Il commento di Francesco Sini dopo il trionfo in EuroV8 Series
E' stata una domenica densa di emozioni e soddisfazioni, quella vissuta lo scorso weekend dalla Solaris Motorsport all'Hockenheimring. Sul tracciato tedesco la formazione abruzzese, che schiera le Chevrolet Camaro e Lumina nella serie promossa dalla FG Group di Maurizio Flammini, ha portato a casa una sonora doppietta, regalando a Francesco Sini il titolo piloti dell'EuroV8 Series. Le arancioni Chevrolet sono riuscite nell'impresa di sconfiggere in casa le RS5 di Audi Sport Italia e la Mercedes di uno sfortunato Nicola Baldan. Ottimo il risultato anche nella classifica Team, dove la squadra di Notaresco conquista la seconda posizione finale ad una manciata di punti dai capoclassifica di Inglostadt, nonostante la differenza dei mezzi schierati in campo.
Francesco Sini arrivava in Germania con la terza posizione in campionato e 13 punti da recuperare. La strada si è però presentata subito in salita quando, dopo delle buone prove libere, in qualifica il leader di campionato Kostka firmava la pole position, aggiudicandosi un ulteriore punto supplementare. Un gap di 14 lunghezze, reso ancor più ostico da rivali decisamente in forma su una pista che avrebbe invece dovuto esaltare le qualità del potente V8 Chevrolet da oltre 500cv preparato dalla SC Technology, avrebbe scoraggiato il più positivo degli ottimisti, ma l'automobilismo è una continua partita a scacchi con la sorte dove la mossa finale viene decisa solo allo sventolare della bandiera a scacchi.
Neanche il migliore sceneggiatore di Hollywood avrebbe potuto immaginare una gare più viva ed emozionante, con Sini e Kostka che hanno lealmente battagliato fianco a fianco per tutto il primo giro, mandando in visibilio i tantissimi appassionati tedeschi presenti sugli spalti, e con continui colpi di scena che hanno fatto si che il titolo venisse deciso a soli due giri dalla fine. Dopo il secondo tempo delle qualifiche, Sini aveva una sola possibilità: vincere e sperare che i rivali non salissero sul podio. Il pilota della Camaro è così partito col coltello tra i denti, tenendo fede al suo soprannome "Ringhio" e rendendosi protagonista di una magistrale gara tutta condotta al comando sin dalla seconda curva, rintuzzando ogni assalto del rivale dell'Audi. La safety car, intervenuta per rimuovere le auto rimaste coinvolte nella carambola innescata da Mugelli, non ha deconcentrato il pilota della Camaro, che, dopo un restart perfetto, ha tagliato il traguardo facendo scacco matto, conquistando vittoria e titolo, aiutato dai guai tecnici della RS5 di Kostka che a due giri dalla fine ha abdicato la terza posizione e la testa del campionato.
"E' un'emozione indescrivibile, non avrei mai pensato di vivere un weekend così. Sapevo che avevamo il potenziale per vincere, ma una gara da tachicardia come questa proprio non era nei programmi! - ha commentato il nuovo Campione dell'EuroV8 Series, Francesco Sini - Questa è una vittoria particolare, è il mio successo come pilota, è il trionfo della Camaro come vettura, è la consacrazione della Solaris Motorsport come squadra. Un team favoloso composto da persone eccezionali, uomini che mettono il cuore ancor prima della professionalità. Io mi son fatto un gran bel regalo di compleanno, ma il mio grazie va ai nostri tecnici a cui non sarò mai abbastanza grato, agli sponsor che ci hanno sostenuto, ai tifosi che ci hanno sempre supportato e a mio padre e tutta la mia famiglia per tutto l'impegno che ci hanno messo. E poi ci sono i miei due compagni di quest'anno, Giovanni Berton e Mimmo Schiattarella, che hanno fatto cose egregie al volante della Lumina, mostrando a tutti il suo grande valore salendo praticamente sempre sul podio. Vincere il titolo festeggiando con una doppietta in gara è fantastico, non avrei potuto chiedere di più! Un plauso va anche a Koskta e Baldan, al di là del risultato, è stato un piacere ed un onore battagliare con loro quest'anno."
Giovanni Berton è stato l'altro grande eroe di giornata. Il veneto, che aveva debuttato con la berlina americana sotto il diluvio del Sachsenring, è stato autore di una portentosa partenza, quando dalla quarta casella al via ha svoltato per primo alla Nord Kurve, cedendo poi la posizione al compagno di squadra. Sopravanzato dall'Audi di Kostka al tornantino, Berton è stato abile nella ripartenza dopo la safety car nel ripassare il rivale con un bellissimo attacco che si è protratto per due curve fino all'ingresso della Mercedes Arena, caratterizzato da un flebile toccata al tornantino. Alla bandiera a scacchi la Lumina è transitata seconda, celebrando un uno-due che ha mandato in visibilio i tecnici della Solaris Motorsport al muretto.
"E' stato un grande risultato per tutto il team, abbiamo raggiunto l'obiettivo massimo quando ormai sembrava quasi impossibile, visto il potenziale espresso dalle Audi anche su questa pista. Per quanto riguarda la mia gara sono decisamente molto soddisfatto di quanto sono riuscito a fare con una vettura scoperta da pochissimo e mi fa enormemente piacere essere anche riuscito a contribuire in modo determinate al titolo di Francesco, arrivando davanti agli avversari diretti. - ha detto un solido Giovanni Berton - Il contatto con Kostka è stato un semplicissimo, quanto involontario, contatto di gara, così come deciso e riconfermato poi nel dopogara dai commissari. Mi dispiace se altri abbiano solo potuto pensare ad altro. Voglio ringraziare tutta la Solaris Motorsport per questa bellissima esperienza nell'EuroV8 Series, ho scoperto un team molto professionale oltre che decisamente umano, che mi ha fatto sentire come in famiglia! Ora comunque mi attendono altri impegni con la Dinamic Motorsport."
Per Roberto Sini, Team Principal della squadra abruzzese, l'emozione è tanta, superata solo dalla soddisfazione di aver battuto in pista rivali temibili: "L'emozione è indescrivibile, è una soddisfazione senza paragoni esser riusciti con una piccola realtà come la nostra a battere sullo stesso terreno uno squadrone come Audi Sport Italia, per di più con una vettura completamente costruita in casa. Da quest'anno il progetto Camaro è completamente interno, motore e cambio inclusi, e questo addolcisce ancora di più il già succoso gusto della vittoria. Francesco ha disputato una stagione eccezionale, ha saputo reagire ai momenti difficili, ha attaccato quando si poteva e si è ottimamente difeso quando dovevamo accontentarci. Berton e Schiattarella sono poi stati due uomini-squadra fantastici, capaci di stupende prestazioni che hanno portato alla squadra punti preziosissimi per il campionato Team. Purtroppo non siamo riusciti a schierare la Lumina in due appuntamenti, altrimenti molto probabilmente avremmo potuto colmare quel gap di soli 10 punti che ha relegato in seconda posizione tra le squadre. - ha detto raggiante il proprietario della squadra, che riporta in casa la corona europea dopo il titolo continentale nel campionato Radical del 2008 - Al termine di una stagione così emozionante ed esaltante non posso far altro che complimentarmi con tutti i ragazzi del team per il lavoro e gli immani sacrifici che hanno fatto, come quando sono venuti in officina anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta per ricostruire la Camaro demolita al Mugello. Ma il mio ringraziamento va anche a tutti coloro che ci hanno supportato, dagli sponsor che ci hanno permesso di correre e dare il meglio di noi, ai tantissimi tifosi che con il loro affetto e calore ci hanno spinto sempre a dare il massimo. E adesso ci prepariamo al 2015!"
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