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Credits: Area Media Percedes AMG F1

Oltre alla battaglia tra Max Verstappen e Lando Norris, il GP Messico ha visto anche un duello piuttosto serrato tra Lewis Hamilton e George Russell, vinto dal primo, che ha permesso alle vetture di Brackley di terminare la gara in P4 e in P5, anche se la difficoltà nell' “interpretazione” della vettura nel corso del weekend da parte dei due piloti resta un tallone d'Achille piuttosto evidente

ULTIMI GP CON OBIETTIVO 2025

Con il quarto posto nel Mondiale Costruttori ormai consolidato da tempo e con il terzo decisamente fuori portata, anche a Città del Messico la Mercedes ha confermato quanto aveva fatto vedere nel corso degli ultimi Gran Premi. Con la terza fila conquistata in qualifica, anche grazie alle non eccellenti prestazioni di Oscar Piastri e Sergio Perez, il focus si è spostato in gara dove, dopo una buona partenza, ai due piloti non è rimasto che battagliare tra di loro per portare a casa una P4 e una P5, piazzamenti utili solamente per testare soluzioni sia in vista del finale di stagione che, in ottica 2025, come dichiarato da Russell nel dopo gara:

Il primo stint è stato buono, ma ho preso un dosso mentre sorpassavo la McLaren di Oscar Piastri all'inizio del secondo e ho danneggiato un po' l'ala anteriore. Questo sicuramente mi è costato un paio di decimi al giro in termini di prestazioni, un vero peccato. Abbiamo dovuto fare più di 30 giri in questa condizione, ma anche senza, non avremmo avuto la velocità per lottare per il podio. Nel complesso, quindi, P4 e P5 sono probabilmente dove meritavamo di essere oggi come squadra e forse un po' meglio di quanto pensassimo prima della gara. Continueremo a lavorare sodo per migliorare perché vogliamo lottare davanti. Continuiamo a fare progressi con la macchina, come testimoniato dal divario crescente rispetto alle squadre dietro di noi nel campionato. Abbiamo anche ridotto il gap con la Red Bull dall'inizio della stagione, ma è chiaro che Ferrari e McLaren hanno fatto ancora più progressi. Utilizzeremo queste ultime quattro gare della stagione per continuare ad apprendere, testare cose diverse e prepararci al meglio per l'anno prossimo.

CONFIGURAZIONE DIVERSA PER LEWIS

Mentre Russell disponeva del vecchio pacchetto aerodinamico, anche per via del danneggiamento del fondo nel crash in FP2, Hamilton è sceso in pista nel weekend con la configurazione aggiornata della W15 che, nonostante abbia risolto in parte i noti problemi di bilanciamento della vettura, non ha permesso al sette volte Campione del Mondo di lottare con i diretti rivali. Per l'anglo-caraibico, però, la soddisfazione di battagliare e battere il compagno di squadra, ha comunque portato elementi per poter guardare al futuro con maggiore ottimismo:

Alla fine siamo andati bene e abbiamo portato a casa buoni punti oggi per la squadra. Non sembravamo così veloci nel primo stint; non avevo abbastanza equilibrio e soffrivo molto di sottosterzo. Siamo riusciti a migliorarlo alla nostra seconda sosta e il nostro ritmo è migliorato. Anche se avessimo avuto quella velocità nel primo stint, non avremmo comunque avuto il passo per sfidare quelli davanti per il podio. P4 e P5 sono ancora leggermente migliori di quanto previsto oggi, quindi possiamo essere soddisfatti del nostro pomeriggio. Questo non è stato il fine settimana più tranquillo per la squadra, ma abbiamo raccolto molte informazioni su entrambe le specifiche. Ora possiamo analizzare quei dati e valutare il modo migliore per procedere per il prossimo fine settimana in Brasile e per il resto della stagione. Speriamo di poter mettere la macchina in una posizione leggermente migliore per Interlagos e dare battaglia alle Ferrari e alle McLaren. 

Vincenzo Buonpane