Moto2 e Moto3 | GP Portogallo: tutti a caccia di Lopez e Alonso
Il Motomondiale riparte da Portimao, dove le classi intermedia e cadetta sono pronte a scendere in pista per duelli che si preannunciano già infuocati
Nel weekend il Motomondiale torna in pista Portimao per il suo secondo round stagionale, il primo in terra europea. In Moto2, i riflettori sono tutti (o quasi) puntati sul duello spagnolo in casa SpeedUp tra Alonso Lopez e Fermin Aldeguer, mentre in Moto3 la sfida è aperta, con David Alonso pronto a replicare dopo la vittoria nella gara d'esordio.
Moto2 | Lopez-Aldeguer infiammano il duello
La classe intermedia arriva a Portimao con una nuova “stellina” pronta a esplodere: è quella di Alonso Lopez, vincitore della prima gara in Qatar e pronto a dare battaglia per tutta la stagione. Il giovanissimo talento spagnolo, però, dovrà fare i conti con un'altra giovane promessa spagnola: parliamo di Fermin Aldeguer, fresco di firma con Ducati per fare il “salto” in MotoGP nel 2025 e grande deluso del primo GP stagionale [chiuso al sedicesimo post, ndr]. Ad accomunare i due talenti spagnoli, oltre alla nazionalità, c'è il team SpeedUp di Luca Boscoscuro, che ora dovrà essere bravo nel gestire due talenti di questo calibro.
La lotta, però, non è limitata ai soli Lopez e Aldeguer. Tanti i nomi che possono inserirsi nella sfida già in Portogallo: Sergio Garcia e Ai Ogura [entrambi del team MT Helmets - MSI, anch'esso gestito da Boscoscuro, ndr] già in Qatar hanno dimostrato di essere competitivi, così come Barry Baltus. A loro si aggiungono anche Manuel Gonzalez e Celestino Vietti, quest'ultimo chiamato a fare bene (e in fretta) insieme al team Red Bull KTM Ajo. Infine, da non sottovalutare anche Tony Arbolino, chiamato a riscattarsi dopo l'opaca prestazione del Qatar.
Moto3 | Si parla tanto spagnolo, ma attenzione agli outsider
Si preannuncia grande spettacolo anche nella classe cadetta. La prima gara dell'anno ha visto il trionfo del colombiano David Alonso (CFMoto Aspar), capace di tenere alle spalle il più quotato Daniel Holgado (Red Bull GASGAS Tech3). Entrambi arrivano a Portimao con un solo obiettivo: salire sul gradino più alto del podio. La lotta, dunque, è aperta.
Attenzione però agli outsider, soprattutto ai nostri connazionali, due su tutti Riccardo Rossi e Stefano Nepa, rispettivamente quarto e sesto in Qatar. Un risultato tricolore in Moto3 sarebbe di grande importanza per tutto il movimento: l'ultimo podio di un italiano risale addirittura a un anno fa, quando Andrea Migno finì terzo nel GP d'Argentina; l'ultima vittoria, invece, risale addirittura al 2022, quando Foggia vinse in Thailandia.
Pirelli, buona la seconda?
Prova importante anche per Pirelli, che arriva a Portimao con ben più informazioni a sua disposizione rispetto a Lusail grazie ai dati raccolti nelle giornate di test invernali.
Rispetto al Qatar, l'azienda di pneumatici arriva in Portogallo con l'allocazione standard, vale a dire quella base prevista per tutto il Campionato 2024. Il Direttore Racing Moto Giorgio Barbier ha commentato così la scelta:
Portimao presenta un layout piuttosto impegnativo per gli pneumatici, con un mix interessante di curve in salita e discesa e delle specificità da tenere in debita considerazione. A differenza del posteriore, che subisce poche ma intense sollecitazioni meccaniche/termiche, la gomma anteriore è costantemente impegnata in curve a lenta percorrenza e ad ingresso rapido con raggio di curvatura piccolo. Questo costringe il pilota a frenate brusche, anche in discesa. Si tratta comunque di una pista che conosciamo bene perché ci abbiamo corso diverse volte con il Mondiale Superbike e per diversi test, non ultimi quelli del febbraio scorso con i piloti di Moto2 e Moto3. Purtroppo, proprio questi ultimi test sono stati condizionati da maltempo e pioggia quindi i piloti sono riusciti ad avere giusto un assaggio dei nostri pneumatici.
La speranza è quella di vedere risolti i problemi visti in Qatar in Moto2, dove diversi piloti si sono lamentati per l'eccessivo degrado delle mescole Pirelli, in particolare Aldeguer e Arbolino, i “grandi delusi” di Lusail insieme a Escrig e Artigas (costretti al pit-stop) e Guevara, addirittura costretto al ritiro per il repentino degrado della gomma posteriore.
Giorgia Guarnieri
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