F1 | GP Cina, le pagelle ai protagonisti
Lewis Hamilton 10. Pole position, vittoria e giro veloce per il 12° Hat Trick in carriera che lo proietta al 2° posto di questa speciale graduatoria. Ma statistiche a parte, serviva stabilire le gerarchie sia in seno al team Mercedes che in ottica campionato. Obiettivo pienamente raggiunto con una prestazione di forza, alla Hamilton per intenderci, senza sbavature e con la ferocia tipica del pilota inglese.
Sebastian Vettel 9. Il giro in qualifica che gli vale la seconda posizione è da fuoriclasse assoluto. In gara paga una strategia che, magari, senza la safety car per l'incidente di Giovinazzi avrebbe anche potuto pagare. Si ritrova dietro il compagno di squadra e Ricciardo, quindi li infila entrambi con dei sorpassi che sono la risposta più netta e bella a chi sbandiera ai quattro venti la presunta difficoltà nel sorpassare con le vetture 2017. Basta provarci, vero Seb?
Max Verstappen 10. In condizioni di aderenza precaria si esalta e dalla 16a piazza in cui era sprofondato il sabato, nel giro di poche tornate è immediatamente dietro ai primi. Tutto sommato la gara fila via liscia salvo nel finale, quando deve difendersi dal compagno di scuderia ferito nell'orgoglio per la sverniciata subita nelle battute iniziali della corsa.
Daniel Ricciardo 7. Non perde la calma nonostante si veda superare dal suo passato e dal suo presente in Red Bull. Nel finale prova a salvare la giornata cercando un podio che, tutto sommato, avrebbe meritato, ma deve accontentarsi di un quarto posto che è grasso che cola visto il potenziale a disposizione.
Kimi Raikkonen 5. Spettatore non pagante di un Gran Premio che non lo vede mai tra i protagonisti. Stranamente abulico e dando sempre la sensazione di non trovarsi a proprio agio, può consolarsi con il solo fatto di essere arrivato davanti al connazionale Bottas. Ma il podio era l'obiettivo minimo da raggiungere...
Vallteri Bottas 4,5. Il testacoda con cui si gira mentre scaldava le gomme dietro la Safety Car fa venire in mente ai meno giovani il grande Satoru Nakajima, un fenomeno in questo tipo di manovre. Ma sfortuna per lui corre per la Mercedes campione del mondo in carica e deve darsi una mossa se non vuole finire stritolato dal compagno di squadra.
Carlos Sainz 8. Regala continuità all'ottimo momento suo e della Toro Rosso, artigliando un 7° posto che all'inizio della gara pareva utopia, visto l'azzardo tentato delle gomme slick. Ma con sagacia (e fortuna) il buon Carlos coglie una zona punti che dà ulteriore slancio per il proseguimento della stagione.
Kevin Magnussen 7,5. Sembra di rivedere il Magnussen versione McLaren. Concreto e preciso sia in qualifica che in gara, si toglie lo sfizio di precedere Renault e Force India, portando i primi punti stagionali alla Haas.
Sergio Perez 6,5. L'inizio della gara non è da tramandare ai posteri, ma il prosieguo invece sì, dato che con sorpassi effettuati a destra e a manca risale ben presto la china fermandosi al 9° posto: un risultato che, visto il potenziale a disposizione potrebbe sembrare deludente, ma è comunque il dodicesimo consecutivo per il messicano.
Esteban Ocon 6,5. Parte dal fondo e arriva in zona punti senza commettere errori e con la giusta decisione nei duelli corpo a corpo.
Romain Grosjean 6,5. Deve riscattare una qualifica pregiudicata dalla bandiera rossa. Rimonta che riesce parzialmente, dato che si ferma ai margini della zona punti, ma dimostra di esserci.
Nico Hulkenberg 5. In versione Dottor Jekyll e Mister Hyde. In qualifica porta la Renault in una posizione che non vedeva da anni, in gara fa un cumulo di penalità che ne pregiudicano la gara. Peccato...
Jolyon Palmer 4. Arriva dietro al compagno, tagliando il traguardo con un distacco notevole dal tedesco che pure si porta dietro il fardello della penalità. E questo la dice lunga sulla prestazione dell'inglese...
Felipe Massa 5,5. In qualifica si piazza al 6° posto confermando le ottime qualità della FW40 sul giro secco. In gara va in crisi con le gomme e sprofonda a metà gruppo senza avere la forza di risalire.
Marcus Ericcson 5. Più che portare la macchina al traguardo non può fare. Svolge il compitino senza commettere errori e vuol dire già tanto.
Fernando Alonso 7. Meriterebbe i punti ad honorem per come interpreta le gare, nonostante il materiale che ha tra le mani. In piena zona punti quando il suo bolide (?) decide che è arrivato il momento di riposarsi...
Danill Kvyat 6. In qualifica chiude nella Top Ten, mentre in gara un problema alla sua Toro Rosso lo toglie di mezzo dalla lotta per la zona punti.
Stoffel Vandorne 4,5. Rimpiangerà sicuramente i tempi della GP2, quando dominava in lungo e largo le gare a cui prendeva parte. Con questa Mclaren dopo soli 17 giri è costretto già a guardare gli altri dai box...
Antonio Giovinazzi 4. Non una bocciatura, sia chiaro, ma due errori e per giunta nello stesso punto fanno del suo weekend una grandissima occasione persa. Per sua fortuna il Bahrain è vicinissimo...
Lance Stroll 6. Agguanta una preziosa Q3 in qualifica, ma la sua gara dura poco visto che viene agganciato da Perez.
Vincenzo Buonpane