida della RB21 a partire dal prossimo GP del Giappone, con il neozelandese "rimandato" in Racing Bulls.
Una decisione prima di Suzuka
Christian Horner, TP Red Bull Racing, aveva dichiarato che la squadra avrebbe deciso sul futuro di Liam Lawson nella scuderia prima del GP del Giappone. Il neozelandese, protagonista di un inizio stagione disastroso, sicuramente è una nuova vittima della, ormai consueta, "caccia alle streghe" in seno al Milton Keynes e, se confermato l'avvicendamento, sarebbe l'ennesima dimostrazione di una scuderia che ha un grosso problema nella gestione dei propri piloti.
Il neozelandese, nelle prime due gare del Campionato 2025, non ha conquistato punti e il ruolino di marcia nelle qualifiche vede un diciottesimo posto in Australia e due ventesime (quindi ultime) posizioni in Cina. Liam, scelto a fine anno 2024 per rimpiazzare quel Sergio Perez che non aveva soddisfatto le aspettative della scuderia della bevanda energetica, fino ad oggi non ha saputo lasciare il segno, portando Red Bull Racing a convincersi della necessità di decidere che strada intraprendere con il pilota.

Il solito copione
Per il momento, a meno di conferme formali sul trasferimento, le opzioni sono due. Una via è quella di valutare meglio Lawson in Giappone, prendendo atto che i tracciati di Melbourne e Shanghai erano praticamente "sconosciuti" al pilota e vedere se la pregressa conoscenza di Suzuka possa consentirgli di "sbloccare" il potenziale e dimostrare le sue capacità. La seconda via è rappresentata da un cambio immediato, con una risoluzione dell'accordo tra il pilota e la scuderia da subito, mettendo nell'abitacolo della RB21 un altro pilota sin da Suzuka.
Come da copione, dopo le prestazioni mostrate (soprattutto in qualifica) nei primi due GP del Campionato 2025, hanno preso forma nel paddock le prime speculazioni sul futuro del pilota neozelandese in Red Bull Racing, a cui hanno fatto eco le dichiarazioni di Christian Horner, improntate ad una certa moderazione, in qualche maniera contrastate dalle fulminanti "uscite" di Helmut Marko, il quale glissa sulla situazione asserendo che "la F1 è uno sport competitivo" ed altre amenità simili.
Di fatto, in merito al futuro prossimo di Lawson, il TP della scuderia di Red Bull Racing ha dichiarato:
"Penso che al momento tutto sia puramente speculativo. Come ho detto, abbiamo appena terminato questa gara, prenderemo le informazioni e le analizzeremo attentamente. [Liam, ndR] è un ragazzo giovane, abbiamo il dovere di prenderci cura di lui; è ancora un pilota molto capace, solo che per qualche motivo non lo vediamo in grado di dimostrarlo al momento. Penso che il problema per lui sia quello di avere avuto due weekend davvero duri, ha tutti i media alle calcagna e un sacco di pressione che cresce naturalmente".

Povero diavolo, che pena mi fa
Dovesse avvenire la sostituzione, i candidati principali a prendere il posto di Liam (in uno scambio di volante, cosa già vista per altro nel 2019 con l'avvicendamento tra Pierre Gasly ed Alex Albon) sarebbero i piloti Racing Bulls, ovvero Yuki Tsunoda e Isack Hadjar. Il giapponese, già terza guida per la scuderia di Milton Keynes, sarebbe, secondo fonti esterne alle due scuderie, il sostituto prescelto già dalla gara di Suzuka.
Mettendola sul piano delle opinioni, a nostro modo di vedere è piuttosto evidente che la gestione dei piloti Red Bull Racing nell'era Max Verstappen abbia esasperato la pratica compulsiva del "toto-piloti". Liam Lawson ha un'esperienza limitata nel mondo del Circus e, francamente, il trattamento riservatogli dalla galassia Red Bull (non tanto nei termini di un possibile "declassamento", che in realtà sarebbe utile ai fini di sviluppo carriera) non ha alcun senso, se non quello di avere della "carne da macello".
Come detto più volte, il programma junior di casa Red Bull si è inceppato nel momento in cui ha trovato Max Verstappen, elemento diventato, non per sua volontà, troppo forte e molto catalizzatore nella scuderia maggiore. Un giorno, però, l'olandese potrebbe non correre più per la scuderia di Milton Keyens, magari proprio perché convinto che la scuderia tecnicamente non è in grado di correggere i difetti di monoposto non propriamente prestazionali. Effettivamente con la RB21 (ma anche con la RB20 della seconda parte di stagione) stiamo vedendo come la scuderia non sia in grado di trovare risposte tecniche alle esigenze del pilota più "debole", un problema abbastanza grave per una scuderia che vuole puntare ad entrambi i Titoli Mondiali.
In quel preciso momento, una delle squadre più vincenti nel panorama del Circus potrebbe scontrarsi in maniera dura con la realtà di non avere buoni piloti a disposizione. Fino a quel momento, però, a meno di cambiamenti repentini di rotta, a livello di piloti continuerà il solito motivo che risuona da troppi anni: "avanti il prossimo, gli lascio il posto mio".
Luca Colombo