Una particolare attenzione sarà rivolta anche ai nuovi pneumatici Pirelli (presentati ufficialmente nel corso dell’ultimo weekend iridato della passata stagione, svoltosi ad Abu Dhabi) più larghi rispetto alle precedenti versioni, che si rifanno nel look – molto vintage – ai “gommoni” utilizzati dalle monoposto negli anni ’70-’80.

Nell’ultimo giorno della prima sessione di test le scuderie avranno la possibilità di lavorare – qualora nelle giornate precedenti non dovesse piovere – in condizioni di pista bagnata, in quanto l’asfalto della pista spagnola sarà bagnato artificialmente da autobotti. Questo per permettere ai vari team di acquisire i dati necessari nei confronti di una tipologia di gomme, quelle da bagnato, che nel recente passato è stato oggetto in diverse circostanze di parecchie critiche.

Barcellona sarà dunque un banco di prova importante per quel che riguarda gli pneumatici: la maggior parte dei team testerà infatti per la prima volta queste nuove coperture, al contrario di Mercedes, Ferrari e Red Bull che hanno avuto modo di familiarizzare con queste specifiche nei test svolti su vari tracciati (Fiorano, Mugello, Montmelò, Paul Ricard, Abu Dhabi) tra agosto e novembre, con monoposto 2015 modificate per l’occorrenza.

Nei giorni scorsi la Formula One Commission ha dato il proprio assenso ad una due giorni di prove, che si svolgerà nel prossimo mese di febbraio, in cui la Pirelli effettuerà dei test – molto probabilmente a Fiorano – con coperture da bagnato sulla Ferrari SF15-T “ibrida”. Inoltre, nel corso della stagione, la casa di pneumatici milanese avrà a disposizione 25 giorni di test per poter lavorare sulle gomme 2018.    

Piero Ladisa 

 

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