F1 | GP Germania, libere 1: Ricciardo fa...il bello e il cattivo tempo
Terza MGU-K, terzo pacco batteria e terza centralina della stagione: in totale fanno venti posizioni di penalità sulla griglia per Ricciardo, sulla cui vettura i tecnici Red Bull valuteranno solo a fine giornata se sostituire o meno anche l'unità termica. In ogni caso, un passaggio praticamente "obbligato" per il team di Milton Keynes, il quale punta tutto sulla pista "amica" dell'Hungaroring per giocarsi le proprie chance di successo. Nel frattempo, il pilota australiano non è certo rimasto a guardare nelle FP1, stampando un 1:13.525 che gli ha consentito di precedere per soli quattro millesimi Lewis Hamilton, mentre la Red Bull ha confermato di essere partita con il piede giusto piazzando Max Verstappen in terza posizione a meno di due decimi dal compagno di squadra.
La Ferrari per il momento sembra aver voluto...giocare a nascondino, girando esclusivamente con gomma Soft e dunque non sfruttando il vantaggio derivante dalla mescola Ultrasoft utilizzata dalla concorrenza: Sebastian Vettel ha comunque ottenuto il quarto tempo a 0"271 dalla vetta, ricavando ottimi riscontri per quanto riguarda le prime simulazioni del passo gara con tale compound, mentre Raikkonen ha chiuso al sesto posto a quasi mezzo secondo dal tedesco. Tra le due Rosse si è inserita la Mercedes di Valtteri Bottas, altro personaggio molto "chiacchierato" nella mattinata tedesca, vista l'ufficialità del suo rinnovo pluriennale con il team di Brackley.
Alle spalle dei big si sono piazzate le due Haas di Grosjean e Magnussen davanti alla Sauber di Leclerc, a conferma dell'eccellente rendimento della Power Unit Ferrari nel tratto più veloce della pista. Decimo tempo per Nico Hulkenberg (autore di uno svarione senza danni all'ingresso del Motodrom) davanti a Perez, Alonso, Stroll e Sainz, questi ultimi due al cantro di svariate voci di mercato in vista della prossima stagione. Poca fortuna per il nostro Antonio Giovinazzi, che impegnato al volante della Sauber per la prima delle sei sessioni di prove libere per lui previste in stagione, ha visto il proprio programma di lavoro ritardato dalla perdita di parte del cofano motore verificatosi sulla sua vettura in uscita dalla pit-lane. L'italiano è poi rientrato in pista nella seconda metà delle prove, completando 23 tornate senza montare la gomma più performante. L'altro "rookie" della giornata, ovvero Nicholas Latifi, ha chiuso in P17 al volante della Force India.
Alle 15 scatterà la seconda sessione di libere, utile per trarre indicazioni preziose in vista anche della giornata di domani, dove il meteo potrebbe giocare qualche scherzetto.
Samuele Fassino