pagelle honda
Credits: Repsol Honda Team

Sembra non esserci nessuna barlume di speranza fino ad ora per la casa giapponese: a metà stagione MotoGP Honda è l'ultimo tra i costruttori, con delle prestazioni e delle moto che non migliorano. Mentre gli altri crescono, la casa nipponica sembra rimanere sempre nello stesso punto, riuscendo a guadagnarsi solo il fondo della classifica.

Honda, un 2024 senza migliorare: voto 4

La crisi della casa nipponica è sempre più evidente: arrivati a metà stagione Repsol Honda Team ha accumulato 14 punti in classifica, meno dello scorso anno e solo davanti a Honda Team Test che me ha 0. Quest'anno erano ben altre le aspettative per il costruttore nipponico: si pensava di poter iniziare piano piano a crescere, ma ad ora le prestazioni della Honda sembrano prendere una strada bene diversa. Sino ad ora, sia il nuovo acquisto Luca Marini, che Joan Mir, non hanno brillato in sella alla RC213V, continuando a collezionare solo record negativi.

La squadra satellite LCR Honda di Lucio Cecchinello non è da meno, ma è sopra alla factory in terz'ultima posizione con 22 punti accumulati fino al GP tedesco. Johann Zarco, nel team dal 2024, è riuscito in alcuni casi a domare la moto, ma è ancora ben lontano dal riuscire a piazzarsi nella prima parte di classifica.  

Mir e Marini bloccati nella seconda parte della classifica: voto 5

Con la stagione 2024, Joan Mir sembra ritrovarsi nello stesso incubo del 2023. Il migliore in classifica tra i piloti Honda, al 18esimo posto con 13 punti, ha ancora una stagione davanti per riuscire a superare il suo record in negativo del 2023. Il pilota spagnolo è consapevole della situazione difficile in Honda e sembra essere disposto a studiare la moto affinché possa riaffacciarsi nella prima parte della classifica. 

Image
Credits: Repsol Honda Team

Il #36 finora è riuscito ad ottenere come miglior piazzamento un nono posto a Jerez nella Sprint, ma la strada per migliorare è ancora lunga. Nonostante le concessioni per questa stagione, la casa nipponica non sembra aver intrapreso la via del miglioramento a differenza della Yamaha, che sembra mano a mano riuscire a fare qualche step in avanti.

L'ultimo tra le Honda, Luca Marini è arrivato quest'anno, lasciando la Ducati GP22 per la RC213V. Non si rinuncia mai all'opportunità di entrare in un team factory e così il pilota italiano ha colto la palla al balzo. Sapeva a cosa andava incontro, ma ha scelto di sposare il progetto Honda. Forse, non pensava che la situazione fosse più grave del previsto: Luca ha accumulato un solo punto da inizio stagione, non riuscendo ad adattarsi a questa moto “indomabile”.

Image
Credits: Repsol Honda Team

L'italiano è sempre arrivato a fine gara con distacchi di più di un secondo dalla testa della classifica, il che sottolinea la fatica che sta facendo nel guidare la Honda. Sicuramente Marini dovrà continuare a lavorare per trovare un feeling migliore con la Honda.

Zarco e Nakagami rassegnati: voto 5

Johann Zarco, nel team Castrol Honda LCR, è stato uno dei piloti più costanti nel guadagnare punti per Honda. Una prestazione eccezionale è stata il 12° posto la domenica al Gran Premio di Francia, dove è riuscito a ottenere punti cruciali nonostante fosse partito da una posizione meno favorevole in griglia. L'esperienza e la resilienza di Zarco sono vitali per il team, anche se i podi restano lontani​.

Image
Credits: LCR Honda

Sicuramente anche per lui, come per Marini, il passaggio da Ducati a Honda ha determinato un downgrade dal punto di vista delle prestazioni della moto. Entrambi però, sapevano di andare incontro ad un progetto su cui lavorare, da plasmare e da aiutare nella rinascita. 

Image
Credits: LCR Honda

Anche il compagno Takaaki Nakagami ha avuto una stagione difficile, lottando per entrare nella top 10 solo nella Sprint di Jerez. Il suo miglior risultato è stato un 14° posto a Le Mans, permettendogli di accumulare quei pochi punti per guadagnarsi la ventesima posizione in classifica generale. Nakagami continua a fronteggiare sfide con la RC213V, che non hanno gli hanno permesso di emergere a livello di prestazioni.

Ancora tanto il lavoro da fare in casa Honda

Con la pausa estiva, già metà campionato è alle spalle e Honda sembra non aver sfruttato al massimo le concessioni previste per il 2024. Nella Coppa Giappone, Yamaha sicuramente sta facendo quel passo in più avanti che nei team Repsol e LCR non abbiamo visto. È difficile dire se ci potrà essere o meno un salto in avanti in questa seconda parte di stagione, ma sicuramente l'arrivo di Aleix Espargaró, annunciato qualche settimana fa come tester Honda dal 2025, potrebbe aiutare molto nello sviluppo della moto per il 2025. 

Nonostante le difficoltà, all'interno del team Honda rimane un senso di ottimismo. Il team sta lavorando continuamente su miglioramenti tecnici e strategie per aumentare le prestazioni nella seconda metà della stagione. La resilienza dei loro piloti e l'esperienza del team tecnico forniscono una base per una potenziale ripresa e successo futuro.

Claudia Barchiesi

Leggi anche: MotoGP | Ufficiale: salta il GP del Kazakistan, a sorpresa ecco Misano