Che la Red Bull avesse l'occhio lungo e fosse in grado di scovare talenti del motorsport in giro per il mondo è cosa nota e risaputa. Sebastian Vettel, Daniil Kvyat, Max Verstappen, Carlos Sainz Jr. e Daniel Ricciardo (solo per citarne alcuni) sono stati dapprima osservati da vicino, quindi allevati nelle categorie propedeutiche ed infine fatti debuttare in Formula 1.

Nei prossimi anni il team austriaco potrebbe tornare a parlare un po' italiano. Questo grazie a Luca Ghiotto, pilota vicentino di Arzignano, che con le sue strepitose prestazioni in Gp3 (tre pole position, due vittorie e primato in classifica generale con ben 23 punti di margine) non poteva non attirare le attenzioni di un team da sempre molto sensibile verso i giovani piloti.

I primi contatti tra Ghiotto e la scuderia di Dieter Mateschitz risalgono al weekend di Spielberg, dove Luca ha vinto con autorità in Gara 1 partendo dalla pole position, e sono proseguiti fino a concretizzarsi in una tre giorni di test al simulatore in programma a Milton Keynes che per il momento non prevede alcuna opportunità futura. Ma già aver attirato l'attenzione di Helmut Marko potrebbe far pensare ad una futura collaborazione per Ghiotto. Come si ricorderà, in passato la Red Bull aveva già puntato su alcuni talenti nostrani: basterebbe pensare a Vitantonio Liuzzi, Mirko Bortolotti e Edoardo Piscopo.

Quello che fa pensare è come mai la Ferrari non abbia pensato a questo talentuoso e giovane pilota per il futuro, visto che nel simulatore di Formigine, dove si allenano i piloti della Driver Accademy, i record pare siano stati realizzati tutti proprio da Luca Ghiotto. E' davvero un peccato che la Scuderia più vincente della storia della Formula 1 non abbia per il momento pensato a concedere un'occasione ad un pilota che viene considerato, da addetti ai lavori e non, uno dei più talentuosi dell'automobilismo italiano.

Vincenzo Buonpane

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