Il momento del contatto tra Sainz e Perez, entrambi poi finiti a muro
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In un Gran Premio dell’Azerbaijan che per la prima volta sembrava essere scevro da Safety Car e interruzioni con bandiera gialla, il contatto tra Sergio Perez e Carlos Sainz ha in pratica chiuso la gara con un giro di anticipo. Il messicano e lo spagnolo sono entrati in collisione nel momento in cui entrambi sembravano in grado di attaccare un Charles Leclerc ormai in grande crisi di gomme dopo essere restato per trenta giri in coda ad Oscar Piastri, che ha così ottenuto la seconda vittoria in carriera in F1

Carlos dalla quarta posizione come un fulmine

Negli ultimi quindici passaggi del GP azero, Carlos Sainz ha continuato a guadagnare tanto tempo sui piloti davanti a lui. Il ritmo imposto da Piastri, là davanti, non era dei più veloci, con quel 1:47.600 di passo che sembrava in qualche modo tarpare le ali a Leclerc e Perez alle sue spalle. Con il passare dei giri, però, il monegasco è apparso sempre meno in grado di poter portare un attacco significativo nei confronti dell’australiano, e risultando così impossibilitato nell’imporre la propria andatura. A quattro giri dal termine, poi, il crollo totale, con la Ferrari di Charles a perdere sempre più tempo nei confronti della McLaren, pure parsa non irresistibile. 

All’inizio del penultimo passaggio, Leclerc si è trovato a dover difendere la posizione da un Sergio Perez molto aggressivo, che ha tentato una manovra molto rischiosa all’esterno. Il messicano è così finito fuori linea, offrendo il fianco all’attacco della seconda Rossa, quella di Sainz. Lo spagnolo, però, non si è accontentato di essere terzo, ma ha voluto subito andare ad attaccare il secondo posto di Leclerc, provando una manovra impossibile all’esterno di curva 2, praticamente una fotocopia di quanto fatto poco prima da Checo.

A questo punto, il pilota di Guadalajara si è affiancato, e in trazione la sua Red Bull si è portata a metà lunghezza della Ferrari di Sainz. È stato proprio in questo momento che lo spagnolo si è di colpo portato sulla propria sinistra, andando a toccare il rivale e facendo finire entrambi contro il muro con le vetture distrutte. Un incidente di gara, è chiaro, ma con il pilota della Ferrari che forse ha qualche responsabilità in più, e non solo per la manovra in sé. 

Un podio buttato per entrambi

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La Ferrari di Sainz a muro

A posteriori, pare chiaro che per entrambi si sia trattato di una grossa occasione sprecata. Perez, infatti, sarebbe potuto tornare sul podio, e battere una buona volta sonoramente il team mate Verstappen, oggi impalpabile. Non sono in tanti in F1 a potere dire di averlo fatto. Il messicano a Baku si è sempre trovato molto bene, e anche in questo weekend è sembrato essere in lizza addirittura per la vittoria, almeno fino a pochi giri dal termine. 

Allo stesso modo, per Sainz sarebbe stato un ritorno nelle posizioni che contano. Le condizioni delle gomme del team mate Leclerc, infatti, erano ormai al limite, e difficilmente il monegasco sarebbe riuscito a rispondere ad un attacco dello spagnolo, che però si è fatto tradire dalla foga. Voler affondare a tutti i costi in quella posizione l’attacco su Leclerc è sembrato un errore, un peccato di ottimismo in un momento in cui si poteva essere meno impetuosi. Poi, è evidente che non ha chiuso apposta su Perez provocando l’incidente, ma si tratta comunque di una manovra pericolosa e, in quel momento, senza alcun significato. 

Una occasione persa, dunque, da entrambe le parti, per due piloti che avrebbero potuto tornare finalmente sul podio a Baku. Ne hanno giovato certamente Charles Leclerc, ma anche George Russell, che ha ottenuto un insperato terzo posto finale. 

Nicola Saglia