Sergio Perez Red Bull
Credits: Red Bull Content Pool

Quando alla vigilia del GP del Canada Red Bull comunicò di aver rinnovato il contratto di Sergio Perez per la stagione 2025 (con un'opzione per il 2026) molti storsero il naso, per via delle prestazioni non brillanti messe in mostra dal pilota messicano nella prima fase della stagione.

Nelle settimane seguenti è però emersa l'esistenza di una clausola in questo contratto, secondo la quale la Red Bull potrebbe liberarsi di Perez già a partire da quest'anno se, dopo il GP del Belgio (ultimo prima della pausa estiva) questo dovesse trovarsi a più di 100 punti, e a più di cinque posizioni in classifica piloti di distacco da Max Verstappen. Obiettivo che sembra essere oramai sfumato: Checo è settimo in campionato, sei posizioni indietro rispetto all'olandese, e ha 141 punti di ritardo, il che vuol dire che, se anche dovesse vincere in Belgio (con il giro veloce) con Verstappen ritirato, non riuscirebbe a rientrare nella soglia dei 100 punti.

È quindi il caso di chiedersi chi potrebbe andare ad occupare il secondo sedile in Red Bull da qui a fine anno. I nomi sono fondamentalmente quattro: Yuki Tsunoda, Daniel Ricciardo, Liam Lawson e lo stesso Sergio Perez. Ma quali sono i pro e i contro di ognuno di questi piloti? Vediamolo assieme.

Yuki Tsunoda

Yuki Tsunoda Red Bull
© Red Bull Content Pool

PRO

  • È giovane: Classe 2000, Tsunoda ha solo 24 anni. Ha quindi ancora margini di miglioramento rispetto sia a Perez che a Ricciardo,
  • È in un ottimo stato di forma: il giapponese è da un paio di stagioni che sta raccogliendo ottimi risultati, sostenendo la squadra che probabilmente, senza di lui, sarebbe stata più in basso. Da un punto di vista dei risultati, è certamente la scelta più logica.
  • È veloce, ma non troppo: Tsunoda ha certamente dimostrato di essere un pilota valido, anche se non ha il guizzo dei campioni. Potrebbe essere quindi una valida scelta come seconda guida per puntare al titolo costruttori, senza però andare a creare un problema  interno con Verstappen, che sarebbe ovviamente ancora il favorito nel team.

CONTRO

  • È molto emotivo: il problema principale di Tsunoda è di essere un pilota “fumantino”. Il giapponese è noto per le sue esplosioni di rabbia in radio, e questa emotività potrebbe andare ad inficiare le prestazioni qualora dovesse faticare ad adattarsi alla Red Bullo, come i suoi predecessori recenti.

Daniel Ricciardo

Daniel Ricciardo Red Bull
© Red Bull Content Pool

PRO

  • È pur sempre Daniel Ricciardo: le ultime stagioni scialbe potrebbero aver fatto dimenticare quanto fosse bravo Daniel Ricciardo. Ma la verità è che il talento non scompare, ciò che viene a mancare è la costanza: messo nelle giuste condizioni l'australiano potrebbe ancora tornare grande, per un'ultima occasione della carriera.
  • Va d'accordo con Verstappen: nonostante all'epoca in cui erano compagni di squadra ci siano stati alcuni incidenti di percorso, i due hanno un ottimo rapporto, e potrebbero pertanto lavorare bene insieme per il futuro della Red Bull.
  • È un ottimo uomo immagine: Ricciardo è sempre stato un pilota molto amato dai fan, e il suo ritorno in Red Bull potrebbe aiutare sia dal lato degli sponsor, sia per quanto riguarda l'immagine pubblica. La squadra di Milton Keynes negli ultimi mesi ha attraversato momenti non esattamente idilliaci: dallo scandalo che ha coinvolto Christian Horner a inizio anno, alle diatribe interne che coinvolgono gli alti vertici della scuderia. Il sorridente australiano potrebbe essere un giusto modo per rinfrescare l'immagine della squadra anglo-austriaca.

CONTRO

  • Le sue prestazioni: che è poi l'unico contro. Da quando Ricciardo è approdato in McLaren nel 2021, fino al suo ritorno in Alpha Tauri/VCARB, il suo rendimento è stato al di sotto di quanto ci si aspettasse. Dovesse andare in Red Bull, il suo rendimento potrebbe non essere migliore di molto rispetto a quello di Perez in questo momento, rendendolo pertanto inutile.

Liam Lawson

Liam Lawson Red Bull
© Red Bull Content Pool

PRO

  • È un prodotto dell'academy: il neozelandese viene direttamente dal Red Bull Junior Team. Una sua promozione direttamente nel team maggiore ridarebbe un senso a ciò che era inizialmente il focus della Red Bull, ossia allevare i piloti dalla propria filiera invece di andare a prendere altrove piloti già affermati, così come era stato con Vettel e con Verstappen.
  • È veloce: le abilità di Lawson non sono certamente in discussione, e le ottime cinque gare disputate lo scorso anno in F1 sono state solo la punta dell'iceberg. Il titolo di vicecampione della SuperFormula lo scorso anno e il terzo posto in F2 nel 2022 sono la prova di un pilota di talento, che merita una chance in F1. Verrebbe messo inoltre al fianco di Max Verstappen, dove potrebbe imparare stando a contatto con un pilota di grande valore come l'olandese.

CONTRO

  • È giovane e inesperto: certamente, per quanto possa essere veloce, il fatto che abbia finora disputato solo cinque gare in F1 non lo rende di certo il candidato ideale per la squadra campione del mondo. La sua candidatura è infatti la più debole tra quelle menzionate, ed è forse più probabile che vada in VCARB a sostituire chi, tra Ricciardo e Tsunoda, andrà in Red Bull.

Sergio Perez

PRO

  • Stabilità: che forse è ciò che in Red Bull necessiterebbero. Tenere lui almeno fino a fine anno comporterebbe avere un pilota già rodato, che conosce la vettura e la squadra, e che quindi non avrebbe bisogno di un periodo di apprendistato. Inoltre, è un compagno di squadra comodo per Verstappen. Infine, se dovesse tornare il Perez che conoscevamo in precedenza, potrebbe ancora essere utile alla causa.

CONTRO

  • Beh, non c'è molto da dire al riguardo che non sia già stato detto.

Alfredo Cirelli