F1 | McLaren e Norris, un rinnovo meno lineare di quanto si possa pensare
Con la firma dell'accordo tra Lando Norris e McLaren, un altro sedile (tra i migliori disponibili in F1) ha visto l'assegnazione in ottica 2026. Avevamo detto che con la firma del contratto tra Charles Leclerc e Ferrari il mercato piloti, praticamente stazionario per quanto riguarda il 2024, avrebbe trovato un nuovo impulso. La firma di Lando Norris con la McLaren presenta alcune analogie con l'omologa azione tra Charles Leclerc e la Ferrari, eppure il contesto in cui matura l'accordo dell'inglese con la scuderia di Woking presenta alcune differenze importanti.
Rapporto di forze alla pari
Nel rapporto di forze tra Norris e McLaren non notiamo uno sbilanciamento su una delle due parti. McLaren ha bisogno di un pilota relativamente giovane, ma già esperto, su cui fondare i lavori in vista dei cambi regolamentari del 2026. Lando Norris ha bisogno di una scuderia con gli strumenti per vincere. Da questo punto di vista, McLaren non ha una storia recente che la renda paragonabile (per struttura e risorse) a livello di Red Bull, Ferrari e Mercedes. La seconda parte del 2023, tuttavia, ha mostrato che la scuderia di Woking, sotto la gestione di Andrea Stella, ha il potenziale necessario per ambire a quei livelli e, probabilmente, questo ha convinto Norris a procedere con la firma. La dichiarazione per cui Lando parla della McLaren come "famiglia" rappresenta un dettaglio spettacolare di una comunicazione improntata ad evidenziare alcuni dettagli, omettendone altri.
Silenzio sulle durate
Come nel caso di Leclerc anche per il contratto di Norris non abbiamo informazioni sull'effettiva durata. In entrambi i casi le cartelle stampa parlano di contratti "multi-year", ma l'estensione (due anni, dieci anni o qualcosa nel mezzo?) rimane affare privato delle parti, della commissione F1 che giudica i contratti e di chi prepara le cartelle esattoriali. Detto fuori dai denti, i dettagli contrattuali di qualsiasi accordo di lavoro sono coperti da riservatezza, perciò le scuderie e i piloti fanno bene e ne hanno ben donde nel mantenere il segreto. McLaren in passato aveva diffuso le informazioni relative alla durata contrattuale per quanto riguarda Lando Norris. Oggi, però, la situazione è diversa: Norris ha "stabilito" la sua posizione come pilota e le clausole di uscita avranno assunto una forma differente, sulle quali meglio non fornire appigli ad osservatori esterni.
L'attenzione particolare di casa Red Bull
Lando Norris ha una buona posizione di mercato, con un neanche troppo celato interesse da parte della Red Bull, già in passato molto interessata ai servigi dell'inglese. Non sappiamo se e quanto la scuderia di Milton Keynes abbia provato a convincere l'inglese ad approdare in squadra, con la scomoda posizione di compagno di Max Verstappen. Tra i due sappiamo esista sintonia, quindi i rapporti non avrebbero costituito un problema, ma Red Bull, abbastanza chiaramente, ruota attorno all'olandese. Ammesso e non concesso che Red Bull abbia effettivamente tentato l'assalto, Lando ha scommesso in maniera forte sulle proprie capacità di pilota in un futuro (a medio termine?) in McLaren. Bisogna sottolineare, in ogni caso, che qualsiasi trattativa da un'altra scuderia nei confronti di Norris oggi poggerebbe sul fatto che l'inglese, fino a questo momento, non ha ancora ottenuto una vittoria in F1, con tutti i pro e contro del caso.
Quali movimenti di mercato aspettare?
A questo punto, cosa attendere dal mercato? Innanzitutto in chiave 2026 rimangono "aperti" i volanti in Mercedes. In questo caso, probabilmente, bisognerà attendere l'avvio di stagione per capire le prestazioni della scuderia di Brackley. Mercedes possiede lo stesso potenziale tecnico di crescita come dimostrato da McLaren per avvicinare Red Bull al primo posto delle classifiche? Questo metterebbe in moto il meccanismo di rinnovo in chiave Lewis Hamilton. Dobbiamo ricordare che Lewis viaggia verso i quarant'anni, con tutti gli annessi e connessi della situazione. Una volta chiarito cosa deciderà Hamilton e la Mercedes, bisognerà comprendere la posizione di George Russell, per ora subordinata all'importante presenza del più blasonato compagno di squadra. Una situazione per certi versi simile a quella in McLaren, pur avendo Norris e Oscar Piastri palmares differenti rispetto all'attuale duo Mercedes.
Successivamente bisognerà capire cosa succede per il secondo sedile in Red Bull, con le troppe speculazioni sull'avvicendamento tra Sergio Perez e Daniel Ricciardo. Cosa succederà a Maranello con Carlos Sainz? Lo spagnolo continuerà a fare coppia con Charles Leclerc o nel 2026 potrebbe avvenire il passaggio, che molte voci danno per plausibile, in Audi? Infine dobbiamo prendere in considerazione Aston Martin: la scuderia di Lawrence Stroll ha piani ambiziosi ed una partnership con Honda nel taschino. Quanto durerà l'impegno di Fernando Alonso nel Circus e come muoverà le proprie pedine il canadese in ottica futura per una scuderia sulla quale ha investito forte? Solo il tempo e un 2024 interessante dal punto di vista del mercato daranno le risposte.
Luca Colombo