F1 | GP Abu Dhabi, parla Antonio Giovinazzi: l'ultimo fine settimana da pilota del venerdì
Antonio Giovinazzi non vede l'ora di iniziare la nuova stagione, anche se manca ancora qualche mese al vero e proprio debutto in pista in chiave 2019; questo lasso temporale sarà utile per migliorarsi e lavorare a stretto contatto con la nuova squadra, così da definire lo sviluppo della monoposto: "Sicuramente passerò molto tempo a Hinwill per vedere cosa migliorare, così da essere pronti per i test di Barcellona e per Melbourne". Per quanto riguarda impegni a breve termine, cioè la sessione di test collettivi nei giorni successivi al Gran Premio di Abu Dhabi, per il momento l'Alfa Romeo Sauber non ha ancora definito una scaletta per Antonio: "Quasi sicuramente sarò impegnato un giorno".
Cosa ci sarà di nuovo da imparare per il pilota pugliese? Giovinazzi fa presente che di sicuro si dovrà reimmergere, dopo tre anni, nel clima di pressione di una gara: sarà difficile per le prime gare, soprattutto avendo a fianco un Campione del Mondo come Kimi Raikkonen, ma il pilota italiano si pone come impegno il cercare di migliorarsi costantemente, gara dopo gara. La chiosa finale è semplice: "Vedremo a fine campionato se avrò fatto un buon lavoro".
Per quanto riguarda il clima all'interno della scuderia e sulle aspettative per il prossimo campionato, Antonio sottolinea come l'Alfa Romeo Sauber si sia migliorata, passando dalla lotta nelle ultime posizioni durante il Gran Premio di Australia a prestazioni quasi stabilmente intorno all'ottava posizione delle ultime gare. La motivazione c'è, nel Costruttori potrebbero giocarsela con la Force India, e per l'anno prossimo l'obiettivo ambizioso sarebbe quello di essere (testuali parole) "the best of the rest", cioè la quarta posizione nel Costruttori: secondo Giovinazzi, esclusi i primi della classe, sarà tutto differente e a centro gruppo bisognerà capire chi sarà in grado di fare bene sin da subito, soprattutto la Renault con il nuovo duo al volante. In ogni caso: "Se la vettura fosse veloce già dalla prima gara, spingerei sin da Melbourne".
Inevitabile parlare di Ferrari, per cui il pugliese è stato pilota al simulatore, esperienza comunque valutata positivamente nell'ottica di crescita: nel 2017 ha coperto l'equivalente di 75'000 km e le risultanze dei suoi test simulati nel fine settimana di gara hanno aiutato gli uomini della Rossa impegnati in pista a migliorare gli assetti. Per quanto riguarda un parallelo con Leclerc, Giovinazzi dichiara di non aver parlato più di tanto con il monegasco: "Il mio obiettivo è fare il mio meglio, non voglio fare comparazioni con Leclerc; avrò un compagno di squadra differente dal suo, tutto sarà differente". La dichiarazione conclusiva riassume il Giovinazzi-pensiero: la Ferrari rimane parte di me, ma l'obiettivo è quello di essere concentrato al cento per cento sulla Sauber. Come si dice da queste parti: piedi ben saldi a terra e pedalare.
Luca Colombo