Ruote Coperte | Guida al BoP: tra amore e...odio
Negli ultimi anni è diventato sempre più protagonista l'acronimo BoP, sigla con cui viene indicato il sistema di compensazione chiamato Balance of Performance. Questa soluzione è adottata in quasi tutti i campionati a ruote coperte al mondo, dal FIA World Endurance Championship all'IMSA WeatherTech SportsCar Championship passando per il Fanatec GT World Challenge Powered by AWS.
Ogni campionato ha le proprie direttive, il metodo di utilizzo cambia con normative specifiche. Le formule sono in ogni caso simili tra di loro, l'obiettivo è il medesimo per tutti. Ogni organizzatore vuole infatti garantire a tutti i contendenti per una singola prova di potersi contendere il successo nel medesimo modo, con tutti i protagonisti che devono quindi avere la propria chance di imporsi sugli avversari.
Vari parametri, tra cui il peso delle auto, vengono modificati, attraverso una serie di misure attuate per incrementare lo spettacolo. Il target non è quello di limitare delle singole auto: l'obiettivo è quello di preservare la competizione tra vetture che, sulla carta, non hanno nulla in comune tra di loro.
Quando cambia il BoP?
Ogni ente ha la facoltà di stabilire quando modificare il Balance of Performance prima di una singola gara. Il WEC sembra aver deciso di cambiare dopo due o tre prove, IMSA preferisce ritoccare i parametri dopo ogni corsa. Decisione simile per il GT World Challenge Europe che ha la specifica deroga di intervenire sul BoP fino a due ore dal via della specifica gara.
SRO interviene quindi arbitrariamente sulle norme anche dopo le qualifiche, una soluzione che non piace a molti. Questo però non è contro il regolamento, è infatti una misura lecita perché concordata ed approvata da tutti i partecipanti. L'intero schieramento e gli addetti ai lavori sono quindi consapevoli di questa variabile, una 'legge' che puntualmente è stata applicata quest'anno da Monza al recente atto di Misano.
Il BoP non regala successi, ma è sicuramente un aspetto da tenere in considerazione alla vigilia di una qualsiasi prova. Ferrari, ad esempio, non aveva "speranze" nella prima gara dell'IMSA WTSC 2023. La Rolex 24 ha visto la neonata 296 in difficoltà per varie ragioni, una di queste era indubbiamente legata alla compensazione delle prestazioni e non ad un progetto che successivamente avrebbe vinto la 24h del Nuerburgring.
Ci sono alternative al BoP?
Le alternative sono quasi nulle, l'assenza di BoP è qualcosa di astratto al momento. L'obiettivo è quello di garantire la battaglia tra le varie auto e soprattutto di non avere un dominatore seriale che possa abbattere la concorrenza.
Una soluzione differente è data dal 'Success Ballast' che si applica in base ai risultati ottenuti durante l'anno. Il concetto è molto semplice: in caso di vittoria si aggiungono delle zavorre in termini di peso a coloro che hanno ottenuto il risultato positivo nei giorni precedenti alla gara.
Il SuperGT potrebbe essere considerato come il capostipite di questo sistema, introdotto nel FIA World Endurance Championship per la classe GTE. Indubbiamente stiamo parlando di qualcosa di 'differente', altro format in ogni caso crea polemiche. Sicuramente è un meccanismo più semplice da comprendere, ma non per questo più efficace di una metodologia che ha dei risvolti positivi.
Senza BoP non avremmo quanto c'è ora
Una gara potrà essere vinta grazie ad un 'favore del Bop', ma un campionato non può essere 'regalato' da un singolo organizzatore. Se vi sono così tante sfide nel panorama delle GT è dato anche dal BoP, determinante anche nella nuova splendida era del mondo delle ruote coperte con LMDh ed Hypercar presenti in azione nel FIA World Endurance Championship.
Il Mondiale Endurance ed anche l'IMSA WTSC, sulla scia di quanto deciso dal GT World Challenge Europe, ha basato il proprio glorioso presente e l'imminente futuro sulla compensazione delle prestazioni, meccanismo cruciale per poter garantire in scena sul medesimo tracciato delle auto che sulla carta non potrebbero correre contemporaneamente.
A voi la sentenza sul BoP: dobbiamo però soffermarci su tutti gli aspetti, positivi e negativi, che può portare l'equiparazione dei valori tra i protagonisti di un singolo campionato, una variabile da osservare che prima o poi prende in considerazione le esigenze di tutti.
Luca Pellegrini