Hamilton è sembrato perfettamente a proprio agio con la propria vettura, riuscendo ad abbassare di oltre un secondo il miglior tempo ottenuto lo scorso anno nella medesima sessione da Rosberg. Quest'ultimo ha dato l'impressione comunque di aver messo a segno importanti passi avanti rispetto al mattino, in una condizione atmosferica caratterizzata da temperature inevitabilmente più basse (25° nell'aria e 28° sull'asfalto), le quali saranno protagoniste anche nella gara di domenica. Condizioni che hanno "ricacciato" indietro le due Red Bull e avvicinato alla vetta la Ferrari, la quale ha chiuso al terzo posto con Sebastian Vettel, staccato di 0"269 dal leader. Il tedesco però ha chiuso in anticipo la propria sessione, parcheggiando a bordo pista quando mancavano meno di 10' alla bandiera a scacchi in seguito ad un problema al cambio, la cui entità è ancora tutta da valutare.

Per quanto riguarda le Red Bull, come detto sia Verstappen che Ricciardo non sono riuscito a ripetersi sugli stessi livelli della prima sessione, fermandosi ad oltre mezzo seconda dalla vetta e separati tra loro da un solo millesimo. In leggera difficoltà invece Kimi Raikkonen, il quale ha chiuso al settimo posto manifestando un passo gara ancora non sugli stessi livelli del compagno di scuderia. A completare la top ten Williams e Force India, con McLaren e Haas a inseguire. 

Dopo quanto accaduto al mattino, i guai sono invece proseguiti per Daniil Kvyat: il russo è finito in testacoda ad alta velocità a causa della posteriore sinistra forata, esattamente come accaduto nella sessione precedente. Alla base di ciò un probabile guaio al cerchione, il quale ha obbligato la Toro Rosso a fermare immediatamente le proprie vetture per le necessarie verifiche: entrambi i piloti hanno dovuto così rinunciare alla sessione accontentandosi di dover guardare i rivali girare in pista.

La cronaca. 26° nell'aria e 29° sull'asfalto le temperature che si presentano a inizio sessione, con il sole ormai calante e le quasi 5mila luci già pronte per illuminare a giorno il circuito di Yas Marina. Sono le due Manor e le due Haas ad inaugurare la sessione, prima di lasciare spazio ad Alonso che si piazza momentaneamente al top. Il primo dei big a scendere in pista è Vettel, che su gomma Soft piazza un 1:43.337. Mentre Raikkonen con le Supersoft abbassa di mezzo secondo il tempo del compagno, spavento per Kvyat che finisce in testacoda ad alta velocità fermandosi a ridosso delle barriere: per il russo nuova foratura della posteriore sinistra (esattamente come accaduto in mattinata), anche se in questa occasione riesce a rientrare lentamente ai box. Bottas monta anch'egli la gomma rossa piazzandosi ad un solo millesimo dal connazionale della Ferrari, prima che Vettel con Ultrasoft abbassi il limite odierno a 1:41.130. Dopo una prima fase su gomma Soft ad elevato carico, la Mercedes inizia il lavoro in ottica qualifica: Rosberg monta la mescola più morbida abbattendo il muro dell'1'41: il tedesco balza al top in 1:40.940 ma Vettel rimane staccato di soli 190 millesimi. Il primato del tedesco della Mercedes però dura poco, visto che ci pensa Hamilton ad abbassare ulteriormente il primato portandosi in vetta con soli 79 millesimi sul compagno-rivale. Raikkonen non riesce ad andare oltre l'1:41.5, inserendosi a sandwich tra le due Red Bull in quinta posizione. Il lavoro dei team nella seconda metà della sessione vira sui long run in ottica gara, con Vettel che gira su un buon passo sul piede del 46" basso. Il tedesco però a meno di 10' dalla conclusione accusa improvvisamente un problema al cambio ed è costretto ad arrestare la propria monoposto lungo la pista. La bandiera a scacchi sancisce la conclusione della sessione, con il duo Mercedes davanti a tutti e Vettel nel nuovo ruolo di primo inseguitore.

Da Abu Dhabi - Marco Privitera

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