F1 | Andrea Stella: “Vogliamo evitare una nuova Monza”
Il team principal orvietano apre agli ordini di scuderia, vecchio tema della F1, mettendo Lando Norris in primo piano.
Il Gran Premio di Monza ha segnato un punto molto importante della stagione F1 2024, in particolare per quanto riguarda il team McLaren. La squadra inglese, infatti, sembrava avere la vittoria in pugno, ma decisioni discutibili da parte del muretto e comportamenti corretti ma aggressivi dei due piloti hanno giocato un ruolo fondamentale a favore di Ferrari e Charles Leclerc. Proprio su questo secondo aspetto ha focalizzato l’attenzione Andrea Stella, intervistato da BBC Sport alla vigilia del GP azero. Il manager orvietano ha spiegato come, all’interno del team, proveranno in tutti i modi ad evitare che si ripeta una situazione simile.
Norris sarà privilegiato, ma senza andare contro alla mentalità del team
Quanto successo a Monza, con Piastri ad attaccare Lando Norris alla Roggia tirando una staccata feroce, ha riportato alla mente le stesse scene del 2018, con Vettel che finì addirittura in testacoda dopo essere stato passato da Raikkonen. In questo caso, l’inglese ha mantenuto il controllo della vettura, ma è anche finito sotto attacco da parte di Leclerc, che poi ha vinto il GP. Ecco, questo deve aver fatto scoccare una scintilla all’interno del box McLaren, che sembra aver deciso di stabilire una volta per tutte una sorta di gerarchia all’interno del garage.
Durante tutto l’arco della gara, ai due piloti è stata data praticamente carta bianca, con il solo vincolo delle cosiddette “papaya rules”. In pratica, Piastri e Norris potevano lottare quanto volevano, pur di non fare danni alle rispettive vetture, portandole quindi entrambe al traguardo. Questo è sicuramente un bene per la F1: ne guadagna lo sport, senza ombra di dubbio. Ma, ancora una volta (e lo ripetiamo da mesi ormai), è sembrato essere un freno alle ambizioni mondiali del team e soprattutto di Norris, che ha perso un’occasione ghiottissima per guadagnare ben più di sei miseri punti su un Verstappen quanto mai in difficoltà in terra italiana. Tutto questo, da Baku in poi, almeno stando alle parole di Stella, dovrebbe subire un brusco cambiamento.
Le “Papaya rules” riguardano l’obbligo per i nostri piloti di gareggiare in modo sicuro, rispettandosi reciprocamente ed evitando contatti tra le nostre vetture. È un promemoria veloce per ricordare loro di non oltrepassare i limiti quando competono tra loro. In sostanza, il concetto è che siamo estremamente determinati a vincere, ma vogliamo farlo nel modo giusto. Da ora in poi, il nostro supporto si concentrerà maggiormente su Lando, ma intendiamo farlo senza compromettere i nostri principi. E questi principi stabiliscono che l’interesse della squadra viene prima di tutto. La sportività è un valore fondamentale per noi, e vogliamo assicurarci di essere corretti con entrambi i nostri piloti. Non vogliamo più vedere situazioni in cui arriviamo in curva in prima e seconda posizione e ne usciamo primi e terzi. Questo ha danneggiato la squadra. Il problema è stato il nostro approccio alla gara, che ha lasciato spazio a incidenti simili. Dopo Monza, ci siamo posti tre obiettivi. Primo, dobbiamo assicurarci che niente di ciò che accade in pista tra i piloti possa danneggiare la squadra. Secondo, entrambi devono essere impegnati a vincere i due campionati. Infine, non vogliamo vincere in modo irresponsabile. Ci presenteremo a Baku seguendo questi tre principi e, dopo il GP, valuteremo se sarà necessario modificare ulteriormente il nostro approccio.
Meglio tardi che mai: adesso è vietato sbagliare
Viene da pensare che finalmente, in seno alla McLaren, ci si sia resi conto che così non si poteva più continuare. Piastri è un fenomeno, è evidente: è al secondo anno in F1 e sta mettendo spesso alle strette il suo team mate, pur tra alti e bassi. Ma, al momento, è Norris ad essere secondo in classifica a poco più di 60 punti da Verstappen, ed è lui il cavallo su cui puntare. Gli ordini, in questo momento, devono essere chiari, con una attenzione particolare rivolta al pilota di Bristol. Le parole di Stella, ad oggi, sembrano virare in questa direzione. Poi, però, ci sono altri aspetti da sottolineare.
In primo luogo, lo stesso Lando dovrà evitare i continui cali di tensione e errorini che spesso, soprattutto ad inizio gara, lo mettono in situazioni complicate. È successo a Monza, Zandvoort e tante altre volte. Da ora in poi dovrà essere perfetto per tramutare in vittoria quel passo velocissimo che mostra in qualifica e gara. Dal canto suo, il muretto deve trovare la quadra a livello strategico, perché anche da questo punto di vista le imperfezioni si pagano caro, e sono già state la causa di diversi punti persi fino ad ora. Fare le soste giuste al momento giusto dovrà essere una costante da Baku fino ad Abu Dhabi, altrimenti sarà veramente difficile.
L’occasione sembra ghiotta per McLaren, e anche Andrea Stella lo ha sottolineato. Ora si tratta veramente di fare tutto perfetto per provare a strappare a Red Bull un campionato che, a metà stagione, poteva sembrare già incanalato, e che ora invece è più aperto che mai.
Nicola Saglia