F1 | GP Canada, le pagelle ai protagonisti
Max Verstappen vince il GP Canada in una gara condizionata dalle mutevoli condizioni meteo e dalle strategie che hanno giocato un ruolo fondamentale ai fini del risultato finale. Dietro l'olandese della Red Bull hanno chiuso sul podio la McLaren di Lando Norris e la Mercedes di George Russell, mentre è completamente da dimenticare la giornata per le Ferrari ritirata con entrambe le vetture. Ma vediamo i voti ai protagonisti del GP Canada, nona prova del Mondiale di Formula 1 2024.
Max Verstappen 10. Quando la Red Bull non è la vettura migliore del lotto compensa alla grandissima con il suo smisurato talento. Vittoria non facile e in carrozza come quelle delle stagioni fin qui dominate, ma importantissima e che lascia poco adito ai dubbi su chi sia sempre e solo l'uomo da battere.
Lando Norris 9. Sontuosa la gara dell'inglese della McLaren che, però, può recriminare a ragione per le tardive chiamate del suo box che, in ben due occasioni, gli fanno perdere la prima posizione conquistata in pista.
George Russell 8,5. Partendo dalla pole position non può che lasciargli un pò di amaro in bocca. Ma l'inglese a Montreal non può proprio rimproverarsi nulla, visto che ha lottato senza alcun timore con vetture ben più veloci della sua Mercedes.
Lewis Hamilton 8. Gara solida e consistente per il sette volte Campione del Mondo che, nel finale, prova a rimediare con la strategia ad artigliare il podio. Ma i suoi rimpianti si devono focalizzare su una qualifica non ai suoi livelli abituali che lo costringe a partire dalla terza fila.
Oscar Piastri 7. Nelle prime fasi di gare sembra poter dare la sensazione di lottare addirittura per la vittoria, poi, soprattutto nel finale, le sue gomme calano di prestazione e deve accontentarsi della P5 finale.
Fernando Alonso 7. Nonostante un'Aston Martin non competitiva, la sua esperienza si rivela utilissima per portare a casa un risultato che è il massimo per la vettura che ha a disposizione attualmente.
Lance Stroll 7. Chiude a punti nel Gp di casa senza commettere errori e avvicina Tsunoda nella classifica iridata.
Daniel Ricciardo 7,5. Dopo le critiche di Villeneuve, risponde al canadese anche in pista dopo averlo fatto in maniera piuttosto piccato verbalmente, con delle qualifiche eccellenti e con un piazzamento in zona punti conquistato in rimonta a causa di una penalità per falsa partenza.
Pierre Gasly 7. Peccato solo per il contatto con Perez ad inizio gara che, inevitabilmente, lo penalizza. Poi guida senza commettere errori e si porta a casa altri punticini dopo quelli di Monaco.
Esteban Ocon 7. Dopo il disastro del Canada e il mancato rinnovo con Alpine per il 2025 ritorna a segnare punti dopo Miami.
Nico Hulkenberg 6,5. Come Magnussen beneficia della strategia iniziale, poi non può nulla sugli avversari e si deve accontentare di rimanere fuori dalla zona punti per un soffio.
Kevin Magnussen 6,5. Ad inizio gara la strategia di montare gomme da full wet paga eccome, poi scivola all'indietro parallelamente al progressivo asciugarsi della pista.
Valtteri Bottas 5. Con i valori appiattiti dalle condizioni meteo era lecito aspettarsi di più dal finlandese.
Yuki Tsunoda 5. I punti persi li ha sulla coscienza visto che con un lungo e conseguente testacoda in occasione dell'ultima ripartenza, getta all'aria un comodo e meritato piazzamento nella Top 10.
Guanyu Zhou 4,5. Anche in Canada si è avuta la conferma della netta regressione del pilota cinese.
Carlos Sainz 4,5. Anche per lo spagnolo il weekend è da incubo. Sempre relegato in posizioni di centro gruppo e senza nessun tipo di attenuanti dal punto di vista tecnico, chiude la sua gara con un testacoda piuttosto banale e che coinvolge pure il malcapitato Albon.
Alexander Albon 7. Dei ritirati è quello che non ha colpe visto che viene centrato da Sainz finito in testacoda senza poter far nulla per evitarlo. Peccato perchè l'anglo-thailandese stava disputando una gara maiuscola e gagliarda con un doppio sorpasso da urlo su Ocon e Ricciardo come fiore all'occhiello.
Sergio Perez 3. Festeggia, si fa per dire, il fresco rinnovo di contratto con la Red Bull con una delle peggiori prestazioni stagionali. Sempre lontano anni luce da Verstappen e finisce pure a muro danneggiando il posteriore della sua vettura.
Charles Leclerc 5. Al netto dei problemi di affidabilità della sua power unit che lo costringono ad un lavoro supplementare sul volante della sua Ferrari, il suo weekend è totalmente negativo sin dalla qualifiche e si conclude con un amaro ritiro che riporta sia il monegasco che la Ferrari sulla terra dopo i fasti di Montecarlo.
Logan Sargeant 3. Finisce addirittura due volte a muro. Troppe se vuole mantenere aperte le già residue chances di riconferma.
Vincenzo Buonpane