MotoGP | GP Australia: Bagnaia vs Martin, il mondiale è una...poltrona per due
A Phillip Island si è consumato un nuovo scontro iridato: Martin allunga a 20 punti e vede l'obiettivo, Bagnaia si difende e non molla.
Nel GP d’Australia MotoGP si è consumato un nuovo capitolo della lotta iridata tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin. Al termine del fine settimana il bilancio finale parla di un match andato in favore dello spagnolo, il quale ha portato il suo vantaggio in campionato a 20 lunghezze. Ma con 111 punti ancora da assegnare su tre Gran Premi, la lotta mondiale è lungi dall’essersi conclusa.
Jorge Martin vede il match point
In Australia Jorge Martin ha mancato la doppietta di un soffio. Nella Sprint del sabato è stato implacabile, dominandola e infliggendo distacchi pesanti alla concorrenza. La gara lunga non è stata altrettanto lineare, in quanto si è messo in mezzo Marc Marquez. Il catalano ha mostrato un ritmo formidabile e l’ha sfruttato appieno, superando Martin quando mancavano quattro tornate alla conclusione. Jorge ha provato a replicare al sorpasso, ma si è dovuto arrendere. Colpa della gomma anteriore, che dopo sei giri aveva consumato la spalla sinistra, rendendo più incerti gli inserimenti in curva. Inoltre, il madrileno ha avuto difficoltà a scaricare a terra la potenza della Ducati GP24, cosa che gli ha impedito di aprire un gap sul resto del gruppo. Alla fine, Martin può essere comunque soddisfatto del suo weekend in Oceania. Nel computo iridato ha guadagnato dieci punti nei confronti di Bagnaia, portando il vantaggio a 20 lunghezze. Nelle prossime due gare l’obiettivo sarà aumentare questo gap di altri 18 punti, che gli consentirebbe di chiudere i giochi prima del finale di stagione a Valencia: obiettivo difficile, ma non impossibile.
“Voglio vincere ma controllando il rischio, non è tutto o niente”, ha detto Martin a SKY. “Avrei potuto rischiare un po' di più con Marc, ma non aveva senso. Ho provato a stare vicino a lui ma non avevo abbastanza gomma per farlo. Alla fine ho dato il massimo. Sono veloce e questo è l'importante, mi sento vicino al livello dell'anno scorso ma con un po' più di testa. Bagnaia è un grande campione, per me è bello essere arrivato fino a qui a lottare con un due volte campione del mondo MotoGP. Lui sa già cosa fare, per me è nuovo. Io mi preoccupo di quello di cui ho controllo”.
Bagnaia obbligato a vincere?
Dall’altra parte della barricata, Francesco Bagnaia ha salvato il salvabile in un weekend altrimenti negativo. Un assetto sbagliato ha macinato la gomma anteriore dopo pochi giri nella Sprint del sabato, tanto da fargli pagare dieci secondi di distacco al traguardo. Il quarto posto con Martin vincitore gli è costato sei punti in campionato, dai dieci di distacco che aveva in partenza. Le cose nella gara domenicale sembravano mettersi meglio, con Martin che non riusciva a scappare e Pecco pronto lì dietro ad approfittarne. Ma ancora una volta, il grip all’anteriore ha abbandonato la Ducati numero 1, mentre sia lui che lo spagnolo venivano travolti dal “ciclone” Marquez. Marc alla fine ha fatto un “favore” a Pecco: vincendo, ha sottratto cinque punti a Martin, rendendo meno dolorosa la trasferta australiana. Il terzo posto è stato il massimo ottenibile in queste condizioni.
“Più di così era difficile, gli altri hanno fatto un lavoro migliore del nostro”, ha detto Bagnaia a SKY . “Finché ho potuto, ho provato a stare davanti, poi ho iniziato a faticare con l'anteriore e ho mollato, pensando a finire la gara. Sapevamo che questa sarebbe potuta essere una pista ostica per noi, peccato aver perso la strada nella Sprint, ma va bene così: vedremo di fare un altro step. Non sono preoccupato per le prossime gare: abbiamo lottato per i primi tre tutte le gare, sappiamo che è questo il nostro potenziale. Vedremo”.
Al contrario di Martin, Bagnaia dovrà sfruttare le prossime due gare per tenere aperto il gioco mondiale. Venti punti non sono un distacco insormontabile, ma fino a quando lo spagnolo continuerà a macinare vittorie e piazzamenti, Pecco avrà sempre meno alternative al successo. A meno che non riceva un aiuto inaspettato da qualcuno, come ha fatto Marquez nella gara di oggi. Lo stesso spagnolo che gli aveva sottratto due preziosissimi punti nella Sprint. In ogni caso, sarà una lotta a due, intensa più che mai, fino in capo al mondo.
Riccardo Trullo