Superbike, Assen: Guintoli e Rea si spartiscono il bottino
Sono Sylvain Guintoli (Aprilia) e Jonathan Rea (Honda) i vincitori delle due gare Superbike disputatesi sul circuito di Assen. Non sono mancate le sorprese come non è mancata la pioggia, assente in gara-1 ma protagonista per tutta gara-2, tanto che la direzione gara ha dovuto attendere ben 2 ispezioni del circuito per far ripartire la manche precedentemente interrotta dopo 4 giri. La classifica del mondiale dopo 3 round vede al comando Tom Sykes con 108 punti, seguito da Sylvain Guintoli a 96 e Loris Baz con 93 punti. Gara-1. Non c’è stata praticamente storia nella prima manche. Partenza super di Guintoli che brucia le due Kawasaki di Baz e Sykes e si porta al comando della gara per non mollarlo più fino a 3 giri dalla fine. Dietro Melandri fatica più del previsto e viene passato da Giugliano, il quale poi però va lungo in una curva e finisce per terra. Cade anche Eugene Laverty con la Suzuki. Giornata storta per l’irlandese della Suzuki che incapperà in una caduta anche in gara-2. Al comando c’è sempre Guintoli che ormai ha fatto il vuoto con 4”5 sul gruppetto formato da Rea, Baz e Sykes; quest’ultimo è autore di un errore quando era in seconda posizione che lo fa scivolare al quarto posto, ma è abile in 2 passaggi a ritornare al secondo posto. Sykes, a suon di giri veloci riduce progressivamente il distacco da Guintoli: da 4”5 arriva ad 1”2, quando a 4 giri dalla fine la gara viene interrotta. Motivo: olio in pista lasciato dalla EBR di May. Guintoli ringrazia quindi la bandiera rossa e si prende i 25 punti della vittoria. Sul podio con lui Tom Sykes e Jonathan Rea. Gara-2. Il copione è praticamente lo stesso di gara-1, con Guintoli che fa il vuoto forte delle sue abilità di guida sul bagnato. Dopo soli 4 giri la gara viene interrotta per la troppa pioggia. Dopo ben 2 ispezioni della pista con annesse situazioni comiche mostrate in mondovisione (due commissari con gli spazzoloni sul rettilineo principale e altri tre intenti ad asciugare le pozze con catino e stracci) finalmente si può riprendere la gara. Dal secondo start sbuca fuori come un fulmine la Honda di Jonathan Rea che brucia le Kawasaki e l’Aprilia di Guintoli e si porta al comando di questa gara sprint ridotta a 10 giri. L’errore però è dietro l’angolo e a farne le spese è proprio Sylvain Guintoli: alla S finale perde aderenza al posteriore e cade lasciando via libera a Rea di involarsi verso la vittoria. A cadere sono anche Laverty, Corti, Camier, Badovini e Andreozzi. Le sorprese non mancano in questa gara: dietro Rea infatti troviamo la Suzuki di Alex Lowes che è sorprendentemente secondo grazie ad alcuni sorpassi e ai problemi di quelli davanti a lui. Dietro Lowes c’è la Ducati di Giugliano, poi Melandri, Elias e Sykes, un po’ in ombra. Una scivolata mette fine anche alla gara di Toni Elias, dando così modo a Sykes di salire al 5° posto però staccato da Melandri. Ultimi giri thrilling: Lowes si è messo in testa la meravigliosa idea di voler andare a prendere Rea ma l’irlandese è lontano. Dietro Giugliano e Melandri sono ai ferri corti con il ravennate dell’Aprilia che ha la peggio e commette un errore in staccata scivolando poi al 6° posto. Podio inedito di gara-2: il re di Assen Rea, Lowes con la Suzuki e Davide Giugliano con la Ducati. Marco Pezzoni
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