Nel salone dell’Audi Training Center ha avuto luogo la presentazione della nuova Audi R18, l'arma con cui la Casa di Ingolstadt disputerà la stagione 2016 del Mondiale Endurance che partirà il 16 aprile 2016 con la 6h di Silverstone. Una nuova vettura il cui progetto, cominciato già da un anno e mezzo, punta alla classe dei 6 MJ in luogo degli attuali 4 per il sistema di recupero dell'energia, grazie ad un nuovo sistema ibrido dotato di una batteria agli ioni di litio, il quale prende spunto dalla Porsche 919 Hybrid dominatrice di questa stagione. La nuova R18 e-tron quattro si presenta con un vero e proprio restyling anche dal punto di vista aerodinamico, con un muso molto stretto e ricercato che conferisce alla vettura un aspetto decisamente aggressivo. Il motore V6 TDI da 4 litri è stato completamente rivisto per migliorare le sue perfomance in pista.

Il capo di Audi Sport, Wolfgang Ullrich, ha spiegato così le innovazioni della nuova R18 e-tron: “Con la nostra nuova Audi R18 stiamo mandando un segnale forte e chiaro ai rivali: continuiamo a tenere il piede sul pedale dell'acceleratore nel motorsport, basandoci ancora sul TDI, la tecnologia con il maggior successo che sia mai stata utilizzata alla 24 Ore di Le Mans". Per quanto riguarda gli equipaggi, sono stati confermati quelli della stagione appena conclusa, con l’Audi n°7 che vedrà al via Lotterer-Treluyer-Fassler e la n°8 che sarà guidata da Duval-Di Grassi-Jarvis.

Brutte notizie invece per l’italiano Marco Bonanomi. A causa delle complicazioni derivanti dal DieselGate l’Audi (adottando la stessa decisione presa pure dalla Porsche) non schiererà la terza vettura né alla 24 Ore di Le Mans né alla 24 Ore di Spa. Un vero peccato, visto l’ottimo potenziale mostrato dal nostro connazionale, che dovrà così rimanere a guardare al pari di Filipe Albuquerque e René Rast. Ora si dovrà solo attendere la prossima stagione per vedere se la risposta dell’Audi al dominio mostrato quest’anno dalla Porsche sarà sufficiente per vincere il Mondiale Endurance e conquistare il successo nella 24 Ore di Le Mans.

Chiara Zaffarano

 

{jcomments on}