Credits: TOYOTA GAZOO Racing
Credits: TOYOTA GAZOO Racing

Il marchio Toyota torna in Formula 1: il colosso nipponico dell'automotive ha annunciato nella mattinata italiana una nuova partnership tecnica pluriennale della struttura GAZOO Racing con la MoneyGram Haas F1 Team. Una notizia, arrivata nella conferenza tenutasi al Fuji Motorsports Forest, che conferisce una nuova dimensione al team di Kannapolis, generando però alcune domande su quello che sarà lo stato dell'attuale collaborazione con la Ferrari nel Circus.

Un importante passo in avanti per un futuro più competitivo in F1

Partiamo dal principio: la partnership tecnica annunciata tra il team Haas e la struttura TGR di Colonia (impianto dove Toyota gestiva il suo programma F1 fino al 2009), riguarderà soprattutto la condivisione di risorse per entrambe le parti. Da un lato GAZOO Racing offrirà “servizi di progettazione, tecnici e meccanici” della sua struttura; Haas porterà in cambio “competenza tecnica e vantaggi commerciali”.

Una collaborazione, vociferata nel paddock a partire da questa estate, che prevede principalmente l'outsourcing delle risorse per riportare il nome Toyota in F1 dopo 15 anni e per rinforzare la struttura tecnico-sportivo della Haas che, nonostante i miglioramenti apportati da Ayao Komatsu, è rimasto ancora molto limitato in confronto alle altre scuderie. E nonostante il prolungamento della partnership tecnica con Ferrari per l'utilizzo delle loro PU fino al 2028, c'era bisogno di investimenti da parte del proprietario della scuderia Gene Haas.

Da questo punto di vista, le parole del TP Komatsu nel comunicato stampa della Haas hanno evidenziato il bisogno di una piattaforma come quella di TGR per accelerare la loro crescita:

Avere un leader mondiale nel settore automotive che supporta e lavora con la nostra organizzazione, mentre cerca di sviluppare ed accelerare le sue competenze tecniche e ingegneristiche, rappresenta una partnership vantaggiosa da entrambe le parti. Avere la possibilità di contare sulle risorse e sulla conoscenza disponibili alla TOYOTA GAZOO Racing sarà fondamentale nel nostro sviluppo e nel nostro desiderio di aumentare la nostra competitività in Formula 1. Da parte nostra, offriamo una piattaforma a TGR da utilizzare per avanzare e migliorare le loro proprie capacità ingegneristiche interne.

Per Toyota una piattaforma che farà da “palestra” ai suoi piloti, ingegneri e meccanici

Dall'altra parte, l'operazione impostata da Toyota non significa il ritorno come motorista e come costruttore in Formula 1. Si avvicina più all'operazione di rebranding fatta da Alfa Romeo con Sauber, ma con la differenza enorme che il personale di TGR verrà impiegato nelle attività del team Haas in pista e negli impianti di Kannapolis (North Carolina), Banbury (Regno Unito) e negli uffici a Maranello.

Haas Toyota Gazoo Racing
Credits: TOYOTA GAZOO Racing

Una scelta rimarcata dalla filosofia di Akio Toyoda che mira a fornire un'ulteriore piattaforma per lo sviluppo dei propri piloti ed ingegneri. Ricordiamo dopotutto che abbiamo già un loro pilota (Ryo Hirakawa) impegnato nel McLaren Development Program con vari test sulle monoposto di F1 ed un altro pilota (Ritomo Miyata) che da quest'anno gareggia nel campionato FIA Formula 2.

Tomora Takahashi, presidente di GAZOO Racing, ha rimarcato la linea guida nel comunicato stampa del team:

Siamo lieti di aver potuto concludere un accordo per entrare in una partnership tecnica come lo sviluppo del veicolo Haas. (…) Competendo insieme alla Haas all'apice del motorsport puntiamo a coltivare i nostri piloti, ingegneri e meccanici, rafforzando al contempo le capacità del team Haas e di TOYOTA GAZOO Racing, e desideriamo contribuire agli sport motoristici e all'industria automobilistica.

Quale futuro e quale ruolo per la Ferrari?

A questo punto rimane da tenere in considerazione che cosa ne sarà dell'attuale collaborazione che c'è tra la Haas e la Ferrari. Cominciamo col dire che, almeno nel breve periodo, non ci saranno cambiamenti: ricordiamo infatti che il team di Kannapolis gode di un ottimo rapporto con la scuderia di Maranello fin dal debutto in F1 nel 2016 e che pochi mesi fa è stata prolungata la partnership tecnica che consente alla Haas di avere la Power Unit Ferrari insieme ad altre componenti permesse dal regolamento quali cambio e retrotreno.

Non ci sono segnali, inoltre, che lasciano pensare ad un ritorno vero e proprio della Toyota come costruttore o motorista, con tale scenario che rafforza ulteriormente la posizione del Cavallino. I dubbi rimangono invece sulle attività a cui Toyota potrebbe decidere di espandere nel futuro la partnership tecnica qualora quest'ultima si riveli un successo: parliamo di sviluppo aerodinamico, simulatore e produzione di parti che al momento sono tutte a carico di Ferrari e Dallara.

Se gli sviluppi nella galleria del vento a Colonia andranno incontro alle esigenze della Haas, allora è possibile, secondo Scott Mitchell-Malm (The Race), che Toyota possa andare a sostituire Dallara come responsabile della costruzione del telaio, anche se tale processo impiegherà del tempo per realizzarsi. Dovunque andrà, questa partnership tecnica si prospetta come la più grande mossa di Komatsu al timone di un team che è attualmente al settimo posto della classifica costruttori con 31 punti e che sta inseguendo a sole 3 lunghezze la sesta posizione occupata da VISA RB.

Andrea Mattavelli