F1 | Stake o non Stake, questo è il dilemma (legale e sportivo)
A pochi giorni di distanza dalla presentazione dei programmi sportivi per la F1 nel 2024, Stake F1 Team sarebbe nei guai: la Federal Casino Commission svizzera avrebbe aperto un procedimento per la presenza di Stake nel nome della squadra. Il nodo della questione risiede nel fatto che Stake, società operante nel mondo dei casinò online e delle scommesse, non ha licenza per esercitare in Svizzera: l'illegalità non risiede nella sponsorizzazione della scuderia, quanto la presenza nella denominazione ufficiale del team.
Una sottile linea di demarcazione
Secondo la testata giornalistica SRF, la Federal Casino Commission avrebbe aperto un procedimento contro la scuderia elvetica fino alla passata stagione Alfa Romeo Racing e prima ancora Sauber. Stake, piattaforma di scommesse e casinò online gestita da Medium Rare NV, non avrebbe i permessi necessari per la presenza in Svizzera. Il brand non appare esclusivamente sulle vetture e il vestiario della scuderia, ma fa parte della denominazione del team: il ruolo, quindi, oltrepassa il ruolo di sponsor legandosi all'identità della scuderia stessa e, per i motivi di cui sopra, rappresenterebbe una pubblicità non autorizzata in territorio svizzero.
Stando alle informazioni attualmente in circolo, la scuderia, una volta Sauber, rischierebbe una multa di cinquecentomila franchi svizzeri. La scuderia ha dichiarato di "rispettare sempre tutte le leggi vigenti, anche in Svizzera". Del resto il team aveva già dichiarato di presentare una doppia entry a livello di denominazione, così da risultare "Kick F1 Team" nei Paesi con leggi locali più stringenti sul gioco d'azzardo. A quanto apprendiamo, in mattinata la sponsorizzazione Stake non risulterebbe più sul sito ufficiale della scuderia, con il brand "declassato" nell'area partner. Va notato che Kick, piattaforma di streaming, risulta controllata con una quota di maggioranza da Bijan Tehrani...co-fondatore di Stake.
Sicuramente vedremo ulteriori sviluppi sulla vicenda. In ogni caso la compagine elvetica fa il suo esordio nel 2024, pur non avendo corso nemmeno mezzo metro, con un problema che può diventare importante, perché interessa la sfera finanziaria. Qualora le autorità riconoscessero un'effettiva illegalità nella denominazione della scuderia, FIA e Liberty Media come potrebbero reagire? Il problema, dunque, non riguarda solo il team, ma allarga il suo spettro di azione sui due poteri più importanti nel "prodotto" F1.
Luca Colombo