Inizio migliore di campionato non poteva esserci per l'Audi nel Mondiale Endurance. Dopo aver conquistato il successo nell'appuntamento inaugurale di Silverstone, la casa tedesca si è ripetuta anche nella 6 Ore di Spa-Francorschamps, sempre con l'equipaggio formato da Benoit Treluyer, Marcel Fassler e Andrè Lotterer. Ma la gara belga non ha di certo lesinato spettacolo ed emozioni, grazie a uno splendido duello finale che ha visto i piloti dell'Audi numero 7 riuscire a prevalere nei confronti della Porsche numero 18 di Neel Jani, Romain Dumas e Marc Lieb.

Tutto si è deciso nell'ultima ora di gara, quando grazie ad una scelta strategica azzeccata (stint corto finale) del muretto box Audi e non senza che Treluyer e Lieb avessero dato vita ad un duello degno di una corsa "sprint" più che ad una gara di durata, la casa di Ingolstadt è riuscita nuovamente ad imporsi nonostante l'evidente superiorità in termini di performance sul giro messa in mostra dalla 919 Hybrid sin dalle qualifiche, con la tripletta messa a segno dalle vetture di Stoccarda. Alla fine la Porsche si è dovuta accontentare dei due gradini più bassi del podio, con Bernhard-Webber-Hartley piazzatisi al terzo posto dopo un errore commesso da quest'ultimo alla Bus Stop (con tanto di "taglio" che ha messo a...rischio l'incolumità dei commissari presenti sul posto) che è costato all'equipaggio uno stop and go di 15", prima di dover fare i conti con un guaio alla sospensione posteriore.

Quarto posto per l'altra Audi di Rast-Albuquerque-Bonanomi, rallentata dalla necessità di dover sostituire un finestrino rotto che ha comportato una lunga sosta ai box, mentre l'altra R18 di Di Grassi-Duval-Jarvis ha terminato solo settima dopo alcuni guai di natura elettrica ed un'uscita di pista da parte di Jarvis nel finale. Non è andata molto meglio alla Porsche di Hulkenberg-Tandy-Bamber, quinta e subito fuori dalla lotta per il successo dopo che Tandy è stato spedito a muro in seguito ad un contatto con la 911 di Kevin Estre nelle fasi iniziali. Decisamente in ombra la Toyota: Wurz-Sarrazin-Conway hanno concluso al quinto posto staccati di tre giri, mentre l'altra TS040 dell'equipaggio campione in carica Davidson-Buemi ha concluso decisamente attardata a causa di evidenti problemi di natura elettroncia che ne hanno pesantemente condizionato le performance.

In LMP2 da registrare il successo della gibson del team Jota, con il trio formato da Dolan-Tincknell-Evans che hanno avuto la meglio nei confronti della Ligier di Yacaman-Derani-Gonzalez, ora primi in campionato. L'Aston Martin ha invece potuto festeggiare il doppio successo in GT: tra i PRO, MacDowall-Rees-Stanaway hanno potuto festeggiare grazie alla penalità inflitta alla Ferrari 458 di Bruni-Vilander, la quale ha terminato quarta dopo aver subito una penalità di un minuti per un errore commesso dai meccanici durante una sosta ai box, che ha vanificato la strepitosa rimonta fino a quel momento realizzata dal pilota italiano. Nella categoria AM, infine, netto successo per l'Aston di l'Aston di Pedro Lamy, Mathias Lauda e Paul Dalla Lana, che si è imposta dopo essere scattata dalla pole.

Archiviata la tappa belga, gli occhi sono adesso già puntati verso l'appuntamento più atteso dell'anno: la 24 Ore di Le Mans, una gara che vale un'intera stagione, dove andrà in scena il tanto sospirato debutto della Nissan e soprattutto dove Audi, Porsche e Toyota si daranno battaglia senza esclusione di colpi nel tentativo di aggiudicarsi il successo più prestigioso.

Marco Privitera

 

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